«Di Telese ho un ricordo idilliaco...», così mi
ha detto un uomo sensibile, pediatra e musicista
napoletano, che c'è stato da bambino.
Un ricordo idilliaco, testuali parole.
Gli ho consigliato di evitare di ritornarci per
non soffrire.
Di Telese, a suo tempo, molti s'innamorarono. E
decisero di viverci.
Giunsero da tutte le parti, perfino da Brescia,
da
Varese, da
Rimini, da Bari ecc...
Prima del fatidico luglio 1993, io per Telese
c'ero passato solo di sfuggita; due volte: la
prima nel 1983 per andare a trovare degli amici
a San Salvatore; la seconda nel 1984, diretto a
Cerreto Sannita e Cusano Mutri.
Poi ci sono venuto a vivere anch'io.
E nel febbraio 2003, nelle pagine di questo
stesso sito ancora
scrivevo: "Il mio punto di vista non è
affatto cambiato: Telese per me è e rimane un
paese a misura d'uomo, quasi come un'isola
felice.", rimproverando Giovanni e
Giuseppe per il loro accanimento (e non solo per
quello).
Continuando: "...ViviTelese si è dedicato
a puzza di sansa, munnezza e strade schifose.
Calcando tanto la mano che delle persone che qui
non ci sono ancora state, mi hanno
detto:«Fulvio, ma in che posto di m....
vivi?»... La gente che conosce Telese Terme
soltanto attraverso questo sito, penserà che qui
è un vero schifo."
Quelle stesse persone, in seguito, sono venute a
Telese, ma quando ormai era già troppo tardi e
il processo di degrado era già in stato avanzato
e il nulla s'espandeva a macchia d'olio.
«Ma dove la vedi la tua isola felice? qua mi
pare "Mani sulla città"...»
«Ti assicuro che fino a pochissimo tempo fa era
tutta un'altra cosa! Domandalo a tuo fratello
che s'è degnato di venirmi a trovare molto più
spesso di te...»
«Comunque si vede già nei loro occhi che
hanno passato un guaio...
qua nessuno sorride!», osservò Maurizio.
E come dargli torto?
«E hai notato, -continuò Anna- che quando nei
negozi dici GRAZIE, invece di GRAZIE A LEI ti
rispondono PREGO, come se vendere non gli
interessasse ma ti stessero solo facendo un
favore...»
Dal SannioQuotidiano:
La cittadina termale come Capri e Montecarlo, ma
solo per i prezzi...
E badate bene, oggi non è più come un tempo,
quando alzare i prezzi significava attirare
illustri professionisti e persone altolocate.
Oggigiorno, alzare i prezzi, per di più senza
alzare la qualità, è il metodo sicuro per
attirare camorristi e malavitosi di ogni sorta.
Ditemi voi dove dovrebbero venire poi questi
turisti? In quartieri galleggianti sui
liquami, fra palazzi tirati su senza servizi,
senza infrastrutture, senza fogne!!
Per vivere emozionanti avventure come capitò a
Fiorella e Gegè nella loro disavventura
fognaria?
Aumenta il numero di palazzi e diminuisce il
numero di strade percorribili.
Le auto sono costrette a una più lunga
permanenza in strada per raggiungere la stessa
meta,
a causa sia dei percorsi viari che si fanno di
giorno in giorno più arzigogolati e contorti,
sia del maggior numero di auto stesse. Di
conseguenza, la qualità dell'aria e la
qualità della vita nel suo insieme subiscono un
repentino calo verticale.
Se qualcuno ancora non s'è reso conto pienamente
del disastro che ci è piovuto addosso, dipende
dal fatto che oggigiorno molte persone
trascorrono la maggior parte del tempo al chiuso,
fra casa e lavoro, oppure fuori-Telese.
"E
come funghi spuntano i palazzoni. 10 100
1000 palazzoni! Con 10 100 1000 nuove famiglie,
con almeno 20 200 2000 automobili, in un ingorgo
mai visto!!
Obiettivo: superare i 10.000 abitanti, magari raggiungere quota
12.000... il che, in 9 chilometri quadrati, vuol
dire 1.333
per chilometro quadrato. Come
Montecarlo!"
Il Nuovo Piano Regolatore (con le maiuscole come
fosse una divinità) ha distrutto Telese. Ha
generato una ricchezza statica in poche tasche,
senza avviare nulla che sia realmente
produttivo.
Il Restyling (anche questo con la maiuscola) è
il colpo di grazia.
A Telese, ho visto come sia possibile cancellare
da un giorno all'altro un intero paese, facendo
sorgere al suo posto un agglomerato informe e
caotico, destinato a divenire in breve tempo
scenario per un degrado sociale diffuso. Non ci
vuole uno scienziato per capirlo!
I nostri figli cresceranno con la voglia di
andar via; nel migliore dei casi, ci
riusciranno... e forse avranno in mente il
ritornello di quella canzone che fa: "Non
puoi fare nulla per convincermi a rimanere.
Sorvolando la mia città, avrei voluto sganciarci
sopra una bomba... sgancerei questa bomba, ma
sono troppo lontano..."
My Hometown
i'm out on
the streets of my hometown
shielding drizzle with soggy sleeves
all of my friends
have crawled away
nothing you could do
would make me stay
flying over my hometown
i should have dropped a bomb
i never liked you
the old town anyway
i'd drop this bomb
but i'm too far away
(by
Jarid Del Deo)
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(continua)
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