30 marzo 2007

Telese e il "salto di qualità" - terza puntata

Fulvio Del Deo

 

 

Quando vidi per la prima volta il parcheggio delle Poste, pensai d'aver visto la cosa più esilarante di questo mondo. Laddove sarebbe bastata una spianata d'asfalto e un po' di vernice bianca per tracciare gli stalli di sosta, ci si era sbizzarriti con fantasticherie d'ogni sorta: betonelle colorate (già tutte sconnesse dopo una settimana), un surreale marciapiedi tutt'intorno, uno spartitraffico con tanto di "dare la precedenza" e... lampioni a volontà come in una Piedigrotta.

Ci mancavano solo un semaforo e l'attraversamento pedonale e avremmo fatto il luna park. Ah dimenticavo... dulcis in fundo, non s'erano dimenticati del parcheggio per gli invalidi (nella provincia con la più alta percentuale di invalidi d'Italia): un solo posto e, ovviamente, al lato più lontano dall'ingresso dell'ufficio postale. Bello, no?

Il tutto, coronato da una bella insegna elegante in ceramica (che ci sarà costata un occhio della testa) con su scritto "Piazza 2 giugno - Festa della Repubblica".

«Ma come!? -pensai fra me e me- dedicano alla Festa della Repubblica un parcheggio!!? Io mi sento offeso. Dev'essere stata idea di un monarchico

E pensare che quelli erano ancora "altri tempi", quando Telese continuava a illudersi di essere un'isola felice... e l'era del RESTYLING non ci aveva ancora risucchiati.

Ma siamo sicuri che si tratti davvero di RESTYLING o non piuttosto di WRESTLING ??

E già, la robaccia che ci stanno propinando, al pari del WRESTLING, sa di falso e, come il WRESTLING, fa a botte: fa a botte soprattutto con l'intelligenza umana, nonché col buongusto. Direi che è la summa dell'irrazionalità condita con un'abbondante dose di pacchianeria.

Siamo sicuri che quelle chiavi che ci stanno consegnando siano davvero quelle della nuova Telese Terme e non piuttosto le chiavi di un surrogato di paesone fatto a cacchio con materiali di scarto in cui, in quel magico 2009 delle cartoline che sono cartoline che saranno bellissime, non potrà svolgersi altro che un surrogato di vita, 'na vit'e mmerda, per dirla in parole semplici?


Diamo un'occhiata alle opere che sono in cantiere, cominciando da Corso Trieste.

Corso Trieste è la via di accesso che s'incontra entrando a Telese dal ponte sul Grassano. Prima del WRESTLING, era una strada larga e scorrevole che si diramava in tre direzioni (vedi foto)

 

Col WRESTLING, si è provveduto a restringere la suddetta via, per creare dei nuovi posti parcheggio, e a bloccare gran parte del suo sbocco naturale con degli "intralci monumentali" (forse una fontana?).

Ricordiamo che in quella zona i parcheggi non scarseggiano affatto e che non esiste alcuna area a striscia blu.

Va be', si può obiettare dicendo che i parcheggi non bastano mai e che, in vista del crescente numero di abitanti, è bene premunirsi. Sono pienamente d'accordo; ma diamo un'occhiata alla "soluzione" adottata.

Si sono costruite delle aiuole spartitraffico per delimitare le aree da destinare a parcheggio. Fin qui nulla di strano, se non fosse che le suddette hanno una foggia a dir poco bizzarra, a causa della quale si restringe notevolmente la larghezza utile della strada, senza peraltro offrire un maggiore spazio al verde. (vedi disegno)

 

 

Per realizzare quelle "mezze lune" e quei cerchi, i marmisti hanno dovuto lavorare moltissimo, facendo un'infinità di tagli angolati. Tanta fatica per ottenere un risultato penoso, usando un eufemismo. (vedi foto)

 

 

Inutile dire che un'aiuola non è bella per la cornice che ha, ma per ciò che racchiude. Pertanto, sarebbe stato decisamente più sensato dedicarsi alla ricerca di belle piante e di bei fiori, piuttosto che sputtanare tempo e denaro (il nostro denaro!) coi marmi.

Una semplicissima aiuola rettangolare delimitata da cordoli di cemento sarebbe stata molto più economica, non avrebbe rappresentato un pericolo per gli automobilisti con tutte quelle assurde sporgenze, sarebbe stata sicuramente più resistente e, di conseguenza, di maggiore valore estetico.

Le aiuole realizzate dai nostri campioni di WRESTLING si sono distrutte ancor prima di essere finite. Evidentemente, devono essere state disegnate al computer, senza tenere conto della realtà: sono aiuole che possono andar bene in un video-gioco, ma non nel mondo reale.

Anche la larghezza dello spazio che esse delimitano appartiene al mondo virtuale: infatti è un'area troppo stretta per poterci mettere due file di auto a spina di pesce, nel mondo della realtà... (vedi disegno) ma è troppo larga per lasciare tanto spazio sprecato. Finora non è stata tracciata nessuna striscia né bianca né blu. Evidentemente non si sa come fare...

 

 

Ma il mondo reale non aspetta certo le gesta dei nostri grandi campioni di WRESTLING... perciò, nel frattempo si parcheggia come capita, a cacchio, come qualunque altra cosa nella nuova Telese delle cartoline che sono cartoline che saranno bellissime.

Mi chiedo perché i nativi Telesini, quelli che con orgoglio amano definisrsi d.o.c. continuino a starsene tutti buoni buoni, zitti zitti, rassegnati, demotivati come quei pensionati che non sanno che fare?

A me personalmente fa voltare lo stomaco vedere questo scempio; e non è nemmeno il mio paese, non mi legano a esso né ricordi né affetti.

Ditemi un po', vi guardate mai attorno? Ma voi come fate a sopportarlo senza reagire?

Ma come fate a fregarvene di niente, a stare zitti?

O non dite nulla per paura di sbilanciarvi, per non esporvi, per non inimicarvi nessuno, perché non si sa mai... e poi tanto, ci sono già i fessi come Del Deo eccetera eccetera.

Io vedo tutto intorno una folla di linidor a cagarsi nelle braghe, come in uno spaccato di vita feudale in pieno Terzo Millennio.

(continua)

 

 

 

 

     

 Valle Telesina


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