Cari Telesini.
Immagino che saranno due o tre, le donne e
gli uomini impavidi che avranno il fegato di
ammettere di leggere ciò che io vado a
scrivere. Le personcine a modo continueranno
a seguire ciecamente un vecchio
consiglio d'amico.
Ovviamente, queste ultime leggeranno di
nascosto e fingeranno di nulla. E fra di
loro non mancherà qualcuno che, riadattando il
mio scritto a misura delle sue personali
ridotte capacità mentali, lo andrà a
riportare in giro fino al burattinaio;
quest'ultimo fingerà di non aver letto e si
mostrerà divertito... tanto a lui, che
gliene frega: 'ste cose gli fanno un baffo.
Come dargli torto!?
In realtà, qualsiasi persona con le palle
si comporterebbe come lui, al suo posto.
Laddove c'è una cittadinanza suddita è
facile diventare re. La sudditanza mette
in moto un circolo vizioso del quale tutti
gli appartenenti sono responsabili in prima
persona.
Nessuno escluso.
Una scomoda situazione di comodo, alla quale
chi vi appartiene non sa più rinunciare. Una
droga pesante, che fa danno morale e
materiale, costringendo a una dipendenza
assoluta.
Poveri cittadini drogati!
Non è eroina né cocaina il
male che vi succhia la linfa vitale,
rendendovi supini, ma è
la rete di rapporti malsani costruiti giorno
per giorno pensando solo al proprio
piccolissimo tornaconto,
guardando solo a pochi centimetri dal
proprio naso, in una sola direzione
attraverso i paraocchi.
Siete sicuri di avere investito bene e di
avere assicurato un futuro ai vostri figli?
O piuttosto avete gettato tutto al vento?
Nei miei precedenti interventi sul "salto di
qualità" compiuto da Telese (vedi:
I puntata; II
puntata; III
puntata; IV
puntata; V
puntata; VI
puntata)
mi sono soffermato sui danni causati al
nostro paese dalla presente Amministrazione
Comunale. Oggi vorrei parlare di danni
causati dai sudditi.
Se non ci fosse stata sudditanza, non si
sarebbe devastato il paese.
Non devastare il paese non vuol dire
lasciarlo così com'era "con le casupole"
-come scrisse qualcuno- ma farlo sviluppare
armoniosamente (vedi:
Meglio le casupole o gli ecomostri?)
Qui si è costruito senza i servizi
indispensabili (rete viaria, fogne, gas,
ecc.) E' una cosa inconcepibile! e non è
necessario arrivare fino in Svezia o in
Israele per trovare la normalità, basta
affacciarsi a uno dei tanti Comuni
limitrofi!
Ma chi ha permesso tutto ciò se non il
circolo vizioso, la rete di rapporti
malsani?
Anche le proteste si sono rivelate un fiasco
assoluto, per tale ragione. Nessuno
ha voluto uscire di casa e mettersi in gioco
concretamente.
Ma poi, quando si sarebbe dovuto fare
qualcosa in prima persona, scollando il
culo dalla sedia, cosa è successo?
Quelle 500 firme sono rimaste solo degli
insignificanti scippetiélli su dei fogli di
carta e la diffida è morta insieme agli
alberi.
Lo stesso dicasi per le
120 firme raccolte casa per casa da me e
Mario Chidini, per la questione spurgo.
In quanti sono venuti dal Sindaco a
sturargli le orecchie affinché ascoltasse la
nostra voce? In 15, forse!
E fra quei 15,
quanti hanno avuto le palle di non cedere
alle lusinghe? 5 o 6, non uno di più!
Gli altri hanno creduto, o meglio hanno
fatto finta di credere alla favoletta del
depuratore che compariva da un giorno
all'altro... e la protesta si è trasformata
in una sviolinata.
Fulvio Del Deo, da promotore dell'iniziativa
di punto in bianco è stato trasformato in
"uno che fa polemiche inutili"
(parole testuali di uno dei 120
sottoscrittori della lettera da me redatta)
perché non si lasciava prendere per i
fondelli da tutto quel ridicolo bla-bla, ma
continuava a chiedere quanto scritto nella
lettera, ossia che il Comune si facesse
carico -almeno in parte- delle spese
derivanti da un disservizio di cui era
responsabile.
Come avranno risolto il problema tutti
quelli che si sono limitati a firmare? Come
lo hanno risolto quelli che hanno creduto
nel depuratore dei miracoli?
Mario Chidini ha pensato bene di vendersi la
casa e di permettere così che la sua
amicizia col Vice Sindaco fosse libera di
consolidarsi.
Ma poi? Tutti quelli che un giorno firmarono
dove se la metteranno adesso la cacca? Spero
non la facciano assorbire dal terreno,
altrimenti il nostro paese un giorno si
sveglierà e si ritroverà a galleggiare sui
liquami.
E' ciò che si meriterebbero i lecca-piedi!
La fine di aprile si avvicina. L'ultima
favola cui hanno voluto credere le
personcine a modo narrava di un depuratore
interrato, perciò invisibile e non
antiestetico, che sarebbe sorto ad aprile.
A essere invisibile, è invisibile davvero!
Io ho cercato più volte di spiegare quanto
fosse infondata quella storia, con calcoli
alla mano: nessuno investirebbe tanti soldi
(ossia il costo dell'impianto di depurazione
+ il costo della sua messa in opera) per
trarne un profitto così piccolo (ossia la
quota "smaltimento reflui" delle poche
abitazioni ipoteticamente già allacciabili
al suddetto impianto).
Siccome ci vorrebbe troppo tempo per
ammortizzare la spesa, è logico dedurre che
l'impianto in questione sorgerà solo
quando sarà conveniente, cioè quando ci
sarà un numero congruo di abitazioni
allacciabili all'impianto stesso. Non ci
vuole uno scienziato per capirlo.
Adesso chiedo a quel signore coi baffi:
erano davvero polemiche inutili, quelle di
Fulvio Del Deo? o piuttosto era falsa
ingenuità quella ostentata da alcune
personcine presenti a quell'incontro?