1 maggio 2007

Telese, 2009 RAP

Fulvio Del Deo

 

 

(RAP dalla rima baciata, canzone che affronta il dramma di quel fotografo disperato che un giorno si vedrà affibbiare l'ingrato compito di falsare nei suoi click la triste realtà della devastazione telesina, per realizzare quelle famose cartoline che sono cartoline che saranno bellissime)

 

 

 

Sono un professionista corretto ed oculato

fotografo provetto premiato e diplomato

e adesso mi ritrovo in questo bel casino

avendo assecondato il primo cittadino.

 

Mi hanno contattato lui e il suo sottoposto

affidandomi un lavoro a dire poco tosto.

La mia missione è questa: creare cartoline

che rendano bellissimo 'sto guaio senza fine.

Mi aggiro per le strade di questo gran casotto

con Nikon a tracolla cercando un bel soggetto.

Guardandomi un po' attorno: vetrine impolverate

senza la merce dentro, serrande già abbassate.

 

Perfino qui nel centro non c'è nulla di bello

la strada è dissestata lo dice anche il cartello.

E scorgo dei randagi rognosi e spelacchiati

che fra i rifiuti sparsi banchettano affamati.

 

Poi stanco e scoraggiato scappo in periferia:

fra strade scalcinate, quartieri in agonia.

Palazzi senza infissi -mai furono abitati-

intonaci rigonfi dall'acqua divorati.

 

Nei campi di gramigna, fra ruspe arrugginite

rottami e calcinacci si alternan con la vite.

Una folata fetida m'avvolge tutt'a un tratto

mi coglie lo sconforto e fuggo via di scatto.

 

Lontano nella nebbia mi appare una visione,

davvero un bel miraggio ecco la soluzione:

un corpo statuario, lo sguardo da regina,

addosso solo un top e una gonnellina.

 

Io le spiego il fattaccio in cui sono incappato

le chiedo per pietà di essere aiutato.

Propongo a lei uno scatto, soltanto un fotogramma

che mi sollevi presto dal mio profondo dramma.

 

«Io l'anima non vendo, soltanto il corpo affitto

a chi dalla sua vita si sente ormai sconfitto.

Non faccio mai promesse, non dico le bugie

nessun voto di scambio, né altre fetenzìe.

 

Mi chiamano puttana con tono di disprezzo,

ma io nessuno inganno e chiaro espongo il prezzo.

Lasciamole ai meschini ambiguità e doppiezza

e quei falsi sorrisi usati con destrezza.

 

Perciò mio giovanotto non farti abbindolare:

i soldi la tua anima non devono comprare!

Il tuo lavoro è bello non lasciarlo svilire,

riprenditi l'orgoglio e fallo rifiorire.»

 

Ripongo la mia Nikon, ringrazio la regina,

faccio dal benzinaio il pieno di benzina.

E corro via veloce giù per la Fondovalle

di cartoline e sindaco ne ho piene le palle.

 

scarica qui il file mp3

 

 

 

 

altri link:

http://www.vivitelese.it/00%20archivio%202006/vita%20sociale/Telese/Telese2.htm

http://www.vivitelese.it/00%20archivio%202006/vita%20sociale/Telese/Capasso.htm

http://www.vivitelese.it/foto%202006/714%20Cartoline/Audio.wma

 

 

 

 

 

     

 Valle Telesina


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