Intervento riferito a: Telese, non siamo cittadini passivi

 

 

2 giugno 2007

Telese, salotto buono o WC del Sannio?

Fulvio Del Deo

 

 

Cari Rosaria e Graziano.

 

mi chiamo Fulvio, sono napoletano, ho 48 anni e da 13 anni ho lasciato Napoli e il lavoro per venire a vivere nella Valle Telesina (da 6 anni a Telese Terme) con mia moglie e i miei figli  (12 anni e 8 anni). Mia moglie è anch'essa napoletana e i miei figli sono nati a Cerreto Sannita.

 

Abbiamo scelto di vivere nel Sannio per offrire ai nostri bambini più verde e maggiore tranquillità.

Navigo in rete e leggo ogni giorno gli interventi su ViviTelese e spesso scrivo, perché sento l'esigenza di entrare in contatto con persone che pensino criticamente alla realtà che li circonda.

 

Disgraziatamente siamo arrivati tardi -sia noi che voi- e abbiamo scoperto questo paese quando ormai era già affetto dal cancro: da un cancro che lo sta corrodendo dal di dentro e che ne sta corrompendo perfino l'anima.

 

A voi fanno schifo le cacche dei cani nei prati, e avete ragione, ma sappiate che pochi giorni fa le bidelle delle elementari impedivano ai bambini di giocare nei giardini antistati l'edificio scolastico perché erano state trovate siringhe abbandonate lì da tossicodipendenti.

 

Avete fatto un giro al lago? Non vi pare uno scempio?

E i nuovi "quartieri"?

Dite la verità: vi sembrano davvero il salotto buono del Sannio... o piuttosto il cesso?

 

Voi scrivete: "Molti altri genitori che incontriamo manifestano le stesse perplessità". Io incontro persone che invece manifestano rabbia e sconforto, che non ne possono più del regime feudale che opprime Telese da oltre 20 anni e che la sta trasformando in una periferia degradata e sgarrupata di tre dei cinque capoluoghi campani (BN CE NA).

 

Ho scritto un'infinità di cose sull'argomento (vedi: TELESESTEIN) e, fino a un anno e mezzo fa, ho creduto perfino di poter dialogare con l'attuale Amministrazione Comunale la quale, seppur nella continuità, aveva promesso qualcosa di nuovo rispetto al vecchio regime.

 

Purtroppo il nuovo che ci è stato offerto si è dimostrato identico al passato, se non peggio.

 

Nella vostra lettera leggo inoltre: "... credo che dovremmo concretizzare la nostra protesta per iscritto e dimostrare che non siamo cittadini passivi."

 

Dando un'occhiata agli archivi del sito, vi accorgerete che di proteste sottoscritte da centinaia e centinaia di cittadini ce ne sono state diverse, ma nessuna di esse ha mai ricevuto risposta. La loro unica utilità è stata quella di far nascere e rafforzare amicizie fra coloro che ancora usano il cervello e ancora capiscono quale valore inestimabile possa avere la qualità della vita, e che quest'ultima non può essere barattata (mai e poi mai!) per un misero "favore" o in cambio del voto ecc.

 

Io credo, e come me un numero sempre crescente di persone credono che sia giunta l'ora che la protesta, finora materializzatasi solo in fogli recanti lunghi elenchi di firme, prenda corpo e si manifesti in azioni concrete: manifestazioni pubbliche, eventualmente accompagnate -laddove è possibile- da azioni legali. Perché il problema reale, che per voi si presenta con la mancanza di verde pubblico, ha radici profonde e si ramifica in tutte le direzioni.

 

Qui il problema non è solo mancanza di verde pubblico, ma è la totale mancanza di senso civico nelle persone che amministrano la nostra cittadina.

 

Con nonchalance si "abbellisce il morto" (rendendolo ancor più patetico), mentre continuano a mancare i servizi essenziali (fogne, gas, strade), mentre sul territorio del nostro Comune di appena 9 Km quadrati vengono rovesciate milioni di tonnellate di cemento in un'operazione di speculazione edilizia delle più brutali, con case costruite sull'acqua, e costruite da chissà chi, laddove la malavita organizzata prende spazi sempre più ampi.

 

A presto.

 

     

 Valle Telesina


Per intervenire: invia@vivitelese.it