10 novembre 2007

Telese, no alla Croce sulla tomba di Fido, ma...

Fulvio Del Deo

 

 

Gentile signor Parroco.

 

Leggo su ViviTelese che Lei, Parlando del simbolo cristiano che alcune persone usano porre sulla tomba dei loro cari animali domestici defunti, ha detto: «Io non lo so… ma non mi sembra sia il caso di mettere le croci sulle tombe degli animali».

 

Ok, signor Parroco, se lo dice Lei che è esperto in materia sicuramente è giusto.

 

A uno sguardo superficiale, potrebbe apparire che un fatto del genere non debba assolutamente riguardarmi, non essendo io cristiano e non avendo in casa animali domestici. Di conseguenza, qualcuno poco attento potrebbe obiettare che io non dovrei nemmeno pronunciarmi in merito, essendo questa una questione riguardante solo "voialtri". Ok, ma...

 

E sì, caro signor Parroco, qui c'è quel solito "ma" di Fulvio Del Deo.

 

Ma le cose non stanno così. Il fatto non è esclusivamente "cosa di casa vostra".

 

Quando Lei parla, non parla a titolo personale: la Sua voce ha più peso di una semplice voce qualsiasi, in quanto Lei parla a nome di un'Istituzione molto autorevole, operante nella Società, in quella stessa Società in cui, insieme a "voialtri", ci siamo anche "noialtri"; laddove fra "voialtri" e "noialtri" non sussistono differenze sostanziali e, in realtà, ci si deve sentire fraternamente un tutt'uno.

 

A ragion di ciò, mi sento in pieno diritto di tirare fuori tutti i miei "ma" al riguardo. Ed eccone un altro.

 

Ma, considerato che:

 

secondo il Suo autorevole parere non è il caso di mettere il Crocifisso sulla tomba di Fido o di Peggy, nonostante siano stati fin dalla nascita dei bravi cani fedeli, dei veri amici come pochi uomini a questo mondo sanno esserlo, nonché dei "cittadini" a modo loro onesti e osservanti delle regole insegnate loro dal padrone;

 

mi spieghi allora, signor Parroco, perché il fatto che quello stesso simbolo venga posto sulla tomba dei cani e porci del genere umano, dei peggiori malfattori, dei criminali più spietati, dei mafiosi e dei camorristi più luridi e schifosi, non L'abbia mai spinta a esprimersi in proposito?

 

E La prego di non svilire (come troppi fanno, ahimé!) il concetto di "perdono", nel menzionarlo in riferimento a quel genere di persone. Solo Dio sa se è mai possibile perdonare quegli esseri immondi e demoniaci, che un po' alla volta stanno corrompendo l'intera umanità.

 

In attesa di una Sua gentile risposta, Le porgo i miei più cordiali saluti.

 

 

 

Fulvio Del Deo

 

 

 

     

 Valle Telesina


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