Gentile signor Buono.
Mi fa piacere leggere la Sua lettera e scoprire che (almeno una
volta!) c'è qualcuno che si dice
pienamente d'accordo con me.
Lei sostiene che la Chiesa faccia allontanare i suoi fedeli. Io non
lo so e non entro nel merito
essendo del tutto estraneo a
tali questioni.
Riporto le Sue parole:
"Lei dice di non essere un
cattolico."
A onor del vero, non ho scritto così. Rilegga più attentamente nella
mia lettera, in cui dico:
"A uno sguardo superficiale, potrebbe apparire che un fatto del
genere non debba assolutamente
riguardarmi,
non essendo io cristiano e non avendo
in casa animali domestici.
C'è una grande differenza.
Forse perciò non riesco a condividere pienamente l'insofferenza che
Lei mostra verso un'Istituzione
dalla quale forse
Si aspettava qualcosa di più.
Sappia che non è il solo, ho sentito un sacco di volte discorsi
identici al Suo. Siete in tanti.
C'è perfino chi si batte perché sia riconosciuto ai preti il
"diritto" di sposarsi. Mha? e
perché poi?
Ho degli amici che un tempo si battevano per questa causa. Io feci
loro osservare che
era assurdo pretendere che la
Chiesa cambiasse una sua regola
giusto per accontentare chi non
la condivideva; poi
feci loro presente che
esistono tante altre
confessioni,
tutte altrettanto cristiane
quanto la confessione cattolica, che
prevedono il matrimonio dei loro
sacerdoti. Ebbene, i miei amici
non se lo sono fatto ripetere
due volte e hanno contattato la
Chiesa Valdese di Napoli e da
allora sono diventati valdesi, a
tutto vantaggio della loro fede
e serenità.
Il mondo è vario e questa è la sua più grande ricchezza.
Nessuno è condannato a una
religione o a
una particolare confessione di
una certa religione, se non la
ritiene consona al proprio
spirito, alla propria anima.
Costringersi a una confessione cui
si sente di non appartenere
allontana da Dio.
Io, guardando la Chiesa dall'esterno e -ovviamente- non aspettandomi
alcunché da essa, Le posso
garantire che
non è così brutta come spesso la
si dipinge. Se
sbaglia è segno che è umana:
errare humanum est.
Inoltre, leggo di preti attivissimi nel sociale, che salvano ragazze
togliendole dai marciapiedi,
affrancandole da
quella orribile schiavitù
imposta loro dai trafficanti di
sesso; leggo di preti che
aiutano ragazzi a uscire della
droga; leggo di missionari che
vanno nei posti più sfigati del
pianeta, dove pochi altri hanno
il coraggio di fare qualcosa.
Insomma, non si può fare di tutt'erba un fascio.
Secondo Lei il Parroco di Telese non risponde perché sarebbe a corto
di argomentazioni?
Bho, non credo. Io Lei dico che mi sarebbe piaciuto molto scambiare
quattro chiachiere con lui, qui
nella Piaza Virtuale di Telese.
Quando abitavo a Castelvenere, mi capitava d'incontrare il prete
nella piazza reale e lì
chiacchieravamo sempre... non
vedo perché qui ci si debba
comportare tutti come se fossimo
in una metropoli, anzi, peggio,
sembra che qui a Telese si
faccia di tutto per assorbire
tutto il peggio delle grandi
città... in soli 9,8 Km
quadrati.
Questo paese sembra sempre più una caricatura, dobbiamo invertire la
rotta finché siamo in tempo!
Fulvio Del Deo
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