28 novembre 2007

Telese, don Gerardo mi ha risposto

Fulvio Del Deo

 

 

Forse qualcuno fra di voi ha già un'idea di quanto possa essere brutto chiedere e non ricevere risposta...

 

Quando bussi e nessuno ti apre, in un primo momento ti preoccupi, ti domandi: cos'è successo? Così insisti. E bussi ancora, ma la porta continua a rimanere chiusa.

 

Poi guardi il "BENVENUTO!" che c'è sull'uscio e ti fa rabbia.

 

Così cominci a sentirti offeso, perché pensi che dall'altro lato ci sia qualcuno che si sta prendendo gioco di te, oppure che vuole semplicemente ignorarti. E la noncuranza -si sa- è il peggior disprezzo. E tu pensi che non meriti affatto quel disprezzo, un disprezzo che -oltretutto- mai e poi mai ti saresti aspettato, men che meno da lui!

 

E percepisci la violenza di quel silenzio, di quella mancanza di risposte.

 

Poi alla rabbia subentra il dubbio: l'avrò inavvertitamente offeso? o, peggio ancora, si sente male e non riesce più ad aprire!?

 

Così bussi più forte. E la porta finalmente si apre. E scopri che dall'altra parte c'è uno che ha solo voluto mettere alla prova la tua determinazione.

 

«E', sì. Ha fatto bene», ti convinci.

 

Ha fatto mille volte bene, perché non ti conosceva e non sapeva se eri lì solo a rompergli le scatole, a cercare di vendergli una scopa elettrica, o a scroccargli un po' di compagnia superficiale. E invece ha capito, decifrando attentamente i tuoi ripetuti tock tock, che avevi davvero voglia di conoscerlo e di provare a far nascere un'autentica amicizia.

 

Così la vicenda assume un risvolto completamente diverso, diventa come una di quelle belle storie istruttive che si raccontano ai bambini prima di andare a letto.

 

E ti accorgi che, al di là di quella porta che si ostinava a rimanere chiusa, c'è una persona aperta e disponibile, soprattutto nel rapporto personale, che si scusa gentilmente con te, con sincerità e con grande modestia:

 

«Non sono un “alto teologo…”, forse le mie pubbliche relazioni “esteriori” lasciano alquanto a desiderare, ma credo di essere rispettoso degli altri... Incontrarsi tramite “computer” non è il mio forte, è un limite… lo riconosco, ma la sua bontà e disponibilità sicuramente colmeranno i miei limiti.»

 

 

 

E tu gli rispondi:

 

"Lei non sa quanto mi riempie di gioia ricevere la Sua risposta! Le confesso che cominciavo a temere che il mio fosse solo un monologo, o che la Sua casella fosse fuori-servizio... così ho perfino scomodato il webmaster pregando d'interessarsi al caso. Alla fine, la mia determinazione è servita: sono riuscito a schiodarLa dalla Sua timidezza :-) Non credo di averLa mai incontrata di persona... In realtà ho anche il difetto tipico dei metropolitani: sono un pessimo fisionomista, la qual cosa spesso mi fa fare delle figuracce. Parlare un po' insieme, "dal vivo"? Certo sarebbe una cosa simpatica e sicuramente proficua per entrambi. Anch'io non trovo sia la cosa migliore un rapporto costruito solo tramite tastiera, ma molto spesso internet può rivelarsi un ottimo punto di partenza, una marcia in più che un tempo neanche potevamo osare d'immaginare, un ponte fra realtà diverse, un tempo destinate a rimanere distanti."

 

 

 

Avremo sicuramente occasione di vederci e di stringerci amichevolmente la mano, non ne dubito.

 

«Tra i miei limiti vi è il rispetto “esasperato” della riservatezza altrui...», tiene a precisare lui.

 

Ed è un "limite" che invece ai tuoi occhi è brilla come oro. A presto.

 

Fulvio Del Deo

"fratello ritrovato" dei vostri "fratelli maggiori" ;-)

 

 

     

 Valle Telesina


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