17 agosto 2007
Telese…. cittadina del lusso sannita…
Francesca Del Vecchio

 

 

La pianura telesina, la sospirata valle della tranquillità….l’agognata meta dei visitatori estivi e, dei cittadini affezionati, culla di benessere e pace….cittadina del lusso sannitico….

Cosa resta oggi del nostro paese che per decenni ha vantato il primato dell’eleganza, dello stile, dell’organizzazione e della tranquillità?

Proviamo a guardare il nostro “ridente” paesello con occhi disillusi da fantasie utopistiche e superottimistiche manie, del tutto fuorvianti al fine di un giudizio obbiettivo riguardo l’attuale condizione del paese…

La necessità e il privilegio di vivere fuori, in un’altra città…..m’impedisce di restare indifferente alle mutazioni a cui l’ambiente in cui sono nata e cresciuta è sottoposto.

Ci troviamo di fronte a palazzi che crescono come funghetti, senza che si rispettino criteri di nessun genere…..sono sempre più alti, più mastodontici, più dozzinali e squallidi. Si ergono a ridosso dei binari della ferrovia, sull’argine del torrente Seneta, su appezzamenti di terreno geologicamente inappropriato...perchè lo sappiamo tutti vero, che sotto i palazzoni ristagna dell’acqua…acqua che è più pericolosa del fuoco di cui tanto si parla…acqua che potrebbe inghiottire i deliziosi appartamenti, arredati e sistemati con cura certosina dalle brave padrone di casa, se solo volesse….

Si applicano iniezioni di cemento armato nel sottosuolo per renderlo più resistente alle pressioni dei futuri giganti ...e da ignorante in materia suppongo che sia ignobile cercare di snaturare il terreno da quella che è la sua composizione originale.

Ma non è un caso che ci sono persone che prima di me hanno detto e scritto queste cose…cercando di sensibilizzare chi con lo scettro, regna seduto su nel suo castello, sul suo trono e se ne va in giro con la sua “carrozza sempre nuova e sempre bella” per voler citare uno degli amici di vivitelese!

Che n’è stato del nostro bel viale? Ora vedo solo sampietrini spossati, scheggiati….sabbia e cantieri sempre aperti in quello che è il fulcro della vita telesina….sempre che ci sia ancora...perché oltre a pochi fedeli che proprio non ce la fanno ad andarsene, ciò che si vede per le nostre strade è gente che cammina annoiata poiché pare che non ci sia niente di veramente interessante da fare.

Sul ciglio delle strade le foglie non sono sole.. oramai è diventata una moda lasciare le bottiglie di birra sull’asfalto.…sarà chic…come la cellulite delle veline! Ovviamente nessuno provvede affinché almeno le strade siano pulite e ordinate…..

Con gli anni abbiamo guadagnato aiuole di cemento armato in cui cresce la gramigna, un sottopassaggio in via di ultimazione per rendere le strade di questo paese ancora più caotiche di quanto già non lo fossero, piccoli negozietti di infima qualità che tra non molto toglieranno il posto ai negozi del centro ai quali siamo affezionati…

Ho poco tempo da trascorrere qui a Telese e mi rendo conto che ci sono cambiamenti sempre più sorprendenti e magari lo fossero positivamente…non siamo ancora diventati provincia e l’Anas ci ha già concesso un raccordo anulare per districare il flusso copioso di solopachesi che scendono a valle….? Non mi dite che non ci avevate pensato…il lago..meta di famiglie, di nuotatori incalliti….è diventato l’arteria principale del traffico telesino….macchine, clacson, code di automobilisti impazienti…..che stress…anche il lago è stato esautorato dalla sua originaria natura e se c’è chi ancora si ostina a portare i bambini a guardare le paperelle, beh rassegnatevi…tra poco anche loro faranno il fagottino e si trasferiranno da qualche altra parte lasciando morire in quell’acqua putrida solo qualche pesce che per miracolo ancora resiste….

Dunque, che dire…avrei voluto iniziare una lunga serie di interventi in questo spazio, recitando un’apoteosi sulla cittadina in cui vivo ma mi rammarico perché sento se sarei ipocrita se lo facessi….

Ci stiamo avviando verso un periodo, a mio parere, oscuro….nel quale lo splendore di questo paese sarà solo un effimero ricordo…e quando non ci saranno più le generazioni passate a raccontarcelo solo la nostra parola potrà far rivivere nei nostri figli quella che era la Telese prima dell’era delle apparenze, in cui non conta se i rifiuti ci sommergono, o se i palazzi crollano...l’importante è mettere insieme sempre più alte pile di verdi bigliettoni……perché, per certa gente, in fondo, quello è l’unico verde che valga la pena di essere preservato!

 

     

 Valle Telesina


Per intervenire: invia@vivitelese.it