Vincenzo,
Ho letto le tue
risposte e il tuo duellare uno contro tre. A
questo punto, però, per quando riguarda il
sottoscritto, affinché tutto quello che ci
stiamo dicendo non resti una inutile
esercitazione di bello o brutto, nel mio caso,
scrivere , dobbiamo approfondire le cause dello
scontro.
Per fare questo
obbligatoriamente bisogna allargare l’orizzonte
, se vogliamo tentare di capirci. Ti sei mai
chiesto il perché un artigiano in pensione con
in vista i settant’anni sente il bisogno di
criticare aspramente certa classe politica e
imprenditoriale della propria cittadina, invece
di starsene buono e tranquillo a godersi i suoi
nipoti e la pensioncina?
Tu dici di amare
Telese ed io, credimi, l’amo almeno quanto te.
Con una differenza: io capisco quello che è
accaduto e che sta accadendo al “nostro” amore e
certamente lo capisci anche tu. Con una
differenza: che io parlo, denuncio, gridando nel
deserto, tu, invece, pur trovandoti nella
condizione di vedere più di me, taci e ti rifugi
nell’assolvere con impegno i doveri che
impongono le tue deleghe… senza pensare che ,
nel bene e nel male, come amministratore di un
certo peso, e per il tempo che ti riguarda, sei
corresponsabile di ciò che avviene…
Io, che debbo e,
non mi aspetto, niente da nessuno, in virtù
della mia passione civica e politica, che è
parte del mio essere e del mio bagaglio
culturale, arricchito da anni di eccellenti
frequentazioni e di esperienze, non posso
sottacere su quello che di brutto, e di “pericoloso“,
affligge la nostra cittadina.
Forse tu non ti
sei reso conto che da tanti anni, ormai, il
nostro territorio è stato dato in pasto a dio e
alle betoniere… e avrai notato che ho scritto
“dio” e non Dio.
Forse tu non ti
sei reso conto che, in contrasto alla pioggia di
danari pubblici che sono piovuti negli anni e ai
giorni nostri sull’Amor nostro, il paese si
presenta brutto e sporco, con strade
impraticabili e che qualcuno ha definito
“mulattiere”…
Forse non hai
letto quel giornale casertano che denunciava:
“la camorra investe a Telese Terme” e non ti sei
nemmeno reso conto che il tuo amico sindaco dopo
le minacce di querele al giornale, strillate ai
quattro venti, s’è accucciato e stato zitto.
Forse non ti sei nemmeno reso conto che ci sono
luoghi di Telese dove su un fazzoletto di terra
sono stati eretti cinque o sei palazzoni di
quattro piani così a ridosso gli uni con gli
altri che le facciate non vedranno mai il sole.
Forse non ti eri
nemmeno accorto che sul monte di Telese stava
sorgendo un villaggio, peraltro bellissimo,
nascosto agli occhi di tutti, che qualche mese
fa è stato presentato come insediamento
turistico d’alto bordo. Un conoscente di lunga
data, che non è più, perché nel suo camminare
s’è scontrato con una pallottola, mi disse: “c’è
anche la chiesetta”…
Appunto.
Forse ti è anche sfuggito delle
persone che, con grande sacrificio, hanno
investito nell’appartamento in cui abitare e
poi si sono trovate a doverlo pagare due volte,
perché l’appartamento era pignorato dalle
banche per l’insolvenza dell’impresa,e nessuno
le aveva avvertite…(Uno che amava Telese più di
me e di te, l’Avvocato Luigi Riccardi, di cui ho
ristampato l’opera omnia nel 1990, grande
polemista, in una delle sue opere del 1923
dedicata a Telese scriveva:-…Telese ha
bisogno di case, tante case,
ma attenti alle Ditte…
facile
da capire che il Riccardi si riferiva alla
Telese appendice di Solopaca, che all’epoca era
una landa desolata con quattro casupole).
Forse
ti è sfuggito anche che da anni immemorabili,
alle scuole del nostro Amore non è mai stata
dedicata troppa attenzione, (mentre soldi nostri
cadevano e cadono, come sempre, a pioggia sulle
Terme, dove si continuano a incassare utili e a
socializzare investimenti per renderle fruibili)
mentre si riempiono di ragazzi fino alla
saturazione, e dove, attualmente, sono comparsi
pericolosi fenomeni di bullismo.
Vincenzo, tu
conosci il mio vissuto. E certamente non posso
addebitare a te tutti i guasti che, a mio avviso,
vedo e denuncio. Ti ritengo solo corresponsabile,
per la quota parte che ti appartiene da quando
sei amministratore di rango, perché, come si
dice oggi, non appartieni certo al parco buoi.
Forse, ora, che ti ho dato solo
alcuni elementi ma sufficienti, credo, a capire
perché non ho condiviso che ancora una volta
Alleanza Nazionale andasse in soccorso di
D’Occhio, quando poteva benissimo accordarsi con
Forza Italia ed altre forze per tentare di
realizzare quell’alternanza al potere che è il
sale della democrazia. Così, d’Occhio, lo avete
trasformato in un monarca assoluto, (pur
apprezzando gli sforzi di Capasso di conquistare
una certa autonomia), con tutti ai suoi piedi a
prendere le “brioches” che dispensa, ma anche
con quello che ne è conseguito, visto il
soggetto.
Siete contenti e soddisfatti di
questo? Auguri.
Ultima
annotazione: dato che non lascio nulla senza
risposta, riguardo quel riferimento biblico alla
trave e alla pagliuzza faccio una proposta:
vogliamo andare tutti dall’oculista?
Ezio Esposito
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