25 novembre 2007
Telese, Ezio scrive a Fulvio Del Deo
Ezio Esposito

 

 

A FULVIO DEL DEO.

A dirla tutta sono rimasto sorpreso, nel leggere l’intervento di Fulvio del Deo, del 22 u.s. intitolato “Telese, il Parroco non risponde? Ok mi rispondo da solo.”

Se andiamo ai principi fondamentali dei Testi Sacri degli Ebrei e dei Cristiani debbo dire che il Parroco di Telese, in quanto sacerdote cristiano e cattolico ha fatto bene a non rispondere.

Per quanto riguarda la croce sulla sepoltura del cane spesso ho visto ragazzi piangere nel seppellire il loro micio, o canarino, o cane e apporre una croce di fortuna sulle sepolture. Ben altra cosa è il voler utilizzare il simbolo della Redenzione per scopi così, mi sia concesso, e senza offesa, futili.

Ben più delicata, dal punto di vista umano, è la questione dei genitori che hanno battezzato il loro bambino e son dovuti rimanere fuori dalla Chiesa perché divorziati. Su questa questione non oso interloquire per rispetto dei sentimenti della coppia interessata, ma ne capisco tutta l’amarezza. Però, i cattolici almeno una volta nella vita dovrebbero approfondire la conoscenza dei Vangeli in modo da sapere ciò in cui incorrono se derogano dai principi fondamentali, della Chiesa in cui si riconoscono. Per chiarire leggo e trascrivo integralmente, punteggiatura compresa, dal Vangelo di San Matteo capo XIX SULL’INDISSOLUBILITA’ DEL MATRIMONIO:

“1)Or finiti ch’ebbe Gesù questi ragionamenti, si partì dalla Galilea e andò verso i confini della Giudea di là dal Giordano.

2)E lo seguirono molte turbe, e quivi rendette loro la sanità.

3)E andarono a trovarlo i farisei per tentarlo, e gli dissero: E’ lecito all’uomo di ripudiare per qualunque motivo la propria moglie?

4)Egli rispose, e disse loro: Non avete voi letto, come colui, che da principio creò l’uomo, li creò maschio, e femmina? E disse:

5)Per questo lascerà l’uomo, il padre e la madre, e sarà unito colla sua moglie, e i due saranno una sola carne.

6)Non sono dunque più due ma una sola carne. Non divida pertanto l’uomo quel che Dio ha congiunto.

7)Ma perché dunque, dissero essi, Mosè ordinò di dare il libello del ripudio, e separarsi?

8)Disse loro: A motivo della durezza del vostro cuore permise a voi Mosè di ripudiare le vostre mogli: per altro da principio non fu così.

9)Io però vi dico, che, chiunque rimanderà la propria moglie, fuori che per causa di adulterio, e ne piglierà un’altra, commette adulterio: e chiunque sposerà la ripudiata commette adulterio.”

In un altro episodio, dal Vangelo di San Giovanni, è scritto di Gesù (ne accenno perché nel Nuovo Testamento è qui che entra il principio cardine del Perdono) che nel suo peregrinare incontrò un folto gruppo di scribi e farisei disposti in cerchio  intorno ad una donna che si apprestavano a lapidare perché colta in adulterio. Gesù allora si para davanti alla donna …”Chinatosi, si mise a scrivere col dito per terra.” (Questa è la prima e l’ultima volta che Gesù scrive n.d.r.) Poi Gesù non si muove. Aspetta. Il vociare dei suoi nemici man mano si affievolisce, allora Gesù si alza e dice: “Chi di voi è senza peccato scagli per primo la pietra contro di lei”. Gli scribi e i farisei si dileguarono.

Allora, Fulvio, spiegami, tu che sei uomo di vasta cultura, che cosa avrebbe dovuto rispondere, il parroco, ad una richiesta poco rispettosa e senza senso.Senza offesa, sarebbe da stupidi, specialmente dopo la pace ristabilita fra Cristiani ed Ebrei, ed ho negli occhi la scena di Papa Giovanni Paolo II che mette il Suo messaggio in una fessura del Muro del Pianto. Io rispetto la Torah dei cinque libri  e i 24 sacri agli Ebrei e ti chiedo reciprocità per i Vangeli. Quel che c’è da dire è che la Santa Chiesa Cattolica Apostolica Romana non scaccia i suoi figli sono essi che si mettono fuori dalle Regole. Per quanto riguarda le coppie divorziate, risposate o non,c’è didattito nella Chiesa. Prima o poi qualche decisione si prenderà.

Il Menestrello

 

 

     

 Valle Telesina


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