Legambiente Valle Telesina
2 NOVEMBRE 2007
CONSULTAZIONE
NAZIONALE “ UN SI PER IL FUTURO” E LIBERO DA OGM
Telese Terme.
Domenica mattina 4 novembre, dalle ore 10:00
alle 13:00, sarà organizzato in Piazza Minieri
a Telese Terme un tavolo per la raccolta firme
della Consultazione Nazionale “Un Si per il
Futuro”, che dal 15 settembre al 15 novembre
2007 in tutta l’Italia in occasione di
centinaia di manifestazioni e di iniziative
invita a votare per un modello agroalimentare
di qualità, legato al territorio e alla sua
storia, e soprattutto libero da organismi
geneticamente modificati (Ogm).
La
consultazione, promossa a livello nazionale dal
Comitato Promotore della Coalizione “Italia
Europa- Liberi da OGM”che unisce 31 sigle fra le
organizzazioni degli agricoltori, del commercio,
della moderna distribuzione, dell'artigianato,
della piccola e media impresa, dei consumatori,
dell'ambientalismo, della scienza, della cultura
e della cooperazione internazionale, a Telese è
organizzata da Legambiente Valle Telesina, dalla
Coldiretti e dalla Confederazione Italiana
Agricoltori (CIA) di Telese Terme.
“Tenendo conto che in Italia ed in Europa sono
vietate le coltivazioni di Ogm, ma invece sono
autorizzate le commercializzazioni di alcuni
prodotti ogm (essenzialmente sementi) -
dichiara Grazia Fasano, presidente di
Legambiente Valle Telesina - questa
consultazione che costituisce la prima grande
partecipazione dei cittadini su un tema così
delicato, è di estrema importanza per
ridiscutere il tema della sicurezza alimentare e
il sistema di autorizzazione degli ogm .Come
Legambiente pensiamo che la questione degli Ogm
e dell’uso delle biotecnologie nel settore
agroalimentare sia tema delicato e di difficile
gestione proprio a causa dei molteplici
interessi, soprattutto di tipo economico, che ci
girano attorno. La nostra posizione è per la
sperimentazione in campo chiuso e per studi
pubblici e trasparenti, per un dibattito, non
ideologico né antiscientifico.
Contrariamente ad altri settori, le
biotecnologie nel settore agroalimentare si sono
rivelate sinora sostanzialmente un costoso
fallimento. Dopo 20 anni di sperimentazione,
nessun grave problema (la fame nel mondo, la
diffusione di malattie da carenze nutrizionali,
la carenza delle rese in alcuni territori,
l’abuso di pesticidi chimici ecc.), è stato
risolto, mentre le uniche biotecnologie di
successo riguardano alcuni tipi di coltivazioni
intensive tipiche delle grandi distese
americane.. Far prevalere il principio di
precauzione – pur sostenendo la necessità di
approfondire e incrementare gli studi e le
sperimentazioni controllate sugli Ogm -
significa allora scegliere di investire sulle
caratteristiche tipiche, e di sicuro successo,
della nostra agricoltura di qualità piuttosto
che su un tipo di agricoltura che snaturerebbe
il nostro paesaggio e di cui non abbiamo alcun
bisogno. E questo è il senso del quesito della
consultazione nazionale, che chiede di
schierarsi a sostegno delle produzioni agricole
tipiche e biologiche”
“Siamo contrari agli Ogm – dichiara Lorenzo
Urbano, dirigente Coldiretti Benevento - per
salvaguardare gli interessi nazionali delle
nostre produzioni agricole, altrimenti i nostri
prodotti equivarrebbe a quelli di altri paesi
quali Cina, Stati Uniti o altri. Partendo dalle
piccole dimensioni delle nostre imprese agricole
riteniamo che sia prioritario salvaguardare il
territorio dal rischio di contaminazione da ogm
per difendere la originalità dei nostri
prodotti.”
Con la mobilitazione i cittadini potranno dire
“sì” all’agroalimentare genuino e di qualità
privo di ogm - dichiara Nicola Di Rubbo,
responsabile Cia della Valle Telesina - , e
potranno dare una risposta chiara per orientare
le politiche nazionali ed europee in una precisa
direzione”.
L’Italia con la straordinaria varietà dei suoi
prodotti agroalimentari di qualità, legati ai
territori, genuini, ricchi di storia, che tutto
il mondo apprezza anziché subire i vincoli
internazionali può contribuire in modo originale
a quella globalizzazione multiproduttiva e
democratica di cui c’è bisogno. Lo stesso
principio vale anche per l’Unione Europea.
Da
questo ne deriva la necessità della
Consultazione nazionale poiché gli ogm sono
incompatibili e inaccettabili, sarebbero
economicamente non convenienti e ci
priverebbero, omologandoci, della eccezionale
originalità dei nostri prodotti.
Il
futuro dell’Italia sta cominciando, con questa
inedita coalizione fra le organizzazioni degli
agricoltori, della moderna distribuzione,
dell’artigianato, della piccola e media impresa,
dei consumatori, dell’ambientalismo, della
scienza, della cultura e della cooperazione
internazionale.
Domenica 4 novembre in piazza Minieri a Telese
Terme, saranno distribuiti degli opuscoli e una
scheda con cui si può votare si per un modello
agroalimentare di qualità, libero da Ogm.
Soltanto con il proprio voto si potrà avere, in
Italia, uno sviluppo agroalimentare moderno,
innovatore, mirato sulla qualità della vita e
della nostra salute, attento alla biodiversità
sicuro e rispettoso dell’ambiente e del clima.
È possibile votare anche
on line collegandosi all’indirizzo:
www.liberidaogm.org.
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