Da
diversi mesi, da diversi anni, sulle pagine di
ViviTelese è raccontato nei dettagli, da molti
cittadini liberi, il degrado infinito che come
un tumore sta annientando la nostra cittadina.
Agli affezionati lettori e scrittori di
ViviTelese, che si esprimono, che parlano, che
fotografano, si contrappongono i colpevoli di
questo degrado, gli attuali amministratori, che
non parlano, non spiegano, non
si difendono, confermando in pieno di non avere
alcun argomento per difendersi dalle accuse dei
telesini "pensanti".
Il
problema ancora più grave è che la metà dei
cittadini che hanno appoggiato la linea
"gestionale" di questi "amministratori", nemmeno
loro parlano, chiusi in una omertà ricca di
paura che arricchisce giorno per giorno una
sorta di tirannide che niente ha di democratico
e di trasparente.
Il
degrado delle strade di Telese è sotto gli occhi
di tutti; con i lavori pubblici sono riusciti
persino ad usare soldi per peggiorare le
condizioni della nostra amata cittadina. Le
proposte oscene sul liceo nel rudere del mulino,
fatte apertamente senza nemmeno vergognarsene,
testimoniano che il degrado non è solo fuori in
città ma soprattutto nell'animo, nel DNA di chi
riesce a pensare in quel modo osceno.
Questi argomenti li abbiamo esposti decine,
centinaia di volte e non voglio ripetermi. Il
nuovo "giovane concetto" che mi preme
evidenziare oggi, riguarda le ripercussioni che
il degrado di Telese produce a danno degli altri
comuni della valle. Comuni "ricchi" di
tradizioni, di storia, di cultura, di paesaggi quali
Cusano, Cerreto, S.Lorenzello, Guardia,
Castelvenere, Solopaca, San Salvatore, Faicchio
ecc. ecc. sono danneggiati quotidianamente dal
degrado di Telese.
La
situazione penosa del manto stradale delle
strade di Telese, ad esempio, è un deterrente
micidiale per chi passa per recarsi nei comuni
d'arte della valle appena citati. Chi viene a
visitare la valle e passa per Telese ricorda
tutte le "botte" che prende la propria auto e ci
pensa mille volte prima di tornare. I comuni
meglio organizzati turisticamente come ad
esempio Cusano Mutri, investono risorse umane ed
economiche per attrarre i visitatori; spesso
questi investimenti sono vanificati dal
"passaggio a Telese".
Il
solo vantaggio di Telese, rispetto agli altri
comuni della valle, è la posizione geografica
centrale; questa peculiarità determina, senza
alcun merito, un afflusso di auto e ed una folla
che arricchisce i locali telesini come bar
pizzerie pub ecc. Questo fatto può senz'altro
farmi piacere ragionando in termini di
campanile; è molto strano però osservare Pro
Loco attive, Forum giovanili impegnati, come ad
esempio quello di Cerreto, che vedono sfuggire i
propri turisti, serviti e riveriti, verso Telese
che non offre proprio un bel niente dal punto di
vista turistico, oltre alle
terme.
E'
di questi giorni la protesta di alcune famiglie
telesine, circa l'assenza di spazi verdi per far
giocare e respirare i propri figli. Telese non
ne ha e nemmeno si programma qualcosa che possa
far sperare per il futuro. Figuriamoci se al
municipio telesino possa interessare un
argomento di questo tipo. Mai, negli ultimi
anni, ho notato un minimo di attenzione alle
esigenze del cittadino da parte degli
amministratori. Nelle cittadine civili,
vivibili, evolute, c'è il consigliere di
quartiere che ascolta le richieste e le porta in
consiglio. Per Telese questa è fantascienza. Qui
non
rispondono nemmeno alle petizioni firmate...
Ecco
qui sotto come la città di Benevento invita i
cittadini all'incontro per dialogare con i
comitati di quartiere.
Ufficio Stampa del Comune
di Benevento
Via Annunziata (pal.
Mosti) – 82100 Benevento
Tel. 0824 772269 –
www.comune.benevento.it –
ufficiostampa@comune.benevento.it
- Comunicato stampa n.
2.811
Comitati di quartiere,
lunedì un incontro per discutere il
bilancio
Inviati ad intervenire i
rappresentanti delle organizzazioni di
contrade e rioni
Benevento, 20 aprile 2007
– L’amministrazione comunale di
Benevento ha organizzato per lunedì 23
aprile, alle ore 17 presso la sala
consiliare di palazzo Mosti, un incontro
con i rappresentanti di tutte i comitati
di quartiere della città.
All’incontro, convocato
per illustrare le principali
caratteristiche del bilancio di
previsione anno 2007, sono invitati ad
intervenire tutte le associazioni di
quartiere del comune capoluogo. |
Il
modus vivendi negativo di Telese contagia tutti,
anche i giovani degli altri comuni della valle.
Poiché le frequentazioni tra giovani sono
quotidiane, si può parlare di "comunità
giovanile della valle telesina". Gli scambi di
idee e le abitudini si consolidano ogni giorno.
La pirateria stradale, ad esempio, che è molto
sviluppata a Telese, è inesistente negli altri
comuni. Anche il giovane Cerretese o Faicchiano
che nel proprio paese è corretto e rispettoso
del codice, a Telese si sente autorizzato a fare
tutto, a cominciare dal parcheggio selvaggio;
dopo avere acquisito il malcostume lo porta nel
proprio paese d'origine infettando pian piano
anche quella comunità.
Per il giovane di Telese appare ineluttabile che
la propria casa non abbia fognature ed
infrastrutture di una "urbana civilta": è così
da quando è nato, è così da vent'anni; è un
giovane cresciuto nella barbarie proposta dallo
stile amministrativo vigente. Lui, il telesino,
si confronta quotidianamente con il coetaneo che
ha la fortuna di vivere in un comune limitrofo.
Le "normalità" raccontate dal telesino agli
amici potrebbero contagiare il modo di pensare
dei coetanei della valle che accetterebbero
anche loro, inermi, in futuro, un degrado simile
a questo attuale di Telese.
I
comuni della valle offrono ancora una vita a
misura d'uomo. Un esempio su tutti: Puglianello.
Una piccola piazza, il castello, il pub, la
pizzeria, il ristorante, il bar con i tavolini e
gli amici a giocare a carte. Traffico quasi
inesistente; piacere di vivere, di scambiare due
chiacchiere. Come Puglianello anche molti altri
comuni offrono ancora oasi di vivibilità. Nei
comuni diversi da Telese esistono Pro Loco
attive, associazioni giovanili vive, comitati di
animazione che lavorano sodo per attrarre
turisti ed economia. Pensiamo a Guardia cosa
riesce a fare in pochi mesi estivi con un
susseguirsi di spettacoli, percorsi nel gusto,
promozione dei vini e del territorio ecc. ecc.
A
Telese la parola "vivibilità" è scomparsa dal
vocabolario. Le attuali condizioni di vita a
Telese dovrebbero far riflettere; dovrebbe
essere dichiarato lo stato di "calamità sociale"
per istituire una commissione per limitare i
danni studiando opportune
azioni di salvataggio. Il malcontento è diffuso.
Nella città termale le tasse (vedi ICI) e le locazioni
sono alle stelle rispetto agli altri comuni: non so
più a chi convenga restare.
Assisteremo ad una progressiva fuga da Telese o
si porrà rimedio? Mi auguro un futuro migliore. |