8 luglio 2007
Valle T., Liverini sui termovalorizzatori
Giovanni Liverini

 

 

 

 

Biomasse, l’allarme di Liverini

Sannio Quotidiano  06-07-2007

Sull’ipotesi dell’impianto a San Salvatore, interviene il capogruppo di opposizione al Comune di Telese Terme Lettera ai consiglieri del centro interessato, di Amorosi e Puglianello: «La struttura inquina»

“La presenza di un termovalorizzatore a biomasse nel territorio di San Salvatore Telesino sarebbe veramente devastante per l’economia dei nostri territori, che, in molti casi, hanno il loro punto di forza nella specificità e nella genuinità dei loro prodotti agroalimentari. La diossina prodotta dal termovalorizzatore, infatti, inquinerebbe inesorabilmente le produzioni. Perderemmo in un solo colpo ciò che di buono producono i nostri territori, perché inquinati. Le ricadute di immagine di territori incontaminati sarebbero inevitabilmente negative per tutti noi”. Parola di Giovanni Liverini, capogruppo del gruppo consiliare “Insieme per Telese” del Comune di Telese Terme. Il quale, con una lettera dai toni accorati inviata ai consiglieri comunali di San Salvatore Telesino, Amorosi e Puglianello, lancia il suo appello per scongiurare la realizzazione del contestato impianto.

“Ho appreso che domani (oggi per chi legge, ndr) in un Consiglio comunale presso la sala conferenze dell’ex municipio di San Salvatore – scrive Liverini - verrà discussa l’ipotesi della installazione di una centrale per la produzione di energia elettrica con termovalorizzatore a biomasse. La questione posta all’ordine del giorno è di estrema delicatezza – avverte il capogruppo consiliare telesino - in quanto investe direttamente la salute dei cittadini. E’ noto come in altre aree della nostra Regione vi sia stata una vera rivolta per scongiurare la realizzazione di tali impianti – ricorda Liverini -. Anche nella nostra provincia, e precisamente a San Bartolomeo in Galdo, si è cercato, circa due anni fa, di procedere ad una simile iniziativa, che poi fallì miseramente per un forte dissenso di quella cittadinanza”.

Nell’occasione si registrò quasi una sommossa popolare. Analoga iniziativa promossa nel territorio di Reino è in via di fallimento. Oggi si sta cercando di propinare una soluzione, che non trova affatto entusiasmo, nella valle telesina e precisamente a San Salvatore Telesino in contrada San Mennitto”. E per dissuadere gli amministratori dei Comuni rientranti nell'area del previsto impianto, Liverini ha allegato alla lettera una scottante relazione redatta dal dottor Federico Valerio dell’Istituto Nazionale per la Ricerca sul Cancro di Genova che illustra, con dovizia di particolari, tutte le insidie e i pericoli che un termovalorizzatore produrrebbe per gli abitanti del luogo interessato. “In questa relazione – assicura Liverini - viene chiaramente dimostrato il grave inquinamento che un termovalorizzatore produce sul territorio circostante con serie ripercussioni nella filiera produttiva agroalimentare”.

Di qui l'appello ai consiglieri e alla loro sensibilità “con l’auspicio che la relazione possa rappresentare un contributo utile alla decisioni da prendere – avverte il capogruppo telesino - e che sicuramente saranno orientate alla salvaguardia dell’ambiente, della salute delle nostre comunità e alla valorizzazione delle nostre risorse. Ritengo – conclude Liverini - che lo sviluppo e il riscatto economico e sociale dei nostri territori, tema che sta a cuore a tutti gli amministratori, è impresa ardua ed impegnativa, che certamente non può dipendere dalla costruzione di un termovalorizzatore che rappresenterebbe soltanto uno specchietto per le allodole”.

 

 

 

 


 

Al Signor Sindaco di 

S. Salvatore Telesino -Amorosi -Puglianello

Nell'intento di far cosa utile invio, in allegato, un documento concernente la problematica relativa ai termovalorizzatori.

Le sarei grato se potesse consegnare copia del suddetto documento, comprensivo di una nota con brevi riflessioni, a mia firma, ai consiglieri del suo Comune, prima dell'inizio del consiglio comunale aperto che sarà tenuto domani 6 luglio 2007 presso la sala conferenze dell'ex municipio di S. Salvatore Telesino.

Telese Terme 5 luglio 2007

Distinti saluti

Il Capogruppo del gruppo consiliare

" Insieme per Telese " del Comune di Telese Terme

Giovanni Liverini

 


 

Pregiatissimi Consiglieri dei Comuni di 

San Salvatore Telesino -Amorosi - Puglianello

Ho appreso che domani 06 luglio 2007 in un consiglio Comunale presso la sala conferenze dell'ex municipio di S. Salvatore sarà discussa l'ipotesi della installazione di una centrale per la produzione di energia elettrica con termovalorizzatore di biomasse.

La questione posta all'ordine del giorno è di estrema delicatezza, in quanto investe direttamente la salute dei cittadini.

E' notorio come in altre aree della nostra Regione vi e' stata una vera rivolta per scongiurare la realizzazione di tali impianti.

Anche nella nostra Provincia di Benevento e precisamente nella cittadina di S.Bartolomeo in Galdo si e' cercato, due anni fa circa, di procedere ad una simile iniziativa, che fallì miseramente per un forte dissenso di quella cittadinanza.

Nell'occasione si registrò quasi una sommossa popolare.

Analoga iniziativa promossa nel territorio di Reino è in via di fallimento.

Oggi si sta cercando di propinare una soluzione, che non trova affatto entusiasmo, nella valle telesina e precisamente a S. Salvatore Telesino in contrada San Mennitto.

Affinché, egregi amministratori, possiate prendere le migliori decisioni al riguardo, in allegato, vi trasmetto una relazione prodotta dal Dott. Federico Valerio dell'Istituto Nazionale per la Ricerca sul Cancro di Genova, che illustra con dovizia di particolari tutte le insidie e i pericoli che un termovalorizzatore produce per gli abitanti del luogo interessato.

Nella suddetta relazione viene chiaramente dimostrato il grave inquinamento, che un Termovalorizzatore produce sul territorio circostante con serie ripercussioni nella filiera produttiva agroalimentare.

Una tale prospettiva sarebbe veramente devastante per l'economia dei nostri territori, che, in molti casi, hanno il loro punto di forza proprio nella specificità e nella genuinità delle loro produzioni agroalimentari.

La diossina prodotta dal termovalorizzatore inquinerebbe inesorabilmente quelle produzioni.

Perderemmo in un solo colpo ciò che di buono producono i nostri territori, perché inquinati.

Le ricadute, anche di immagine di territori incontaminati, sarebbero inevitabilmente negative per tutti noi.

Illustri Consiglieri affido alle vostre intelligenze e alle vostre sensibilità queste poche riflessioni con l'auspicio che possano essere un contributo utile alla decisioni che prenderete e che sicuramente saranno orientate alla salvaguardia dell'ambiente, della salute delle nostre comunità e alla valorizzazione delle peculiarità e delle risorse, non poche, dei nostri territori.

 

Ritengo che lo sviluppo ed il riscatto economico e sociale dei nostri territori, tema che sta a cuore di tutti gli amministratori, è impresa ardua ed impegnativa, che certamente non può dipendere dalla costruzione di un termovalorizzatore.

Esso rappresenterebbe solo uno specchietto per le allodole.

Telese Terme 5 luglio 2007

Distinti saluti

Il Capogruppo del gruppo consiliare

" Insieme per Telese " del Comune di Telese Terme

Giovanni Liverini

 


 

Federico Valerio - Istituto Nazionale per la Ricerca sul Cancro di Genova

Si illustrano, con dovizia di particolari, tutte le insidie e i pericoli che un termovalorizzatore produrrebbe per gli abitanti del luogo interessato.

 

allegato (Federico Valerio)

 

     

 Valle Telesina


Per intervenire: invia@vivitelese.it