Il convegno
organizzato dagli studenti del liceo
scientifico di Telese, sulla camorra in
valle telesina, è stato veramente
interessante e concreto.
Sono state
poste in luce questioni importanti legate
alle infiltrazioni della malavita
organizzata, fenomeno sul quale sembrano non
vi siano più dubbi, tenuto conto dei tanti e
gravi episodi criminosi di stampo
camorristico che avvengono oramai da tempo
sul nostro territorio, ultimi dei quali i
tre gravi omicidi di stampo camorristico
perpetrati sulla superstrada
Benevento-Caianiello.
Come è noto
tale tematica fu sollevata proprio dallo
scrivente in un consiglio comunale dell'anno
2004, allorquando il Sindaco Capasso propose
in quel civico consesso di querelare un
giornalista che, sul proprio giornale, aveva
riportato notizie concernenti infiltrazioni
dei clan casalesi nella nostra cittadina.
Tutta la
maggioranza compatta votò a favore. Ci
opponemmo solo noi dell'opposizione,
proponendo, invece, di approfondire quelle
notizie con la costituzione di una
commissione che verificasse tutti i lavori
pubblici e privati fatti negli ultimi dieci
anni nella nostra cittadina. Ci sembrò
demenziale querelare un giornalista che
esercitava legittimamente ed oggettivamente,
perché basato su atti processuali, il
proprio diritto di cronaca.
Questa
proposta, insieme ad altre, non fu accettata
né dal Sindaco né dalla sua maggioranza. Si
disse che le cose dette dal gruppo di
opposizione erano solo cavolate. Più volte,
poi, abbiamo in varie sedi, chiesto al
Sindaco l'esito di quella querela.
Capasso non
ci ha mai risposto. Sul punto ha fatto
sempre orecchie da mercante. Nel corso del
convegno dell'altro giorno, finalmente,
abbiamo avuto notizie al riguardo.
Proprio il
giornalista denunciato, Carlo Pascarella, ha
pubblicamente dichiarato che quella querela
a suo carico fatta dal Sindaco Capasso è
stata archiviata, perché completamente
insussistente quale ipotesi di reato. Ha
aggiunto, altresì, che procederà a
richiedere al Sindaco Capasso il
risarcimento per i danni morali subiti.
Si è
verificato in sostanza ciò che prefigurammo
durante quel consiglio comunale. Oggi
infatti va registrata la brutta figura del
sindaco Capasso e della sua maggioranza, con
1a conseguente perdita di credibilità sulla
effettiva capacità di saper adottare i
giusti rimedi per garantire e difendere
l'onorabilità e l'immagine del Comune di
Telese Terme e dei suoi cittadini.
Oggi si
rimane veramente sconcertati per un epilogo
così mortificante per il primo cittadino.
Tuttavia, ciò
nonostante, il Sindaco sul grave problema
delle infiltrazioni camorristiche continua
ad avere un atteggiamento che ritengo
sbagliato. Ha dichiarato, infatti, in una
intervista televisiva, che non intende
minimamente parlare con i cittadini dei
fenomeni criminali che attanagliano sempre
più Telese, ma che invece ritiene opportuno
parlarne solo nelle sedi opportune e cioè
quelle di polizia.
E' ovvio come
un tale atteggiamento non va incontro ad una
effettiva presa di coscienza popolare e di
crescita culturale, che rappresentano il
presupposto fondamentale per poter porre un
vero argine ad un'avanzata così preoccupante
delle infiltrazioni criminali in valle
telesina.
Per quanto
riguarda il gruppo di opposizione, che io
rappresento, esprimo l'auspicio che
occasioni di dibattito e discussione
pubblica su un argomento, senz'altro
delicato e complesso, possano avvenire con
sempre maggior frequenza in una realtà ove,
purtroppo, sembra che ancora non sia stata
raggiunta una grande sensibilità vista la
quasi totale assenza dei rappresentanti
delle Istituzioni nell'incontro avuto con i
giovani liceali.
Al convegno
di giovedì pomeriggio, infatti, era presente
solo il Sindaco di Faicchio, Mario Borrelli,
verso il quale non possono essere sottaciute
parole di apprezzamento e di ammirazione.
Telese Terme,
13 luglio 2007
Il Capogruppo del gruppo consiliare
"Insieme per Telese"
del Comune di Telese Terme
Giovanni
Liverini
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