29 agosto 2007
Biomasse, la posizione di Rifondazione
Il Mattino

 

 

28/08/2007

 

LA POSIZIONE DI RIFONDAZIONE SULL’ENERGIA ALTERNATIVA

 

«Biomasse, sì a mini-centrali»

 

De Cristofaro e Addabbo: vanno prevenute le speculazioni dei privati

«Sulla questione delle centrali a biomasse nel territorio sannita si è aperta una polemica strumentale che agisce attraverso l'alterazione sistematica delle posizioni, distorcendone i contenuti e i significati». Così il Peppe De Cristofaro, segretario regionale di Rifondazione-Sinistra europea, e Giuseppe Addabbo, segretario provinciale di Benevento. «Come già abbiamo avuto modo di ribadire in questi giorni, il nostro partito sull'energia da fonti rinnovabili ha assunto orientamenti chiari e coerenti.

 

Non siamo un partito abituato a speculare sull'ambiente per fini puramente politico-elettoralistici, o solo di comodo. Siamo un partito che vuole capire, ragionare, osservare, e avanzare proposte». De Cristofaro e Addabbo chiedono in modo fermo il rispetto del Piano Energetico Provinciale, ricordando di averlo richiesto per gli insediamenti eolici e così ora per le due centrali a biomasse. In modo specifico, il partito sostiene che bisogna rispettare le misure e i parametri che sono contemplati nel PEA.

 

«Abbiamo sempre sostenuto e sosteniamo che l'energia derivante da fonti rinnovabili va appoggiata e potenziata. Ma abbiamo anche il dovere di fare chiarezza su quello che è già accaduto sui nostri territori, e cioè che l'energia pulita è spesso un paravento dietro al quale si cela una grande speculazione a danno delle piccole comunità.

 

Le società private approfittano dell'indifferenza e della disinformazione, dovuta spesso al disagio economico e sociale delle zone interne, prospettano ricchezza e posti di lavoro e così offrono pochi euro rispetto ai guadagni ultramilionari derivanti da queste attività.  E succede che queste società portano via il bottino lasciando sul territorio già martoriato solo le briciole».

 

«Noi vogliamo avanzare delle prime proposte rispettando il piano redatto dalla Provincia. La possibilità di costruire alcune minicentrali di biomasse da ubicare lì dove è possibile consumare immediatamente tutti gli scarti dell'agricoltura, così come avviene nel nord Italia.

 

Proprio perché la nostra provincia si presenta come modello di sviluppo tecnologicamente avanzato ed ambientalmente sostenibile, chiediamo inoltre un piano straordinario per i tetti fotovoltaici, da installare su tutte le scuole secondarie della provincia e anche su altri edifici, ove possibile: in questo modo l'impatto ambientale sarebbe pari allo zero.

 

Infine ci pare imprescindibile parlare di energie senza programmare un piano efficace per il risparmio energetico. Noi crediamo che le scelte di programmazione debbano essere operate nell'interesse del territorio, e non dei privati, e valutando preventivamente, insieme alle comunità, le ricadute che queste scelte possono avere sull'ambiente, sull'economia, sull'occupazione e sulla vivibilità».

 

 

 

     

 Valle Telesina


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