Reverendo
Padre,
non la
conosco ma mi permetta di essere solidale con
Lei per la discussione che si è aperta sul Suo
pensiero in relazione alla inopportunità di
piantare una croce sulle tombe degli animali. Ho
visto che l’argomento è diventato frutto di
molti interventi, anche al di là del dovuto, e
non ho resistito a dirLe che condivido il Suo
pensiero anche se immagino che Lei resterà nel
Suo silenzio.
In
questi ultimi anni siamo stati spiacevoli
testimoni di molte battaglie che hanno visto la
“croce” sballottata dentro e fuori le aule
scolastiche, le aule di giustizia, gli uffici
pubblici. Ritengo che ognuno abbia il diritto di
esprimere il suo pensiero ma almeno ci si
consenta un punto fermo: continuare a pensare
che nella iconografia cristiana la croce è un
simbolo, un simbolo di fede significativo
dell’appartenenza ad un determinato gruppo
religioso. Dai ricordi dei miei studi classici
mi pare che nell’antica Grecia “Sùm-bòlon”
significava “mettere insieme” ed era lo
strumento utilizzato da due persone per
suggellare un patto, un accordo. Si spezzava una
tessera, di solito di terracotta, e ognuno ne
conservava una delle due parti. Il perfetto
combaciare delle due parti della tessera provava
l'esistenza dell'accordo.
Se la
croce è quindi un simbolo, ci si consenta di
affermare che rappresenta il segno di
riconoscimento di persone che si riconoscono nel
cristianesimo. Forse per deformazione
professionale, ricordo a me stesso che anche il
Consiglio di Stato (63/1988) ha affermato che il
crocifisso "...a parte il suo significato per i
credenti, rappresenta il simbolo della civiltà e
della cultura cristiana, nella sua radice
storica, come valore universale,
indipendentemente da specifica confessione
religiosa.".
La
croce ha acquistato il suo simbolismo religioso
perchè vi fu giustiziato il Figlio di Dio, che
per i Romani fu un semplice condannato a morte
da appendere a due pali incrociati. Per i
cristiani la croce rappresenta quindi il
sacrificio di Gesù, è il simbolo stesso di Gesù
Cristo, “Signum Christi”, segno di fede. Nei
cimiteri cristiani la ritroviamo sulle tombe
come segno di appartenenza del defunto alla
grande famiglia dei credenti e i familiari
“segnano” la tomba con la croce per
identificarlo agli altri come cristiano e
affidarlo alla salvezza di Dio.
Non mi
pare che possa quindi adornare le tombe di un
animale per quanto affetto si sia nutrito per
lui. Sarebbe una scelta del tutto gratuita che
utilizzerebbe in maniera disinvolta un simbolo
di fede ed attribuirebbe al “sepolto” scelte
religiose che la natura non gli ha dato. Se è
vero che tutti siamo liberi di avere un nostro
credo è vero pure che a nessuno è concesso il
diritto di prevaricare il credo degli altri e di
utilizzare irritualmente i suoi simboli di fede,
per il dovuto rispetto di chi a quel simbolo
attribuisce significati ben più intimi e
religiosi.
Questo
mi sentivo di dirLe a supporto del Suo pensiero,
non aspetto una Sua risposta e Le invio i miei
più distinti saluti
Aldo
Maturo
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