27 novembre 2007
Telese, commenti sul silenzio del Parroco
Autori Vari

 

 

 

 

Ezio Esposito

 

Caro Fulvio, ciò che tu ritieni di fare fallo, è nel tuo diritto. Io sarò dalla parte del parroco, qualunque, siano i suoi difetti di uomo, perché, per me cristiano e cattolico credente, rappresenta l'autorità spirituale della nostra Comunità.

 

Il parroco, nella sua veste, non può essere interrogato con una lettera virtuale pubblica su una questione come la croce sulla fossa del cane altrimenti avrebbe dovuto risponderti che il Messia finì in croce, per volontà del Padre, per riallacciare la santa alleanza fra l'Uomo e Dio, che l'uomo, in quanto possessore di anima e creato a immagine e somiglianza di Dio, aveva rotto con il suo peccato originale. Questo è il nostro Credo. Io non do' consigli a te, ma chiunque altro dovesse chiedermelo gli risponderei: lascia perdere.

 


 

 

 

Luciano Frittelli

 

Riporto una frase dell’intervento di Ezio Esposito  del 25-11-07:

 

Quel che c’è da dire è che la Santa Chiesa Cattolica Apostolica Romana non scaccia i suoi figli sono essi che si mettono fuori dalle Regole.”

 

E infatti ho sempre sostenuto che nessuna legge mi obbliga ad osservare una religione, e se lo faccio sono consapevole di dover osservare le sue regole.

Ma la domanda che ci si pone è:

 

può un mafioso essere considerato osservante delle regole?

 

Credo che basti pensare al settimo comandamento per rispondere; e allora come è possibile che Riina abbia potuto contrarre matrimonio religioso e battezzare quattro figli, se un divorziato non può fare neanche il padrino ad un battesimo?

 

Le regole sono sacrosante, ma devono valere per tutti, altrimenti diventano una prevaricazione.

 


 

 

 

Gabriele Aurino

 

Non conosco il parroco di Telese, però condivido pienamente quello che ha detto a proposito della croce sulle tombe dei cani. Ma perchè la gente si ostina a trattare questi animali come se fossero degli esseri umani?

Ci siamo mai domandati se essi vogliono essere trattati come tali?

A volte vedi per strada questi fido o peggy con vestitini ridicoli in braccio a signore.

 

Io penso che è giusto che il cane riceva una degna sepoltura, per tutto quello che ha dovuto subire nell'arco della sua vita, ma perchè appioppare sulle loro tombe la croce Cristiana? Mi domando, se muore un amico di una religione diversa dalla nostra, Mussulmana, Buddista, ecc. metteremmo sulla sua tomba una croce Cristiana? Penso di NO, allora perchè metterla sulla tomba di fido o di peggy? Gli abbiamo mai chiesto se sono Cattolici?

 

La croce Cristiana ha un significato ben definito, essa rappresenta il simbolo per eccellenza della redenzione e della salvezza dell'essere umano tramite il Cristo. La croce Cristiana rappresenta il Cristo universale quale salvatore degli uomini dispersi nella vita terrena, essa non è altro che il simbolo salvifico che il cristiano otterrebbe abbandonando ogni interesse per questo mondo e dedicando ogni giorno alla rinuncia delle cose terrene. Per la maggioranza dei cristiani la croce Cristiana è un simbolo dell'amore di Dio, in quanto è una rappresentazione della morte che Cristo ha voluto.

 

E' stato scritto in questo sito: crocifisso sulla tomba di fido o di peggy, nonostante siano stati fin dalla nascita dei bravi cani fedeli, dei veri AMICI come pochi uomini a questo mondo sanno esserlo, nonchè dei CITTADINI, a modo loro ONESTI ed osservanti delle regole insegnate loro dal PADRONE, poi sono state definite certe persone come: malfattori, criminali più spietati, mafiosi e cammorristi luridi s.....

 

Mi domando: ma il cane davvero è un buon amico? è in grado di provare un sentimento come l'amicizia? perchè dovrebbero essere amico dell'uomo?

Amicizia, insieme all'amore, è uno degli stati emozionali molto complessi e fondanti della vita sociale. In quasi tutte le culture, l'amicizia è vera solo se è un rapporto alla pari.

 

Tra un tutore del cane (non PADRONE come molto spesso si definiscono gli uomini) ed il cane esiste un rapporto alla pari?

Le tipologie di persone citate in precedenza, devono essere giudicati e condannati dallo stato Italiano e non dal parroco di Telese.

Il parroco di Telese fa il suo mestiere (salvatore di anime), lo stato Italiano lo fa il suo? O tra permessi, indulti, buona condotta ecc non riesce mai a far scontare la pena a personaggi del genere.

 


 

Fulvio Del Deo

Gentile signor WebMaster, sul sito da Lei gestito http://www.parrocchiasantostefano.com/ c'è scritto:

In caso tu voglia contattare il parroco per dubbi di qualsiasi genere puoi tranquillamente farlo al suo indirizzo e-mail

Ebbene io ho scritto ripetutamente a quell'indirizzo mail, ma non ho mai ricevuto risposta.

Adesso due sono le cose: o il sito non funziona, o dall'altro capo c'è qualcuno che non tiene fede a quanto promette. Pertanto, vorrei essere informato almeno da Lei su quanto sta accadendo.

In attesa di una Sua esaustiva risposta, invio i miei più cordiali saluti.

 

 

     

 Valle Telesina


Per intervenire: invia@vivitelese.it