19/03/2007 :: 10:36:50
Telese Terme: congresso DS, vince la mozione
Fassino
Si
è tenuto ieri il congresso dei Democratici di
Sinistra di Telese Terme per la discussione
sulle mozioni politiche nazionali e per
l’elezione dei delegati al congresso
provinciale. Per il rinnovo del gruppo dirigente
locale, invece, l’assemblea si riunirà nelle
prossime settimane.
Il
congresso è stato presieduto dal garante inviato
dalla federazione di Benevento Lino Massaro, già
assessore DS alla Comunità Montana del Taburno.
La prima mozione, a prima firma del segretario
nazionale Piero Fassino, dal titolo "per il
partito democratico" è stata illustrata da
Costantino Boffa, deputato dell'Ulivo. La
seconda, a prima firma Fabio Mussi "A sinistra.
Per il socialismo europeo" da Roberto Stanziano,
assessore DS alla Comunità Montana del Matese.
La terza, a prima firma Gavino Angius "Per un
partito nuovo, democratico e socialista" e
sostenuta dal presidente della provincia di
Benevento Carmine Nardone è stata illustrata
dall'assessore provinciale dei DS Giorgio Nista.
All'illustrazione delle tre mozioni è seguito il
dibattito, aperto dall'intervento del segretario
della sezione telesina Pasquale Biondi, che ha
visto intervenire numerosi esponenti della
sezione. I risultati delle votazioni sono stati
i seguenti: 33 voti alla mozione Fassino, 5 voti
alla mozione Mussi e 4 voti alla mozione Angius.
Tutti e cinque i delegati che rappresenteranno
la sezione telesina al Congresso Provinciale,
pertanto, sono stati attribuiti alla mozione
Fassino e sono: Pasquale Biondi, Maria Guerrera,
Pasquale Massaro, Guglielmo Caiazza e Giuseppe
Geranio.
A
questi vanno aggiunti i delegati di diritto al
Congresso Provinciale per le funzioni svolte
nell'ambito del partito provinciale: Giovanni
Moriello e Vincenzo Grillo, membri della
commissione provinciale per il congresso ed Ida
Perrotta, coordinatrice provinciale delle donne
DS.
Al
termine dei lavori, il segretario Biondi ha
espresso soddisfazione per il risultato
congressuale: “Siamo pronti a raccogliere la
sfida del partito democratico: riunire in un
unico grande soggetto politico le culture del
riformismo socialista, cristiano popolare,
liberal-democratico e ambientalista. Un partito
aperto alla società civile che spesso non si
sente rappresentata dai partiti tradizionali ed
è pronta a mobilitarsi quando le è data questa
possibilità, come è avvenuto con le primarie. Un
partito pluralista, capace di riconoscere e
valorizzare le sue diverse culture e sensibilità
e di unirle in un progetto riformista comune. Un
partito con un forte radicamento territoriale e
istituzionale e dalla forte cultura di governo
per fornire risposte nuove alle nuove sfide del
nostro tempo".
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