9 luglio 2007
Valle T.il no alla centrale a biomasse
Sannio Quotidiano     08-07-2007

 

 

Il no alla centrale a biomasse è una rivolta contro la politica

San Salvatore Telesino / Consiglio comunale aperto

Dall’avallo dell’insediamento, alla contrarietà. Due amministrazioni, lo stesso sindaco, due modi diversi di intendere la collocazione sul territorio (contrada San Mennitto) della centrale a biomasse. Questo, ma non solo, quanto emerso dal consiglio comunale aperto convocato presso la sala conferenze dell’ex municipio a S. Salvatore Telesino giovedì sera. Rilevante l’assenza di un qualsiasi rappresentante della Provincia se si considera che proprio l’ente della Rocca ha spalleggiato l’insediamento siglando un’intesa con la Provincia di Bergamo in cerca di approvvigionamento elettrico fuori dal suo perimetro a causa di limitazioni interne. Un parere mutato quello del primo cittadino, Giuseppe Creta, un “no” alla centrale, il suo, ribadito con una lunga relazione in parte già nota e che non ha evitato tensioni con la minoranza.

L’intervento del capogruppo di opposizione, Emilio Bove, ha rivelato una predisposizione positiva della prima sindacatura Creta verso l’impianto. Chiarite le responsabilità, l’affermazione che ha riscaldato la platea. “Non permetteremo a Nardone di prendere decisioni sulla pelle dei sansalvatoresi”. Chiaro, preciso, netto, il no alla centrale, nonostante il gruppo si è lasciato avvolgere – sul finire dell’assemblea - da una polemica con settori della maggioranza basata sulla presunta ambiguità della posizione che ha presentato un battibecco tra Pucino per la minoranza e Romano per la maggioranza, stemperato, poi, dalla stretta di mano tra Creta e Bove, per sancire il patto di collaborazione contro la centrale.

Luigi Della Morte, sindaco di Amorosi, si è detto preoccupato per l’attivazione di un impianto che presenta più d’una incongruenza rispetto alle sollecitate energie alternative e più d’una perplessità sulle modalità di smaltimento dei rifiuti. Ha suggerito azioni politiche, un documento unitario di contrarietà all’impianto, lasciando alle “azioni di forza” una preferenza maggiore.

No anche dal sindaco di Telese, Gennaro Capasso che ha chiesto più sinergia tra i comuni “per decidere noi cosa fare del nostro territorio”.

Per un documento comune contro il termovalorizzatore il sindaco di Puglianello, Antonello Pacelli che ha rimarcato la mutabilità del piano energetico provinciale.

A favore della mediazione politica si è pronunciato l’assessore amorosino Broccoli, “altrimenti non ci resta che fare come Scanzano, Acerra, Serre…” Di Cerbo consigliere di opposizione di Amorosi: serve un comitato, dà più garanzie rispetto all’intervento dei politici.

Sulla stessa lunghezza d’onda il vice sindaco di Puglianello, Bartone: “I politici non possono pensare di fare quello che vogliono in valle Telesina”. Di “rivolta contro la politica” ha parlato Enzo Carrino, numero due dell’amministrazione di Amorosi e seppur con toni più blandi Ferdinando Creta, consigliere di opposizione a Puglianello. Il presidente del Consiglio Di Virgilio, ha annunciato la convocazione prossima dei capigruppo per la redazione del documento comune.

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