“Vorremmo esprimere le nostre considerazioni in
merito all’ordinanza n. 82 del 18 ottobre. Anche
se per qualche politicante dell’attuale regime
di sinistra, il nostro movimento e’
anticostituzionale e pertanto noi non dovremmo
ne’ manifestare, nè pensare o tanto meglio
esistere. Vorremmo ricordare a qualcuno l’art 1
della Costituzione della Repubblica Italiana:
“l’Italia e’ una Repubblica democratica fondata
sul lavoro”- L’ordinanza in questione non impone
ai commercianti di restare obbligatoriamente
aperti, ma l’apertura e’ facoltativa e a
discrezione del titolare dell’esercizio. Con
questa ordinanza e’ vero che non si risolve il
calo degli affari che il commercio telesino si
trova ad affrontare, ma e’ un piccolo passo in
avanti che si e’ottenuto.
La
problematica commercio a Telese e’ molto piu’
ampia e deve essere affrontata al piu’ presto ma
con professionisti che conoscano in modo molto
oculato il settore commercio e turismo. Le circa
430 attivita’ commerciali che si trovano nel
nostro comune non hanno attualmente nessun punto
di riferimento. Quanti esercenti conoscono chi
e’ il referente al commercio del Comune di
Telese Terme?
In
un paese dove il commercio e’ una delle poche
fonti di ricchezza, perche’ di economia basata
sul turismo Telese ne e’ lontana anni luce? La
Pro loco esiste, ma che cosa ha fatto fino
adesso? Poniamoci anche un’altra domanda: come
mai non riusciamo a mettere in piedi una vera e
propria associazione di commercianti dove ogni
settore merceologico abbia un referente che
conosca perfettamente le problematiche del suo
settore e che interagendo con gli altri colleghi
possa trovare punti e strategie comuni che
sfocino in un unico obiettivo: la crescita della
collettivita’?
Diamo uno sguardo anche ai comuni limitrofi che
con la Notte Bianca hanno registrato una
presenza di circa 20000 persone, in un paese che
pur non sminuendolo non ha lo stesso numero di
attivita’, ne’ di scelta e soprattutto non ha la
nostra posizione strategica geograficamente. Poi
se vogliamo prendere in esame i nostri nuovi
concorrenti i famigerati ‘centri commerciali’
che nascono a vista d’occhio sempre piu’ grandi
e molto attenti a garantire sempre piu’ servizi
ai propri consumatori.
Le
famiglie italiane sono sempre piu’ attratte dai
centri commerciali soprattutto perche’ almeno
li’ non ci sono le strisce blu’ e poi perche’
ormai stanno diventando dei veri e propri punti
di ritrovo per le famiglie soprattutto in
inverno. Prendiamo in esame i dati a livello
mondiale stimati da Jones Lang Laselle secondo
il quale entro il 2008 potrebbero essere
sviluppati 21 milioni di metri quadri di centri
commerciali.
Il
mercato italiano e’ caratterizzato da una bassa
offerta nelle regioni centro-meridionali e per
questo motivo molti Devoloper hanno avviato
progetti in queste aree. Iniziamo a valutare una
nuova realta’, una soluzione alla saturazione
del territorio e alla scomparsa delle piccole
attivita’ commerciali. In prospettiva si pone la
realizzazione dei centri commerciali Naturali.
Il centro commerciale naturale e’ un progetto
che punta alla valorizzazione dei centri storici
e urbani anche attraverso un processo di
miglioramento della qualita’ dei prodotti, dei
servizi e dell’immagine delle imprese in essi
operanti. L’obbiettivo e’ quello di integrare le
azioni di qualificazione urbana e le strategie
di sviluppo e innovazione delle aziende.
In
tale ambito si inseriscono i progetti e le
azioni per migliorare l’arredo e la manutenzione
delle citta’ , il decoro delle facciate degli
edifici e dei negozi, dove il Comune deve in
parte dare un incentivo economico, e far propri
i vantaggi offerti dal centro commerciale
artificiale: convenienza, qualita’ scelta
eccetera, mantenendo intatto e incorporando il
valore aggiunto di un contesto urbano e
ambientale di pregio sottoforma di eventi
culturali e spettacolari, di prodotti
enogastronomici e di forme piacevoli di
intrattenimento e di vivibilita’.
Concludendo, prima di andare a toccare un
settore cosi’ importante della nostra cittadina,
come quello commerciale, andiamo ad analizzare
il problema in tutti i suoi punti, perche’
criticare e’ sempre troppo facile e chiunque lo
sa fare, ma costruire e proporre non e’ da
tutti.
Di
problematiche sull’andazzo del commercio a
Telese ne possiamo trovare a bizzeffe, ma fare
campagna elettorale da parte di qualcuno che il
settore lo conosce solo per sentito dire e non
perche’ ne e’ direttamente interessato
equivarrebbe ad adottare lo stesso comportamento
chi poi si vanta di essere sceso in Piazza a
manifestare contro se stesso.
E’
un po’ come parlare della questione
Termovalorizzatore da parte di chi lo ha prima
caldeggiato e poi si è presentato come paladino
della giustizia. Ma, come si dice dalle nostre
parti: costoro sono stati pesati e la virtu’
della coerenza non ha mai bussato alla porta del
loro partito.
Un
consiglio: che inizino ad ascoltare, invece che
sentire di qua’ e di la’. Camminino un po’ di
piu’ per le strade del Paese e osservino con
attenzione quanti commessi si vedono affacciati
davanti ai negozi, perche’ clienti non ce ne
sono. Forza Nuova mettera’ a disposizione la
propria sede al di la’ della ideologia per
ascoltare e costruire insieme una strada comune
che possa portare benefici a tutti i Telesini.
Sezione FN Telese Terme
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