12 novembre 2007
Telese, per i delusi DS c’è il Partito socialista
Sannio Quotidiano     10-11-2007

 

 

 

Sdi fa rima con nuovo. La spinta verso i mutamenti che pervade la politica italiana, coinvolge anche i socialisti - il partito socialista - per il quale è finita quella che in un manifesto in uscita oggi firmato dal direttivo della Rosa nel pugno è chiamata “la lunga ed interminabile marcia per la costruzione e la nascita del Partito Socialista”. Forza politica della sinistra italiana, collocata nel socialismo riformista e liberale europeo, il Ps “colma il vuoto che si è venuto a creare con la scomparsa dei Ds ponendosi come riferimento politico aperto a tutti: progressisti, liberali, laici e ambientalisti”. E a Telese Terme la sfida per il nuovo non è da meno. Esiste un “disagio” da intercettare determinato da quella parte dei Ds che vede con distacco la formazione del Partito democratico e che potrebbe trovare nel partito Socialista una più consona espressione del proprio indirizzo politico. Senza scomodare l’atavica contrapposizione di alcuni settori diessini per la Margherita nel qual caso non ci sarebbe da scommettere neanche un nichelino sul possibile amalgama Pd. “Sul piano delle adesioni – si legge nello stampato - il P.S. istituirà un tesseramento individuale, centralizzato nazionalmente attraverso versamenti in conto corrente postale, internet o bonifico bancario a favore della Direzione Nazionale, che provvederà a riversare gli iscritti sul territorio. Un tesseramento aperto, libero e sentito, al di fuori di ogni filtro o condizionamento. Questo per dar vita realmente ad un partito che non sarà rossellianamente parlando “l’appiccicatura” della diaspora socialista ma una forza nuova, frutto forse per la prima volta, di una convivenza paritaria delle varie e spurie provenienze della sinistra italiana. Come socialisti telesini – prosegue il direttivo dello Sdi - vogliamo contribuire con tutte le nostre forze, con tutto il nostro impegno e coraggio, nel far crescere il partito socialista per noi una missione nella valle”. “All’inizio del nostro viaggio – si legge in un’altra sezione del manifesto - eravamo “orfani”, adesso siamo più numerosi, più forti e, forse, più grandi; abbiamo reso la nostra famiglia più robusta. Nel corso di questi anni, che sono stati molto difficili, abbiamo sempre pensato alle ragioni della nostra storia e della nostra missione, perchè noi, abbiamo sempre avuto una missione; se così non fosse stato, probabilmente non saremmo riusciti a superare le grandi difficoltà che da sempre accompagnano la nostra vita politica. Ebbene, la nostra missione è stata quella di salvaguardare gli elementi fondamentali, i principi, i valori, la continuità, una certa tradizione di un socialismo italiano che ha attraversato oltre cento anni di storia. La nostra missione è stata e sarà quella di impedire che questa affascinante storia si interrompa. Manterremo vivo questo nucleo essenziale che noi rappresentiamo. Nella nuova Italia, nei nuovi equilibri politici, nelle nuove dimensioni che i partiti troveranno ci sarà sempre una formazione in grado di mettere il germe, dei principi e dei valori del socialismo democratico, accanto ad altri, contaminando i processi della storia italiana. La nostra storia, tenuta in vita, per il giorno in cui avremmo potuto trasmetterla ad una nuova e grande formazione democratica, riformista e socialista , oggi viene consegnata al Partito Socialista. Abbiamo conservato e trasmesso, orgogliosamente, alle nuove generazioni una bella storia che ha coinvolto vecchie generazioni. Con il partito socialista “mai nato” avremmo privato gli italiani dei valori del socialismo democratico. Avremmo commesso: un errore enorme; un errore strategico imperdonabile; indebolito irrimediabilmente la sinistra italiana. Accettando, supinamente, la cosiddetta anomalia italiana: il nascente Partito Democratico, in via di esportazione anche in Europa; avrebbe significato privare il nostro paese della forza più innovativa e del cambiamento potenzialmente presente nel mondo politico. Svoltasi la conferenza programmatica – conclude il manifesto - lanciato il nuovo nome e il nuovo simbolo il partito socialista dovrà ora trovare il suo naturale sviluppo sul territorio”.

 

     

 Valle Telesina


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