24 novembre 2007
Telese, Capasso: siamo attenti alle proposte di Aceto
Sannio Quotidiano     23-11-2007

 

 

Un tempo era contrapposizione. Ora è dialogo, confronto, Tra il sindaco Capasso e il consigliere di opposizione nonché segretario del Prc Gianluca Aceto rapporti mutati rispetto a qualche tempo addietro. Lo evidenziammo già l’agosto scorso, incappammo in alcune puntualizzazioni del segretario comunista tese a presentare distinguo dall’assunto. Divisioni (talune) di indirizzo che restano e resteranno ma che non offuscano segnali di attenzione reciproca che vanno sempre più consolidandosi.

Prova ne è la risposta del sindaco ai temi sollevati di recente relativamente ad alcune tematiche inerenti le politiche sociali con particolare riferimento ai servizi assicurati dal Comune alle persone che versano in situazioni di disagio ed alle proposte avanzate dal Consigliere Aceto.. “Per quanto attiene l’utilizzo delle strutture sportive – informa una nota del Comune di Telese - con delibera di Consiglio Comunale n. 34 del 2 ottobre 2000 è stata approvata la “Convenzione per l’uso di strutture sportive scolastiche in orario extrascolastico e degli impianti sportivi comunali”. Tale convenzione in 20 articoli disciplina il rapporto che viene a instaurarsi tra il Comune di Telese Terme, proprietario delle strutture sportive e le società che chiedono in concessione tali spazi.

Tutte le società sportive operanti in strutture comunali hanno sempre accolto gratuitamente i ragazzi che vivono in condizioni di disagio economico. Nell’ultima convenzione stipulata con un’Associazione sportiva “Scuola Calcio Valle Telesina” è anche esplicitamente previsto che, su segnalazione dei servizi sociali, per un numero non superiore al 15% degli iscritti, le famiglie meno abbienti possono iscrivere i loro figli senza pagare la relativa quota mensile.

Relativamente al Forum dei giovani - prosegue il comunicato - si fa presente che da alcuni mesi, con alcuni giovani telesini, il direttore generale sta approntando il relativo regolamento che sarà trasmesso e sottoposto all’esame ed all’approvazione del prossimo Consiglio Comunale. Del resto già l’iniziativa “Conosci e vivi il tuo Municipio” messa in campo nell’estate del 2005 si inseriva proprio nel solco di una maggiore partecipazione dei giovani alle attività dell’Ente Comune. Tale progetto aveva tra le sue finalità anche la creazione del Consiglio Comunale junior, il cui percorso è oramai anch’esso in fase conclusiva.

Per quanto attiene il Telesoccorso si ricorda che esso è stato attivato nel febbraio del 2001 con la società “La Meridiana arl onlus” ed allo stato attuale sono 24 gli utenti che vengono monitorati quotidianamente attraverso un telefono collegato ad una centrale operativa che funziona 24 ore su 24 tutti i giorni. Per fruire del servizio, subentrando a qualche utente che non ne necessità più, è necessario presentare apposita domanda all’ufficio socio-assistenziale del Comune insieme a un certificato medico sullo stato di salute, la dichiarazione ISE-ISEE e un certificato di stato di famiglia”.

Le dichiarazioni del sindaco Gennaro Capasso, accrescono le certezze di un mutato clima tra la maggioranza e l’opposizione comunista che è d’obbligo rimarcarlo, negli ultimi tempi in più occasioni si è distinta da quella di “Insieme….” A cui Aceto ancora appartiene. “Accolgo con estrema attenzione - ha affermato - le proposte avanzate dal consigliere Gianluca Aceto che riguardano azioni già programmate dall’Amministrazione Comunale e che a breve saranno oggetto di discussione in Consiglio. Del lavoro prodotto da Aceto ne terremo sicuramente conto in fase di stesura finale degli atti al fine di trovare la più ampia condivisione su tematiche così importanti per la nostra collettività”. O no? Si preparano nuovi scenari per la politica locale? E sul polo scolastico? E’ azzardato ipotizzare un dialogo serrato tra i due su questo spinoso problema?


Politiche sociali, Gianluca Aceto traccia le linee guida

Sannio Quotidiano 19-11-2007

Attraverso una missiva indirizzata al presidente del consiglio Michele Martucci, nonché a sindaco, capigruppo, assessore, consigliere delegato e commissione competente, il consigliere comunale Gianluca Aceto ha presentato diverse proposte sulle politiche sociali.

Nel documento si chiede di discutere ed approvare quattro regolamenti comunali: Contributi economici; Telesoccorso; Forum dei giovani; accesso e fruibilità degli impianti sportivi. “Si tratta – si legge nella nota – di provvedimenti di semplice adozione, che hanno la matrice comune di promuovere forme trasparenti e certe di partecipazione ai servizi comunali (telesoccorso e contributi economici) e alle stesse attività dell’Amministrazione complessivamente intesa (Forum).

Specificamente, la proposta di regolamento sugli impianti sportivi assume un rilievo particolare, dal momento che le strutture sportive comunali sono in concessione alle società private ed esiste un certo numero di famiglie telesine che non può permettersi di mandare il figlio (o i figli) a praticare un’adeguata attività sportiva. Si tratta di un’evidente e odiosa ingiustizia sociale. Per porvi rimedio occorre predisporre un apposito regolamento comunale che sottragga le famiglie dall’obbligo, anch’esso odioso, di chiedere la “cortesia” personale al sindaco o all’assessore di turno, affinché le famiglie in difficoltà siano esonerate dal pagamento della retta.

In tal modo –prosegue Aceto - si eliminerebbe alla radice ogni illazione sulla perpetuazione di pratiche clientelari e la “cortesia” diverrebbe un diritto pubblicamente riconosciuto e garantito”. In merito nella nota si sottolinea che “dal bilancio consuntivo relativo all’esercizio 2006, approvato lo scorso 27 settembre, è possibile constatare che le strutture sportive pubbliche avrebbero un certo costo sia per le spesi correnti (acqua, luce, gas, manutenzione ordinaria, ecc.) che per la manutenzione”.

Ed ancora il consigliere Aceto precisa che “non soltanto il Comune non guadagnerebbe un centesimo dalla concessione degli impianti pubblici, ma addirittura ci rimetterebbe (il condizionale è d’obbligo perché occorrerebbe fare una lunga ricerca nei capitoli del bilancio, che evidentemente non è di chiarissima lettura).

Francamente, se questa valutazione fosse esatta, sembrerebbe davvero curiosa, soprattutto in un periodo di vacche magre; anche se le ragioni sono facilmente immaginabili. In ogni caso, il Comune ha tutta la legittimità di imporre alle società sportive, che usufruiscono gratuitamente delle strutture pubbliche, di garantire l’accesso alle proprie attività a tutte quelle ragazze e ragazzi che, facendone richiesta, abbiano determinati requisiti, stabiliti dal Consiglio comunale e validi per tutti. Del resto, la Carta dello Sport per Tutti dell’Uisp (Unione Italiana Sport per tutti) è chiara, così come chiarissimo è il punto 10 del documento del Forum Terzo settore laddove recita ‘E’ dovere delle Istituzioni Pubbliche a tutti i livelli – nazionale, regionale e locale – garantire le condizioni per la pratica dello sport di tutti i cittadini e per la vita e le attività delle organizzazioni sportive’”.

La nota di Aceto continua elencando anche i punti su cui dovrebbe basarsi questo regolamento:

“1) le società (sportive e non), i gruppi, le associazioni che usufruiscono di spazi, strutture e impianti pubblici, devono avere l’obbligo di garantire a tutti la fruizione delle loro attività, indipendentemente dalle possibilità economiche del richiedente;

2) accertamento dei requisiti economici del richiedente: a) mediante ISEE (Indicatore della Situazione Economica Equivalente), così come avviene per tutti i servizi pubblici (trasporto scolastico, mensa, ecc.). Si possono prevedere dei livelli di esenzione totale e/o parziale, l’importante è che il livello Isee di riferimento non sia eccessivamente basso b) mediante accertamento dei consumi effettivi, secondo le procedure individuate dalla legge regionale numero 2/2004 e dal regolamento attuativo numero 1/2004, che normano e organizzano il Reddito di cittadinanza;

3) convenzioni con le società private che esercitano attività di notevole rilevanza sociale (nuoto, musica, teatro) senza usufruire di strutture pubbliche. Le convenzioni devono prevedere la compartecipazione del Comune al pagamento della retta mensile per i minori bisognosi, naturalmente previo accertamento di cui al precedente punto 1”.

Ed arriva anche l’analisi in merito al reperimento delle risorse per le convenzioni con le società private. Aceto propone due soluzioni: “a) il drastico ridimensionamento dei contributi una tantum per iniziative varie; b) la destinazione di una quota degli introiti derivati dalla riscossione delle multe per infrazioni stradali, pari a circa 100.000 euro nel 2006 (tenuto conto che la metà è vincolata per legge, rimarrebbero 50.000 euro circa da destinare mediante scelta politica)”.

Nella missiva il consigliere Aceto ha chiesto formalmente di organizzare un incontro con tutte i soggetti potenzialmente interessati alle proposte avanzate, al fine di dare vita ad un processo quanto più partecipato e democratico possibile, che non sia calato dall’alto ma viva del contributo consapevole di tutti. Le proposte fanno seguito ad un’interrogazione consiliare inoltrata dallo stesso Aceto lo scorso 3 ottobre, riguardante il Sad (Servizio di assistenza domiciliare alle persone anziane). Interrogazione, sottolinea in conclusione, “che purtroppo risulta ancora inevasa, nonostante i termini massimi siano stati ampiamente superati”.

 

 

 

     

 Valle Telesina


Per intervenire: invia@vivitelese.it