Caos Prc, Aceto lascia il Consiglio comunale?
Congresso straordinario convocato, ma è polemica
su tesseramento e atti del comitato politico
Il
segretario Di Mezza: «Si va verso la resa dei
conti, abbiamo informato gli organi nazionali
del partito»
di
Antonio Vecchiarelli
Caos in Rifondazione comunista. Un congresso
straordinario convocato per il 25 febbraio, un
tesseramento su cui si sollevano perplessità, un
fitto carteggio in movimento verso gli organismi
nazionali di garanzia. La situazione interna al
partito, risente dei postumi dell’operazione
provinciale che ha portato alle dimissioni del
segretario Gianluca Serafini e alla sostituzione
con Giuseppe Addobbo. Si è una fase di ripicche,
di colpi bassi tra militanti che fino a qualche
settimana fa in comune avevano l’amicizia, oltre
che la fede politica. E’ l’arroccamento su
posizioni ferree. E’ il preludio alla resa dei
conti.
Eduardo Di Mezza, da tre giorni segretario del
circolo di Telese Terme, subentrato ad Alfonso
Grillo, dimissionario prim’ancora d’essere
sfiduciato dalla maggioranza del direttivo (una
mozione in tal senso è stata presentata l’8
gennaio scorso), si trova a gestire un passaggio
delicato, probabilmente non riscontrabile nella
storia del partito. Il direttivo della forza
politica ha basato la sfiducia a Grillo sul voto
contro Serafini segretario provinciale che
questi ha espresso insieme a Gianluca Aceto, già
guida della federazione sannita, attualmente
consigliere comunale di Telese Terme e
consulente delle commissioni “Ambiente” e
“Lavoro e previdenza sociale” del Senato della
Repubblica.
“Una posizione – chiarisce Di Mezza – che era
stata assunta in maniera autonoma, senza la
consultazione del direttivo di cui fa parte
anche Serafini…” Il successivo esame
dell’accaduto da parte di Eduardo Di Mezza è un
coacervo di disappunto e di determinatezza nel
perseguire un percorso chiarificatore per
ricreare l’armonia nel partito. “E’ singolare –
afferma Di Mezza – che dalla data di
presentazione della mozione di sfiducia, il
segretario Grillo abbia impiegato 35 giorni per
convocare il direttivo composto di 13 persone.
Ed
è ancora più singolare che il comitato politico
provinciale convochi il congresso di sezione il
giorno dopo che è avvenuto il cambio di
segretario. Come è curioso che la data del
congresso venga fissata a così breve scadenza
(il 25 febbraio ndr). Grillo ha impiegato 35
giorni per convocare 13 persone, io devo
organizzare un congresso, verificare le
iscrizioni (la lista mi è stata consegnata su di
un foglio, non sono in possesso dei cedolini),
convocare i 78 militanti (un numero di iscritti
mai raggiunto gli anni addietro) in 15? Non ce
la potrò mai fare”.
Ma
il riscontro di “anomalie” non è finito..
Secondo Di Mezza risultano tra i tesserati due
persone di Amorosi (iscritte per la prima volta
al partito) dove è presente un circolo del Prc.
“Il comitato politico provinciale – aggiunge -
ha votato una deroga allo statuto che consente
l’iscrizione a Telese… E c’è da dire che il 20 –
25% degli iscritti non risiede a Telese.
Ho
la netta sensazione – rimarca il neo segretario
– che si voglia andare alla resa dei conti”. Il
resto delle sue dichiarazioni, la conferma di
aver interessato gli organi nazionali di
garanzia del partito e il responsabile nazionale
dell’organizzazione, Francesco Ferrara, il dato:
l’operazione cambio della segreteria provinciale
non s’è rivelata indolore, significa che la
sfida è accettata. Mentre la disputa tra le,
ormai, due anime del partito si consuma, il Prc
potrebbe perdere la sua rappresentanza in seno
al consiglio comunale di Telese Terme. Gianluca
Aceto starebbe meditando di lasciare il posto di
consigliere. Subentrerebbe il diessino Pasquale
Garofano. Ripicche. Forse.
Certo è che sono lontani i tempi di un partito
additato come esempio di collegialità e di
fattività. Il partito è dilaniato e non solo a
Telese. La conquista del potere da parte di
Bertinotti &co. potrebbe avere più d’una
responsabilità. |