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Oltre duecento le firme raccolte nella giornata
di domenica, ma la petizione non è conclusa.
Prosegue ancora a Telese come nei Comuni
viciniori. Le ragioni della raccolta di firme:
la contrarietà all’obiettivo della Provincia di
trasferire nell’ex molino Capasso e Romano. 10
classi del liceo scientifico. L’iniziativa è del
comitato dei genitori per la sicurezza nelle
scuole e di una rappresentanza degli studenti.
L’inadeguatezza e l’inadattabilità della
struttura all’uso scolastico è il giudizio per
il quale l’azione si è mossa l’azione. Una
domenica all’insegna dell’attenzione per il
banchetto posto in piazza Minieri, è la sintesi
che fa una componente del comitato genitori,
Rosaria Grillo. Si dice convinta dell’interesse
che la vicenda sta suscitando presso l’opinione
pubblica: una forma di lotta civile,
puntualizza, scevra da interessi politici come
da qualche parte si tenta di far passare.
Localizzazione dell’edificio su di una strada
statale a intenso traffico; presenza di un corso
d’acqua a regime torrenziale nel sottosuolo
dell’edificio; assenza di un parcheggio
adeguato; presenza di una cabina di
trasformazione elettrica, di antenne di
ripetitori di telefonia sul tetto, nonché di
turbine idroelettriche, con conseguenti campi
elettromagnetici ed elevata rumorosità, presenza
di una voragine in quello che viene indicato
come “cortile di fuga”: alcuni degli elementi
negativi evidenziati dalla Grillo che vanno a
ledere quella necessità, quel bisogno, quella
sensibilità per la sicurezza che per chi come
lei ha vissuto in Molise nelle vicinanze di
quella scuola di San Giuliano di Puglia che un
terremoto fece accartocciare su se stessa
seppellendo un gruppo numeroso di bambini e
maestre, hanno una sensibilità maggiore.
La
petizione si concluderà in questa settimana, poi
sarà indirizzata all'amministrazione provinciale
per chiedere che: venga definitivamente scartata
l'ipotesi di impiego a uso scolastico del Molino
Capasso & Romano e che si trovi immediatamente
una soluzione alternativa per fronteggiare
l'emergenza: la creazione ex-novo di un Polo
Scolastico della Valle Telesina.
Tra i politici firmatari ospitiamo la
motivazione dell’ex sindaco di Guardia
Sanframondi, Amedeo Ceniccola e quella del
segretario dei Ds – Telese Terme, Pasquale
Biondi.
La
posizione di Amedeo Ceniccola
“Non ho voluto far mancare la mia firma al
banchetto allestito in piazza Minieri – commenta
Ceniccola - dal comitato dei genitori dei
ragazzi che frequentano il Liceo Scientifico di
Telese (mio figlio è uno di questi) per ribadire
la mia contrarietà all’ipotesi di delocalizzare
una diecina di aule del liceo in uno stabile
sicuramente non adeguato a tale scopo e, nel
contempo, per ricordare a tutti che
l’amministrazione Nardone dal 1999 ad oggi ha
speso o impegnato circa 100 miliardi di vecchie
lire (ricevuti dallo Stato) per acquistare,
costruire, ristrutturare e completare edifici
per uso scolastico senza mai ricordarsi del polo
scolastico a Telese Terme.
Solo nell’anno 2004 la Provincia di Benevento
ha speso circa 20 miliardi di vecchie lire per
interventi sull’edilizia scolastica provinciale.
Lavori finanziati con economie da mutui Cassa
DD.PP, con fondi propri dell’amministrazione,
con fondi straordinari ricevuti dallo Stato ai
sensi delle Leggi n°50 e n°23 e con il ricorso a
leggi speciali dello Stato cofinanziate dalla
Provincia per l’importo complessivo di ben 10
milioni di Euro (precisamente 9.994.107 Euro
senza aver saputo e voluto impegnare nemmeno 1
(uno) Euro per il Liceo di Telese Telese e
per la sezione distaccata di Guardia
Sanframondi.
Come già ebbi modo di dire nel Consiglio
Provinciale del 31 marzo 2003 lo sviluppo
individuale di una persona è legato ad una
scuola di qualità e lo stesso concetto di
democrazia è legato ad una scuola di qualità.
Quanto tempo ancora dobbiamo aspettare? Quanti
anni debbono ancora aspettare i giovani che
frequentano il Liceo di Telese Terme e di
Guardia Sanframondi per vedere tradotte in
realtà le promesse vecchie e sostanzialmente,
false dei vari Presidenti che si sono succeduti
nel corso di questi decenni?
Che fine ha fatto – conclude Ceniccola - la
solenne promessa fatta al Consiglio allorquando
fu discusso ed approvato l’emendamento al
Piano Opere Pubbliche 2003/05 da me presentato e
finalizzato alla costruzione di una cittadella
scolastica in Telese Terme e di un plesso
polifunzionale per la sede distaccata del Liceo
in Guardia Sanframondi???”
La
posizione di Pasquale Biondi
Domenica scorsa ho firmato la petizione in
quanto condivido in pieno le proposte avanzate
dallo stesso in ordine alla risoluzione del
problema del Liceo di Telese. Come segretario
uscente dei DS di Telese, oggi impegnati nella
costruzione del Partito Democratico, voglio
ricordare che, nel dicembre 2006, fu proprio il
mio partito ad avanzare una ipotesi progettuale
relativa alla creazione ex novo di un Campus
Scolastico nel comune di Telese Terme, in
alternativa al riadattamento del Molino Capasso
& Romano.
E
presentammo la nostra proposta alla presenza dei
rappresentanti DS nel consiglio provinciale e
del nostro segretario provinciale, in un
incontro pubblico che si svolse nel Palazzo dei
Congressi delle Terme, a cui tutta la
cittadinanza e le istituzioni provinciali e
locali furono invitate a partecipare. Partendo
da un'analisi dell'attuale legislazione in
materia di edilizia scolastica, sviluppammo un
progetto di massima in grado di soddisfare
un'utenza di 1000 studenti, con tutte le più
moderne attrezzature didattiche e sportive;
indicammo altresì le possibili fonti di
finanziamento del progetto nonché alcune
possibili ubicazioni sul territorio telesino.
La
nostra ipotesi progettuale - lo dico per
rispondere a qualche futile polemica insorta nei
giorni scorsi - era e resta semplicemente una
proposta politica, e per tale motivo non si
sostanzia in un progetto analitico con tanto di
calcoli e rilievi tecnici, ma prevede un
ventaglio di ipotesi circa la struttura, i
finanziamenti, l'ubicazione del nuovo Liceo. A
questo nostro stimolo le amministrazioni
provinciali e locali avrebbero potuto dare una
risposta, in questo anno, ma non hanno ritenuto
di farlo.
Grazie alla mobilitazione popolare ed all'azione
di diversi partiti politici della maggioranza
che sostiene questa amministrazione provinciale,
fu scongiurato l'acquisto dell'ex molino, ma da
allora l'amministrazione provinciale non ha più
ripreso l'iniziativa sul tema, rinviando il
tutto alla prossima consiliatura. Ci fa piacere
che tanti cittadini, invece, manifestino grande
attenzione ed entusiasmo sull'idea di costruire
un campus scolastico di eccellenza nel comune di
Telese Terme.
Oggi l'argomento è tornato alla ribalta delle
cronache soprattutto per il problema
dell'emergenza scaturente dalla mancanza di un
numero sufficiente di aule nell'attuale sede
dell'istituto rispetto alla consistenza della
popolazione studentesca. Io sono stato sempre
convinto, e lo sono ancor più oggi, che non è
possibile immaginare una risposta seria
all'emergenza se non si fa chiarezza sul tipo di
soluzione strutturale che si intende perseguire.
Ed a mio avviso esiste una sola possibile
risposta al problema strutturale: l'avvio delle
procedure pubbliche e/o private per la
costruzione, in tempi certi, di un campus
scolastico di eccellenza sul territorio
telesino.
Per quanto riguarda l'emergenza aule, penso che
non possa sfuggire alla nostra riflessione il
fatto che tutte le altre proposte di ubicazione
provvisoria di aule da destinarsi al liceo di
Telese sono state bocciate per cavilli tecnici
(es. altezze dei solai) mentre le macroscopiche
mancanze della struttura-ex molino sembrano non
destare preoccupazioni e dubbi nei nostri
amministratori, dimostrando una pervicace
insistenza nel voler utilizzare tale struttura,
anche in presenza di numerose opinioni contrarie
tra i cittadini e nella comunità scolastica
stessa.
Mi
auguro – conclude il segretari dei DS - che gli
studenti e le loro famiglie continuino a far
sentire la loro voce e sappiano interloquire
attivamente con tutte le forze sociali e
politiche presenti sul territorio affinché
sempre nuove voci si aggiungano alla lista di
coloro che immaginano una soluzione strutturale
e di alto profilo per l'annoso problema del
liceo telesino, una soluzione in grado di
fornire una risposta adeguata alle esigenze
formative delle giovani generazioni”.
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