5 dicembre 2007
Telese, a 83 anni maltrattata per un grattino
Sannio Quotidiano     04-12-2007

 

 

 
Un increscioso episodio” lo definisce chi scrive la lettera indirizzata al comandante dei vigili urbani e al sindaco del Comune di Telese Terme e recapitata per conoscenza alla nostra redazione. Lo scrivente si chiama Lino Lavorgna, è originario di San Lorenzello, ma vive a San Marco Evangelista.
 
Ci racconta quanto accaduto in via Roma a Telese alla madre, Giuseppina Federico, 83 anni. Protagonista della vicenda è un grattino per la sosta e un addetto al controllo per conto della Sigest, la società che cura il servizio “parcheggi a pagamento”. “Recatasi presso un centro clinico – racconta Lavorgna - ha acquistato all’interno della struttura il tagliando parcheggio prepagato da esporre sul cruscotto. All’uscita (con tagliando alla mano e dopo meno di due minuti), si è imbattuta in una dipendente della SI.GE.ST. che aveva già apposto sull’auto l’avviso di accertamento di violazione
Alla legittima e pacata osservazione circa l’inopportunità di tale provvedimento, ha risposto testualmente, con tono minaccioso e arrogante allo stesso tempo: “Lei doveva acquistare il tagliando da me. Perché è andata dentro? Ora non posso fare più nulla”.

“Ma guardi – replica mia madre – mi sembra assurdo quello che dice – io non l’ho vista prima e non è la prima volta che acquisto il tagliando all’interno”.
 
“Bastava cercarmi, non ero lontana”. Mia madre resta letteralmente esterrefatta, mentre l’ausiliaria asserisce che “l’unico modo per evitare di pagare la multa è acquistare 10 tagliandi”. Mia madre, pur rendendosi pienamente conto che ella stava ponendo in essere un libero arbitrio poggiato sul nulla, ottempera all’invito solo per non perdere inutilmente del tempo”.

Trattare in questo modo una donna anziana per soli 5 euro, commenta il figlio della donna, è un triste segnale che deve indurre tutti a profonde riflessioni.

“La commozione, la tristezza e l’indignazione che ho colto nelle sue parole non mi consentono di soprassedere sull’episodio, come altre volte ho fatto, allorquando è capitato a me analogo episodio… Considero la provincia di Benevento – aggiunge - una sorta di isola felice rispetto al resto della Campania, bisogna adoperarsi con ogni mezzo affinché la migliore tradizione non sia inficiata da focolai di malcostume che possano presagire un più marcato inquinamento etico-sociale. Mi auguro che chi abbia il potere di intervenire produca ogni sforzo per formare adeguatamente coloro che, nell’esercizio delle loro funzioni, sono a contatto con i cittadini.

Lasciar proliferare il convincimento che basti indossare una divisa per potersi permettersi ogni arbitrio è pericoloso”.

 


 

Egregio Sig. Lavorgna

voglio esprimerle il mio disappunto per l'increscioso fatto accaduto a sua madre. Come cittadino Telesino mi vergogno che succedano queste cose. Bene ha fatto a denunciare l'accaduto alle autorità competenti e speriamo che il tutto non venga dimenticato. Questa persona andrebbe rimossa dal suo incarico senza nessun appello. L'abuso che ha fatto verso sua madre e' ignobile. La prego di accettare le scuse di un Telesino che ama moltissimo la sua terra e sa che a Telese vi sono tantissime persone serie e laboriose.

Cordialmente

Luigi Buono

 

     

 Valle Telesina


Per intervenire: invia@vivitelese.it