GidiVi
Natale amaro per gli abitanti dell’oltreferrovia, la zona di Telese Terme dove più evidente è
l’espansione urbanistica che da alcuni anni interessa la cittadina termale. Le strade, ormai, al limite della transitabilità, l’asfalto saltato e sbriciolato, buche come autentici crateri che diventano insidie pericolose quando si
riempiono di acqua piovana, fossi scavati dal continuo passare dei camion che operano nei cantieri che lasciano ferite profonde su strade sempre più da terzo mondo.
Una condizione che esaspera gli abitanti della zona abbandonati a se stessi, dove la mancanza di alcun controllo porta alcuni, meno civili, a parcheggiare sui pochi marciapiedi impedendo il
passaggio soprattutto ad anziani, bambini e mamme ed altri a sentirsi autorizzati, protetti dalle loro auto, a schizzare acqua e fango addosso ai malcapitati nei giorni di pioggia.
Una situazione che doveva normalizzarsi con la promessa di asfaltare le strade a seguito dell’apertura del nuovo sottopasso lato stazione, la cui inaugurazione, più volte annunciata, è stata
rinviata al giorno 12 gennaio con collegato rinvio di ripristino delle strade viciniori.

Repertorio di ViviTelese - foto di Fulvio Del Deo
Un sottopasso già oggetto di atti vandalici da parte dei soliti sprovveduti che dopo aver forzato la cabina elettrica, dove è alloggiato il motore per le pompe di sollevamento dell’acqua
venuta a galla nel corso dei lavori, trovati dei barattoli di vernice hanno imbrattato la strada e i muri della galleria.
Atti vandalici che mettono fretta alla consegna definitiva da parte della ditta appaltatrice, temendo quest’ultima che nuovi e più dannosi atti possono ricadere sulla manutenzione a cui essa
è obbligata fino al definitivo passaggio di consegna.
Un, poco edificante, biglietto da
visita per i numerosi parenti che si recheranno per le feste a far visita alle famiglie che abitano l’oltreferrovia costretti a districarsi fra buche ed immondizia che nelle zone periferiche viene raccolta con meno frequenza di quelle
centrali; zone destinate ad essere considerate come il sottotappeto dove nascondere quello che non si vuol far vedere.