Rifondazione comunista a congresso. In un noto
ristorante-albergo di Telese Terme, si
riuniscono a partire dalle 10, gli iscritti per
eleggere il nuovo direttivo della sezione. E’
l’epilogo di una conflittualità iniziata più o
meno un mese fa quando il segretario Alfonso
Grillo si è dimesso anticipando la mozione di
sfiducia sottoscritta dalla maggioranza del
direttivo.
Eduardo Di Mezza gli è subentrato, ma solo per
gestire una situazione conflittuale tra le,
ormai, due anime del partito: quella di Gianluca
Aceto e quella del tandem Gianluca Serafini – Di
Mezza. E’ stato proprio quest’ultimo a
lamentarsi per i tempi ristretti concessi per la
celebrazione del congresso, ha espresso dubbi
sul tesseramento, a evidenziare timori per
manovre tese a condizionare gli equilibri nella
sezione. Un clima da resa dei conti che lo ha
indotto a minacciare la non partecipazione al
congresso del suo gruppo. Dalle parole ai fatti.
Il
gruppo Serafini – Di Mezza. oggi non parteciperà
all’assemblea. Ha deciso, confermando le
dichiarazioni di una settimana fa, di disertare
i lavori. Nessuna schiarita nei rapporti,
dunque. Anzi. Si prevedono burrascosi anche per
il dopo congresso che, in ogni caso, si terrà.
Una, a questo punto, la mozione in discussione,
una la lista per il governo del circolo, un solo
pretendente alla segreteria.
Appare scontata l’indisponibilità di Grillo a
riassumere la guida del partito, per cui
dovrebbe toccare a Ginluca Aceto, ex segretario
provinciale del Prc, attuale consigliere
comunale di Telese Terme e consulente delle
commissioni “Ambiente” e “Lavoro e previdenza
sociale” del Senato della Repubblica.
Un’investitura che potrebbe indurlo alle
dimissioni da consigliere per dedicare più tempo
al partito. La voce circola da tempo.
L’interessato non ha confermato, né smentito.
Scartata l’ipotesi di un congresso presieduto da
un membro della organizzazione nazionale,
toccherà ad Antonio Broccoli, presidente della
commissione provinciale per i congressi guidare
l’assemblea straordinaria di oggi. |