Ad oltre un anno
da quel 26 aprile 2006, quell'indimenticabile
giorno in cui all'insaputa dell'intera
cittadinanza iniziarono i lavori di restyling
del Viale cittadino, è giunto il momento di
cominciare a parlare della validità e della
funzionalità dell'opera.
Durante questi
lunghi 12 mesi di lavori "in corso", che hanno
creato e continuano a creare notevoli disagi
alla cittadinanza, abbiamo potuto constatare il
concretizzarsi delle paure e delle perplessità
di un folto gruppo di cittadini che erano
dubbiosi sulla validità della scelta dei
materiali e del tipo di utilizzo finale delle
viale a due carreggiate.



A nulla è valsa
la raccolta di firme di 12 mesi fa per ottenere
le dovute spiegazioni dal primo cittadino e, ben
12 mesi dopo, a nulla è valsa la raccolta di
adesioni da parte dei commercianti per cercare
di modificare la circolazione degli autoveicoli
e di rivedere la regolamentazione delle aree di
sosta a pagamento.
Oggi come
allora Gennaro Capasso, ed i suoi "compagni di
sventura", sono rimasti immobili e assorti
scegliendo (ovviamente) di non dover rispondere
ai propri concittadini.



Secondo il mio
modo di vedere l'uso del Viale, così come è
oggi, è improprio. E' inutile negarlo: era stato
pensato esclusivamente pedonale ed è stato
adattato per cercare di rimediare ad una
valutazione palesemente sbagliata da parte dei
nostri tecnici ed amministratori. Marciapiedi a
raso che ben presto sono diventati preda del
parcheggio selvaggio, apertura alla viabilità in
solo senso di marcia, stravolgimento della
viabilità cittadina, forte riduzione del numero
di stalli di sosta (più del 70% in meno sul
viale), sono solo alcune delle cause che
dovrebbero invitare a far riflettere gli addetti
ai lavori.



Altri aspetti
negativi che emergono con maggiore
determinazione col passare dei mesi sono legati:
-
alla
sicurezza dei pedoni, basti pensare a coloro
che per recarsi nelle Terme attraversano
Viale Europa e preferiscono non utilizzare i
discutibili attraversamenti rialzati perché
li ritengono troppo lontani dall'entrata
delle Terme;
-
alle
biciclette che transitano sulla parte
riservata ai pedoni perché per percorrere il
selciato di "falsi sampietrini"
bisogna
essere praticamente abili equilibristi,
-
non è
stato realizzato un solo stallo di sosta per
disabili. Nello stesso tratto, in
precedenza, erano ben 6! E qui caro Gennaro,
caro Comandante Di Mezza e caro Giovanni
Caporaso dovreste un po' verg......, diciamo
riflettere!
-
problematica, è ad esempio, la sosta sul
lato sinistro della carreggiata perché chi
parcheggia la propria auto può
facilmente sbattere la portiera,
danneggiandola, contro le orribili
"fioriere",
-
discutibile anche la segnaletica stradale:
non ho capito come si possa realizzare un
attraversamento pedonale in pieno incrocio.
Ma ci pensano o ci fanno?
-
troppo "permissivismo"
nella sosta sul tratto in prossimità
dell'ingresso delle terme. Fioriere che
vengono spostate per far largo alle macchine
ed addirittura auto che transitano e sostano
nell'aiuola dell'Immacolata senza che
nessuno provveda!
-
scarsa
manutenzione delle aiuole, mancata decespugliazione, scarsa ed inefficace
pulizia del tratto di strada in "falsi
sanpietrini" (pare che la macchina per la
pulizia delle strade in dotazione al nostro
comune abbia serie difficoltà a pulire il
Viale a causa delle fessure presenti nel
selciato);
-
raccapricciante la decisione di tagliare gli
alberi nell'ultimo tratto di viale Minieri.
Raggelante la facilità con cui si è scelto
di far morire alcuni alberi;
-
mancanza
di cestini per la raccolta dei rifiuti anche
se è un po' tutto l'arredo urbano che lascia
molto a desiderare;
-
mancanza
di rastrelliere per la sosta delle
biciclette;
-
sgradevole
la visone di fili aerei tra i lampioni
e dei megafoni posizionati su questi ultimi. Non bastava la
presenza di quegli
orribili cartelloni pubblicitari a dare quell'immancabile tono "trash" anche alla
piazzetta?




Ma
la ciliegina sulla torta l'ho potuta apprezzare
ieri.
Ecco come si
presentava il "salotto buono della valle
telesina" di domenica.

Sicuramente
qualche architetto mi rimprovererà perché non
apprezzo l'arte moderna. In effetti potrebbe
aver ragione: quei sacchi potrebbero non essere
"monnezza" ma sono le comode poltroncine
utilizzate da Fracchia e Fantozzi quando
venivano convocati dal megadirettoregalattico.
Cari assessori Fuschini e Covelli quando
Fracchia si sedeva su quei sacchi per l'emozione
gli si "intrecciavano le dita", Voi, senza
sedervi, da troppo tempo avete incrociato le
braccia!
Nelle foto successive la situazione alle 08,45
di oggi lunedì 07 maggio 2007:


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