Festa del maiale per riscoprire la civiltà
contadina
Puglianello si prepara ad ospitare la terza
edizione de «A' fest' du Puorc'», manifestazione
incentrata sul recupero di tutte quelle
tradizioni che una volta ruotavano intorno
all'evento dell'uccisione del maiale e che
quest'anno si arricchisce della presentazione di
prodotti tipici, enogastronomici e
dell'artigianato.
La
terza edizione, organizzata dal Centro Studi
Puglianello, è in programma da venerdì 28 a
domenica 30 gennaio. L'obiettivo della festa
è quello di recuperare la tradizione di un
momento particolare, quello appunto
dell'uccisione del maiale che nella cultura
contadina rappresenta un'occasione di festa per
parenti, comari, compari e vicini di casa.
Momento segnato da lauti pranzi e grandi bevute
di vino, in cui il vero protagonista è, anche
dopo morto, il maiale.
La
peculiarità di questa manifestazione sta nel
fatto che attraverso questi momenti di festa si
intende recuperare la radice dell'animale
cresciuto in famiglia: il maiale per la civiltà
contadina rappresentava una ricca dispensa. Ed è
proprio per centrare l'obiettivo che la materia
prima impiegata non è figlia dell'allevamento
industriale, ma prodotto domestico per ricreare
i migliori piatti della tradizione gastronomica
contadina. Durante la tre giorni si discuterà
anche di turismo gastronomico.
Un
tema scelto dopo il momento di crescita
registrato l'anno scorso quando l'attenzione
venne puntata sulla cultura contadina. «La festa
è ormai diventata una straordinaria realtà - ha
dichiarato Ferdinando Creta, responsabile
Cultura del Centro Studi Puglianello - in quanto
offre l'opportunità di rivivere la magia di un
momento festoso dove diventa protagonista nello
stesso tempo una cultura contadina fatta di luci
ed ombre, ma sempre e comunque autentica e
capace di interpretare l'eccellenza dei tempi».
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