13 maggio 2008
Padova, telesini alla maratona
Antonio Grimaldi

 

 

Telese Padova in 42Km e 195mt

di Antonio Grimaldi

Ci eravamo lasciati alla maratona di PARIGI con la promessa di raccontarvi l’ultima Maratona  di primavera del 2008. Intanto ringrazio tutti coloro che hanno apprezzato l’articolo precedente, e rivolgo per l’occasione ancora una volta l’invito a contattarci per le iscrizioni alla “Atletica Running Telese Terme”, visto che proprio dall’articolo precedente abbiamo avuto già adesioni e contatti. Il nostro sito dove troverete tutte le informazioni necessarie e’:www.teleserunning.it.

Inoltre per l’occasione troverete anche la presentazione della gara “Trofeo Città di Telese Terme”. Dopo questa doverosa introduzione torniamo a Padova. Vi avevo anticipato nel precedente articolo della prossima maratona, l’ultima di Primavera che altri nostri atleti stavano preparando. Ebbene era chiaro che non lo svelai allora per scaramanzia, ma uno dei due atleti ero io. L’altro: Mario Del Vecchio.

 

La partenza a Vedelago

 

La cronaca: Padova, 27Aprile 2008 ore 8:45: tutti nelle gabbie di partenza.

25°all’ombra, un caldo infernale, per un maratoneta: un nemico acerrimo. Lo speaker saluta i circa 5.000 maratoneti alla partenza. Un grande fragoroso applauso ci fa sorridere, mentre sfiliamo in mezzo a due grandi  ali di folla festante. Tra qualche km nessuno sorriderà più.

 

25° all’ombra dicevo; io mi sento bene; la preparazione e’ stata scrupolosa. 5° km: il 1° ristoro: al volo una bottiglietta d’acqua e via. Padova e’ ancora lontana. Passaggio al 10° km con una media di 4.48 a km: sto andando forte. Ho superato i Pacemaker di 3h.30min. Sono al passaggio della mezza maratona:4.52 di media. Ottimo!

 

 

C’e’ tanta gente durante il percorso, tanti bambini che tendono le mani per battere “il cinque” ai maratoneti. E’ bellissimo, emozionante, incontro tanti mani, sorrido, sto bene, il ritmo e’ ancora buono. Ma ogni maratoneta sa bene che la gara, quella vera, comincia dopo il 30° km. Come dicono gli americani:”The Wall”(Il Muro).

 

Il mio muro e’ arrivato inaspettato al 28° km. Inaspettato si, perché in questo sport così matematico, così schematico (se corri ad una media di 4.00min. a km concludi  una gara di 10Km, in 40min. netti) ebbene nulla e’ scontato. La preparazione di mesi buttata al vento per un infortunio, un malore improvviso, magari al 37° km oppure al 5° km. Una beffa! Preparare una maratona vuole dire mesi di sacrifici: dai 4 ai 6 mesi per la precisione. Allenamenti estenuanti, dieta ferrea, equilibrio psico-fisico impeccabile. Nulla e’ lasciato al caso.

 

In questo turbinio di pensieri io arrancavo sempre più affannosamente. Il caldo era insopportabile, la crisi profonda, il ritmo calava vistosamente. Il mio “Garmin” (satellitare da polso), mi informava impietosamente che la performance che mi ero preposto:”3h.30min.” si allontanava sempre più. Cercavo una giustificazione per fermarmi e Dio solo sa se avevo tutte le ragioni per farlo. Ma non potevo farlo. Mi sono ricordato una frase di un amico:”Questo e’ uno che non molla mai!”.

 

Ho visto il cartello del 34° km. La crisi stava passando, mentre le ambulanze correvano a sirene spiegate. Più di 800 atleti ritirati alla fine della gara. Non sapevo ancora che tra quelli c’era anche Mario. Peccato! La sua gara era finita al 26° km. Io ero ormai al 39° km. La crisi era passata del tutto, il mio equilibrio psico-fisico ancora una volta aveva avuto ragione di tutte le condizioni avverse che si erano presentate in gara.

 

 

Eravamo alle porte di Padova, il calore della gente, quello si, era eccezionale, da brividi. 41° km: entriamo nel centro storico avvolti da un boato di urla e applausi. Alla maratona di Latina non c’era così tanta gente. Sono stordito da tutto questo. Per rivivere un’emozione così esaltante la mente vola per un attimo alle Finali Nazionali del 1975. Ma non c’e’ tempo …non c’è più tempo neanche per pensare.

 

Sento lo Speaker, le urla, c’e’ ancora una curva, la vista e’ annebbiata, le gambe si muovono per inerzia. E’ il 42° km e dietro la curva… “l’immenso!” Mi appare maestosa la terza piazza più grande d’Europa: Piazza Prato della Valle, ed io sono lì a 195 mt. dal traguardo. Un mare di gente mi accoglie, mi applaude, spalanco le braccia, passo sotto il timer: 3h.41min. (Posizione:882°Assoluto). E’ finita.

 

 

Faccio i miei conti:ho abbassato il mio personale di 5 min. anche se non sono riuscito a chiudere come volevo in 3h.30min. Certo il caldo mi ha penalizzato, ma nessuno meglio di me conosce Antonio. Quando al 5° km. ho superato i pacemaker di 3h.30min. mi sono sentito “Onnipotente”, quando ho capito di aver sbagliato era troppo tardi. Ho peccato di presunzione e ne ho pagato il prezzo. Spero che in autunno, con il prossimo appuntamento, ne farò tesoro.

 

Fotomontaggio a cura di ViviTelese per lodare la prestazione record dell'atleta telesino

 

 

Perche’ se e’ vero come dice il mio amico che io non mi arrendo mai, e anche vero che certi errori si pagano. Meditate gente…meditate! A proposito, ci risentiamo per la prossima Maratona “INTERNAZIONALE”. Ma come ho detto nel precedente articolo, di questo ne riparleremo a suo tempo…scaramanzia a parte. Un saluto affettuoso a tutti come sempre ed in particolare al nostro Sponsor Ufficiale:”Mangimi Liverini s.p.a.” insieme con noi anche a Padova.

 

Un buon Lavoro a tutto lo staff di ViviTelese  con le mie più sincere congratulazioni.

 

Grazie e …buona corsa a tutti.

 

Antonio Grimaldi

 

 

 

 

     

 Valle Telesina


Per intervenire: invia@vivitelese.it