Sulle
Agenzie ed Enti Strumentali costituite
dall’Amministrazione
Provinciale di
Benevento
molto è stato
scritto. Più volte abbiamo parlato, della
discutibile abitudine, da parte di enti
pubblici, di costituire agenzie ed organismi,
che,
apparivano sempre di
più come necessaria esigenza di spartirsi il
potere. Una classe politica stanca ed annoiata
dei soliti compiti che trasforma il potere in
capacità di inventarsi imprenditore, senza
investire nulla di proprio.
Si
comincia così a produrre servizi e beni a prezzo
drogato dall’intervento pubblico, servendo una
platea di utilizzatori finali che finiscono per
pagare i costi della malagestione. In fondo si
tratta di concetti semplici, da applicare negli
enti pubblici, proprio come farebbe ogni buon
padre di famiglia.
Nella
nostra provincia tutto cominciò una decina di
anni fa: il discorso sembrava semplice ed
efficace. Costituire delle agenzie, che, con
propri consigli di amministrazione, siano in
grado di affrontare e risolvere i tanti problemi
della comunità, innescando anche positivi
elementi di sviluppo. Si potevano creare agenzie
per i più disparati obiettivi, progettazioni,
trasporti, spettacoli, arte, ect.
Per
ognuna c’è tanto di statuto ed atto costitutivo.
Presidenti, direttori generali, manager,
consigli di amministrazione, tanti, tantissimi
ruoli da ricoprire e tante indennità e gettoni
di presenza da riscuotere, tanti rimborsi spese
e per finire tanti incarichi da conferire.
Insomma una manna per i politici,
che soltanto con la
promessa di attribuire questo o quel ruolo
riuscivano ad incrementare il proprio pacchetto
di voti e di “clientes”.
Il
miraggio di affrontare e risolvere tutti i
problemi della nostra provincia era veramente
forte e reale. Pensate che con un finanziamento
ad hoc, è stato pure fatto uno studio sulle
buche e le altre anomalie delle malridotte
strade provinciali. Queste ultime sempre più
scassate, nonostante le attenzioni(!), perché è
noto che le strade si sistemano con l’asfalto e
non con le agenzie o gli studi.
Nel
ragionamento delle agenzie e dei vari consigli
di amministrazione sono rimasti coinvolti tutti
i rappresentanti istituzionali, per la serie,
tanto un posto non si rifiuta a nessuno,
figurarsi all’opposizione! Sono trascorsi vari
anni, ma i risultati non arrivavano, né per il
Mars (poi trasformato in Marsec) e nemmeno per
le altre agenzie, nonostante i proclami e le
molteplici conferenze stampa.
Adesso,
dopo le polemiche, ma soprattutto a causa della
stretta economica determinata dall’azione del
nuovo governo, ecco che con due giorni di
dibattito tenuto alla Rocca dei Rettori, si
cerca di fare un po’ di chiarezza sulle tante
agenzie. C’è chi dice di fare una sola agenzia,
chi dice di farle restare tutte, ma con un solo
manager – amministratore. Chi si lamenta per una
paventata “criminalizzazione” delle agenzie.
Come
spesso accade ci sono in giro tante, troppe
chiacchiere, ma poca volontà di affrontare sul
serio i problemi veri.
E poi si lamentano
se i cittadini continuano ad odiare la “casta”.
Chiamiamoli pure “brava gente”, ma questi sono
veramente inossidabili, non sembrano aver capito
la
condizione di
estremo disagio in cui versano i cittadini, i
giovani senza prospettiva e le imprese che ogni
giorno lottano fino allo stremo per tentare di
resistere ed aprire la “saracinesca” il giorno
dopo.
Resistere
si, ma fino a quando?
Ing. Pietro Di Lorenzo Vicecoordinatore provinciale di Forza Italia - PDL
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