
Provincia di Benevento
Comunicato Stampa n. 2641 del 28 gennaio 2008
Celebrata dal Consiglio Provinciale di Benevento
la “Giornata della Memoria”, in ricordo delle
Vittime dell’Olocausto. Erano presenti le
Autorità civili.Il presidente dell’Assemblea
Donato Agostinelli, nel suo discorso
introduttivo, ha riaffermato il dovere di
ricordare il massacro delle categorie deboli e
ai margini della società occidentale per motivi
religiosi e razziali.
Molti oggi si inchinano al ricordo di una così
mostruosa tragedia consumatasi durante la
seconda Guerra Mondiale – ha detto Agostinelli,
citando anche i discorsi e le iniziative del
presidente della repubblica Giorgio Napolitano:
ma, ha proseguito, si avverte purtroppo un senso
di stanchezza in queste celebrazioni. Dunque, ha
proseguito Agostinelli, non possiamo accettare
che torni a calare il silenzio su queste
orribili pagine della nostra storia, mentre
dobbiamo ancora una volta recare omaggio alla
figura di Giovanni Palatucci, un uomo
coraggioso, un funzionario dello Stato fascista,
che si immolò per salvare persone di razza
ebraica a lui perfettamente sconosciute. La
Dott.ssa Emilia Tartaglia Polcini, in
rappresentanza del Provveditorato agli studi di
Benevento, ha detto che la Scuola nella sua
autonomia si occupa di questa tristissima
vicenda storica; ma il rischio è di perdere
l’unità delle belle esperienze che si vivono
nelle Scuole.
I
ragazzi - ha proseguito la Tartaglia Polcini -
hanno bisogno di esempi di coerenza: il razzismo
si può manifestare anche tra i banchi di scuole
e subito fuori le aule e bisogna dunque stare al
fianco dei giovani, per cercare di dare
spiegazioni e risolvere i loro interrogativi.
Altrimenti – ha concluso – si possono innescare
meccanismi di violenza, sopraffazione, razzismo.
E’ quindi intervenuto il vice presidente della
Provincia Pasquale Grimaldi, che parlava a nome
dell’Amministrazione attiva. Grimaldi ha svolto
una ampia ricostruzione storica
sull’antisemitismo, insistendo sul fatto che il
nazismo ed il fascismo non hanno inventato nulla
in materia, ma hanno portato alle massime e più
imprevedibili conseguenza l’odio nei confronti
degli Ebrei.
Oggi, ha proseguito Grimaldi, l’antisemitismo è
ancora attivo e si avvale anche di strumenti
moderni di comunicazione e di diffusione delle
notizie, come Internate: pertanto, ha
sottolineato Grimaldi, è sempre più acuta la
crisi dei valori della tolleranza e del dialogo
tra le genti se non si riesce a porre un argine
alla cultura della sopraffazione e dell’odio
razziale. D’altra parte, queste manifestazioni
di intolleranza anche nel nostro mondo
occidentale non colpiscono solo gli ebrei, ma
anche altre minoranze o gruppi etnici deboli,
com’è accaduto nella ex Jugoslavia.
Grimaldi, quindi, ha citato il Cancelliere
tedesco Angela Merkel che in un suo scritto non
solo si è assunta, come tedesca, la
responsabilità storica della Shoah, ma si è
anche posta il problema di come evitare che in
futuro, quando i superstiti dell’Olocausto non
ci saranno più, si possa tenere ferma la memoria
di quella immane tragedia. E proprio questa
domanda che impone a tutti noi – ha concluso
Grimaldi – di ricordare con caparbietà e
coraggio quanto avvenne in questa Europa 60 anni
fa.Al termine dei lavori per acclamazione
l’Assemblea ha votato un documento per
condannare la Shoah ed esaltare il coraggio dei
“Giusti tra le Nazioni”. |