03-12-2008
Pedicini (Usp): non sarà possibile
sottrarsi a quanto prevede la legge
Almeno 500 alunni per ogni
«dirigenza scolastica», fatta eccezione per le
realtà montane. Questo il parametro che la
Provincia di Benevento intende adottare per
attuare il dimensionamento della rete scolastica
in ottemperanza al decreto Gelmini.
Il dato è emerso dalla
riunione della conferenza scolastica provinciale
che si è tenuta ieri alla Rocca dei Rettori; con
il presidente Aniello Cimitile, l’assessore
all’Istruzione Maria Cirocco e il dirigente
dell’Ufficio scolastico provinciale Mario
Pedicini anche il presidente del Consiglio
scolastico provinciale Tullio Ruggiero e i
rappresentanti di 64 comuni. Le scelte finali,
ha assicurato Cimitile, emergeranno dalla
concertazione e dal dialogo tra istituzioni,
anche se la Provincia è pronta ad assumersi le
proprie responsabilità.
È stata poi l’assessore
Cirocco ad illustrare i vari punti della
proposta elaborata, e cioè: accorpare delle
dirigenze dei comuni che attualmente ne ospitano
2 o più ma non raggiungono il limite minimo di
alunni; accorpare le dirigenze di comuni
limitrofi, lasciando la presidenza nel comune
con più alunni; tutelare i comuni montani
lasciando il limite di 300 alunni sia per le
scuole dell’obbligo che per gli istituti
superiori; creare istituti omnicomprensivi per i
comuni più piccoli che ospitano le scuole
superiori; delocalizzare le sezioni staccate da
Benevento per inserirle nel territorio in cui
sono ubicate. Pedicini ha poi ricordato il
percorso previsto dalla legge:
razionalizzazione, rimodulazione dell’attuale
organizzazione scolastica, ridefinizione dei
criteri delle dirigenze scolastiche.
Secondo Pedicini occorre
effettuare, perché così comanda la legge, un
taglio del 17% agli organici entro il prossimo
anno; inevitabili, a suo avviso, molti
ridimensionamenti perché le scuole, secondo i
criteri vigenti, non riusciranno a coprire gli
organici sovradimensionati nemmeno utilizzando
lo strumento del tempo pieno.
Pedicini ha anche
denunciato l’ipertrofia ingiustificata di alcuni
istituti della città, la mancata saldatura
dell’offerta formativa con le effettive
vocazioni del territorio e con le prospettive di
sviluppo economico e produttivo, gli aspetti
ancora poco chiari del futuro dell’istruzione
professionale.
Nel successivo dibattito
sono intervenuti i sindaci di Faicchio,
Castelvenere, Pontelandolfo, Calvi, Arpaise,
Cerreto Sannita, Colle Sannita, Circello, Telese
Terme, Reino, Ceppaloni, l’assessore alla
cultura di Benevento Gigi Ionico, il consigliere
provinciale Spartico Capocefalo, il presidente
della Comunità Montana Titerno, Nino Lombardi.
La proposta è stata approvata all’unanimità con
il solo voto contrario del sindaco di Telese
Terme, Gennaro Capasso, il quale ha lamentato il
poco tempo avuto a disposizione per maturare un
orientamento circa le scelte della Provincia.
Cimitile non ha comunque
escluso che si possano chiedere ed ottenere
deroghe ai vincoli sul numero degli alunni «a
patto che prevalga la partecipazione e la
condivisione dei sindaci».

Provincia di Benevento
Comunicato Stampa n. 338 del 02 dicembre 2008
Antonio De Lucia
Si è riunita nella Sala
consiliare della Rocca dei Rettori,
la Conferenza Scolastica
provinciale sotto la presidenza del prof.
Aniello Cimitile, coadiuvato dall’assessore
all’Istruzione della Provincia di Benevento
prof.ssa Maria Cirocco. Presente il dirigente
dell’Ufficio Scolastico Provinciale dott. Mario
Pedicini ed il presidente del Consiglio
Scolastico Provinciale prof. Tullio Ruggiero,
folta era la rappresentanza degli enti
interessati, ben 64. All’ordine del giorno il
Piano provinciale di dimensionamento scolastico
in ottemperanza al decreto Gelmini.
La Conferenza si è aperta con la
relazione introduttiva del presidente Cimitile,
il quale ha innanzitutto sottolineato la
delicatezza della questione sul tappeto, visto
che implica interventi di razionalizzazione
delle dirigenze sul territorio. Il presidente ha
ricordato che, mentre la “ratio” dei
provvedimenti è stata concepita altrove,
l’attuazione degli stessi spetta al territorio,
per cui, ha aggiunto, è meglio muoversi
sull’argomento con il criterio della massima
concertazione e del dialogo tra le Istituzioni.
Cimitile ha chiarito che, ovviamente, nel Sannio
nessuno intende derogare alle proprio
responsabilità, in primis
la Provincia.

L’assessore Cirocco ha quindi
illustrato la proposta della Provincia
evidenziando la necessità di guardare alle
dirigenze secondo il criterio dei 500 alunni per
scuola, con una deroga per quelle montane: così,
ha aggiunto, non si chiude alcun plesso o
istituto e si garantiscono anche i piccoli
centri, compresi quelli privi di dirigenza. Il
dirigente dell’Ufficio Scolastico provinciale
Pedicini ha snocciolato il percorso previsto
dalla legge: razionalizzazione, rimodulazione
dell'attuale organizzazione scolastica,
ridefinizione dei criteri delle dirigenze
scolastiche.
Secondo Pedicini occorre
effettuare, perché così comanda la legge, un
taglio del 17% agli organici entro il prossimo
anno, cosa peraltro già avviata in passato, ma
senza la dovuta lungimiranza. Inevitabile, per
Pedicini, molti ridimensionamenti perché le
Scuole, secondo i criteri vigenti, non
riusciranno a coprire gli organici
sovradimensionati nemmeno utilizzando lo
strumento del tempo pieno. Pedicini ha anche
denunciato l’ipertrofia ingiustificata di alcuni
Istituti nella città capoluogo, la mancata
saldatura dell’offerta formativa con le
effettive vocazioni del territorio e con le
prospettive di sviluppo economico e produttivo,
nonché la scadenza ormai prossima delle scelte
delle Famiglie per l’iscrizione dei figli alle
Superiori. Soprattutto quest’ultimo passaggio,
ha concluso Pedicini, comporta idee chiare,
anche da parte del Ministero, sul destino degli
Istituti professionali.

Su queste considerazioni si è sviluppato un
lungo dibattito con la partecipazione di
numerosi sindaci: Faicchio, Castelvenere,
Pontelandolfo, Calvi, Arpaise, Cerreto Sannita,
Colle Sannita, Circello, Telese Terme, Reino,
Ceppaloni, l’assessore alla cultura di Benevento
Gigi Ionico, il consigliere provinciale Spartico
Capocefalo, il presidente della Comunità Montana
Titerno, Nino Lombardi.
Dopo gli interventi dei rappresentanti degli
enti, è stata messa ai voti la proposta della
Provincia, così come illustrata dall’assessore
Cirocco e finalizzata a proporre in sede
regionale, cui spetta l’ultima parola, i
seguenti criteri:
a) tutelare i piccoli centri e i comuni montani
evitando la chiusura dei plessi scolastici per
motivi di isolamento geografico e sociale;
b) accorpare le dirigenze dei comuni che
attualmente ne ospitano 2 o più ma non
raggiungono i limiti di legge richiesti in
quanto a numero di alunni;
c) accorpare le dirigenze di comuni limitrofi,
lasciando la presidenza nel comune che ha un
numero maggiore di alunni;
d) tutelare i comuni montani lasciando la deroga
di 300 alunni sia per le scuole dell'obbligo che
per gli istituti superiori;
e) chiedere la possibilità di istituti
omnicomprensivi per i comuni più piccoli che
ospitano le scuole superiori;
f) rispettare le richieste dei comuni secondo la
logica di razionalizzazione oggettiva;
g) delocalizzare le sezioni staccate da
Benevento per inserirle nel territorio in cui
sono ubicate.

La proposta è stata approvata all’unanimità con
il solo voto contrario del sindaco di Telese
Terme, dott. Gennaro Capasso, il quale ha
lamentato il poco tempo avuto a disposizione per
maturare un orientamento circa le scelte della
Provincia.
In chiusura il presidente Cimitile si è
dichiarato consapevole dei limiti
dell'operazione dalla sua Amministrazione,
attuata peraltro in condizioni di emergenza. Si
è detto favorevole ad invocare deroghe ai
vincoli del numero degli alunni a patto che
prevalga la partecipazione e la condivisione dei
sindaci.
La linea da seguire per la formazione, secondo
il presidente, è quella di definire la
strategia, la “mission” delle nostre Scuole in
rapporto alle indicazioni strategiche di
sviluppo territoriale. Occorre arricchire il
patrimonio di conoscenza e di competenze da
mettere in campo, ha proseguito Cimitile,
tarando su questo il sistema scolastico sannita
per proiettarlo verso l’eccellenza. Parte con
oggi, ha concluso il presidente, un'operazione
triennale da adeguare anno per anno a seconda
delle esigenze.
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