
Provincia di Benevento
Comunicato Stampa n. 405 del 30 dicembre 2008
“Il mondo dei massmedia
rischia di costruire un'immagine del Sannio
molto lontana dalla realtà. Per questo, ho
convocato questa Conferenza per restituire una
informazione corretta ai cittadini”. Ha esordito
con queste parole il presidente della Provincia
di Benevento Aniello nell'incontro di fine anno
con i giornalisti, svoltosi alla Rocca dei
Rettori cui erano presenti gli assessori e i
consiglieri provinciali, a partire dal vice
presidente Pompilio Forgione.
Cimitile, al fine di illustrare i punti salienti
della propria Amministrazione, ha dunque
esordito con un dato: fino al maggio 2008,
momento del suo insediamento, l'ammontare totale
delle somme erogate dall'ente per motivi diversi
era pari a 40 milioni di Euro, con 4.000 mandati
di pagamento; successivamente in questi ultimi
mesi la struttura ha erogato 126 milioni di Euro
con oltre 12.000 mandati. Ciò significa, ha
spiegato Cimitile, che lui non ha decapitato la
struttura apicale brucratica della Provincia,
come si dice in giro. In verità, ha spiegato il
presidente, si è invece avviato un lavoro
collegiale degli assessori che sono presenti
quotidianamente negli uffici: in un momento di
grande difficoltà economica del Paese, ha
proseguito Cimitile, noi non abbiamo tenuto
bloccati fondi ed abbiamo anzi aiutato le nostre
imprese con un'azione strategica non banale.
In questo primo semestre di
lavoro periodo, non abbiamo dato incarichi
legali all'esterno – ha proseguito Cimitile;
abbiamo invece lavorato alla pianta organica per
rendere adeguato il lavoro dell'ente rispetto ai
tempi ed alle necessità in un processo,
peraltro, che non si può esaurire in pochi
giorni. In questo contesto rientra anche il
progetto per la informatizzazione dell'ente,
attualmente molto carente. Nonostante ciò, si è
anche posto mano ad un grande progetto per la
revisione del Piano coordinamento territoriale:
insomma, la macchina funziona – ha chiosato
Cimitile.
Il presidente ha poi
ricordato che sono stati approvati progetti di
acquisizioni immobili anche per musei e
strutture espositive per oltre 12 milioni di
euro; i lavori pubblici hanno visto autorizzati
stati di avanzamento per oltre 19 milioni di
euro; e per la manutenzione scolastica sono
stati spesi circa 3,5 milioni di euro; sono
stati approvati progetti per strade per 16
milioni di euro; nuovi appalti per oltre 5,5
milioni di euro; mentre in esecuzioni sono altri
6 milioni di euro.
La Provincia
ha approvato in questi mesi – ha proseguito
Cimitile - un Accordo di programma con Regione,
FS e Metrocampania per la riqualificazione delle
stazioni ferroviarie, bus terminal nel contesto
del miglioramento del trasporto pubblico locale.
Importante inoltre il provvedimento per il
servizio di trasporto per i disabili a chiamata,
sia pure introdotto a livello sperimentale e
limitato. E' stato messo in piedi l'Osservatorio
provinciale dei trasporti ed il bando per il
gestore unico dei trasporti pubblici: per questo
si attende il via libero definitivo della
Regione.
“Stiamo lavorando all'aggiornamento del Piano
Energetico provinciale – ha affermato quindi il
presidente; mentre è cosa concreta il bando per
il risparmio energetico delle famiglie e delle
piccole imprese, nonché l'accordo delle Province
meridionali sulle politiche energetiche locali.
Sulle energie rinnovabili stiamo lavorando anche
con i privati, in particolare con
la Confindustria,
al fine di realizzare una vera e propria filiera
di produzione energetica. Infine, in questo
ambito si segnala
anche un accordo
con il comune di Benevento”. Cimitile ha quindi
ricordato che la sua Amministrazione ha varato
un provvedimento per il potenziamento della sede
e delle attività della Protezione civile. Da
segnalare inoltre le iniziative sulla questione
dello sport, in particolare la partecipazione
all'arrivo della tappa del Giro d'Italia del
Centenario.
Sulla
questione dei rifiuti, il presidente è ricordato
che il so insediamento è coinciso con il caso
della discarica di Sant'Arcangelo Trimonte,
mentre l'anno si chiude con quella di San
Bartolomeo in Galdo, cioè con due gravi
emergenze ambientali: eppure, in tutti e due i
casi, ha spiegato Cimitile, si tratta anche di
esempi, sottolineati dai Governi nazionale di
centrodestra e regionale di centro sinistra, di
un modello virtuoso di condivisione gestionale
con il territorio.
La Provincia
è stata riammessa alla gestione ed al controllo
della discarica di Sant'Arcangelo trimonte,
mentre prima ne era stata allontanata
inspiegabilmente. “Abbiamo avviato il lavoro per
il nuovo Piano provinciale dei rifiuti
praticamente a costo zero, mentre l'Osservatorio
dei rifiuti è all'avanguardia regionale – ha
quindi detto Cimitile”.
La
cultura è stata un'altra spina nel fianco
dell'Amministrazione: “abbiamo dovuto misurarci
– ha detto il presidente - con un taglio di
fondi del 50% rispetto all'anno precedente. Noi,
però, pensiamo che la cultura sia un settore
straordinario e strategico della Provincia di
Benevento. Disinvestire è, dunque, un errore
enorme e dunque abbiamo recuperato fondi per
il sostegno a
manifestazioni consolidate e per incoraggiare la
riscoperta del nostro territorio. Non sono soldi
sprecati – ha detto Cimitile”.
L'attività di programmazione nel 2009 – ha poi
spiegato Cimitile - è stata intensa anche con
la Regione Campania:
“nel Piano strategico regionale – ha detto
Cimitile - non era proposto un ruolo strategico
alla Provincia, ma lo abbiamo recuperato con le
nostre idee: noi stiamo lavorando per il polo di
Pietrelcina e per quello di Benevento.
Investiremo nel complesso 5 milioni di euro:
faremo nascere l'Osservatorio provinciale del
turismo e dello spettacolo e stiamo lavorando
per il Patrimonio UNESCO della rete delle
ricchezze dei Longobardi sul nostro territorio”.
L'Operazione Family card per
i più bisognosi era partita, ha detto Cimitile,
anche per capire la gravità e la vastità della
situazione e, poi, ha spiegato, non è partito
“dopo” quella di Berlusconi, ma “prima”.
Cimitile ha anche ricordato le iniziative per
l'assistenza ai sordomuti nelle scuole e per i
disabili.
Il presidente ha quindi
difeso il provvedimento adottato per la
razionalizzazione scolastica: ci siamo assunti
le nostre responsabilità, ma abbiamo fatto la
nostra parte per salvaguardare il più possibile
il territorio – ha detto il presidente. Tra
l'altro Cinmitile ha ricordato il progetto “Il
Senso del Natale” nelle Scuole affinché le
stesse siano considerate elementi trainanti di
aggregazione e di socializzazione sul
territorio.
“L'agricoltura – ha
proseguito Cimitile - ci ha visto impegnati
nell'opera di sensibilizzazione e di conoscenze
sia per i privati che per i comuni e le comunità
montane sulle nuove misure di co-finanziamento
dell'Europa, riuscendo peraltro a mettere a
disposizione i nostri uffici per la gestione dei
progetti direttamente. Abbiamo lavorato al
recupero dei progetti collettivi e abbiamo anche
riunito tutti gli assessori provinciali
meridionali e abbiamo infine ridotto al minimo
le possibili perdite dei fondi europei della
precedente stagione di Agenda 2000: si tratta
infatti di circa 4619 progetti per 336 milioni
di Euro”.
“Il
lavoro – ha quindi detto Cimitile - è una vera e
propria emergenza nel Sannio: 500-600 sono le
unità in più che ingrossano le file dei
disoccupati ogni settimana”. La crisi è
cominciata con i poli del tessile di Airola e di
San Marco dei Cavoti. “Dobbiamo inventarci – ha
detto il presidente - una piano di
industrializzazione nuovo. Il Tavolo
istituzionale sulla crisi economica del Sannio,
istituzioto dalla provincia, sta svolgendo un
importante lavoro su questo fronte. Devo
segnalare il contributo del Governo nazionale
con Viespoli e della stessa Regione Campania con
Lonardo Mastella, delle forze sindacali e
politiche
per dare una
risposta di lungo periodo all'emergenza. Ricordo
ancora i progetti di formazione e di
informatizzazione dei Centri per l'Impiego,
nonché il progetto PARI con il Ministero del
lavoro”.
Ma è
tempo di guardare la futuro. “La precedente
Amministrazione Nardone – ha detto Cimitile - è
stata straordinaria e passa alla storia per
quanto fatto; ma, quando si cambia, restano a
galla solo i problemi irrisolti - com'è
fisiologico che sia. Dobbiamo dunque affrontarli
e guardare avanti e non possiamo nemmeno
lamentarci. La nostra Provincia è dal punto di
vista amministrativo e contabile corretta;
possiamo guardare con fiducia al futuro. Io
assumo il ruolo istituzionale che mi compete, ma
abbiamo anche un ruolo importante del Consiglio
provinciale sia nella maggioranza che nella
opposizione: il
ruolo di controllo che appartiene alla
democrazia segnala la giusta e corretta
dialettica in corso
in Consiglio che è di garanzia e di sicurezza
per tutti: si tratta di un patrimonio da
difendere. Ora andiamo ad attrezzare il primo
Bilancio di questa Amministrazione e stringeremo
accordi di cooperazione con altri enti. Nel
dialogo tra il Venditore di almanacchi e un
anonimo passeggero di Giacomo Leopardi, il
conflitto è tra il pessimismo e l'ottimismo per
il nuovo anno. Ebbene, io scelgo quest'ultimo.
E' nelle scelte della Stampa che deve essere
sempre privilegiato il dato reale da raccontare
e descrivere”.
Finito il suo intervento di
illustrazione, il presidente ha risposto alle
domande. “Sono per un'unica Agenzia di sviluppo
rispetto alle quattro ora in piedi – ha detto
Cimitile. Ho lavorato a questo obiettivo, ma
ovviamente le resistenze sono molte, forse
fisiologiche. Non credo si possa però buttare
l'acqua sporca ed il bambino. Per il Marsec è
già avviata la procedura di compartecipazione,
ma solo perché la legge impedisce a questa
Società, essendo di emanazione pubblica, di
stare sul mercato. Io conto molto sul tavolo
istituzionale per lo sviluppo con un Patto per
lo sviluppo con progetti strategici per il
futuro”.
Sul
problema della desertificazione sociale,
Cimitile ha ricordato: “nel mio programma e
negli Indirizzi strategici è ben presente questo
dramma e quindi dobbiamo creare lavoro e
sviluppo per le aree più interne, muovendo tutte
le leve possibili, attraverso le infrastrutture
sia di grande comunicazione che di comunicazione
locale. Stiamo lavorando con l'ANAS e
la Regione
per risolvere questo problema. Ma c'è anche la
carenza della larga banda nel Fortore e
nell'Alto Tammaro da affrontare. Dobbiamo agire
anche sulla fase produttiva, come ad esempio con
la filiera della carne marchigiana. Le fonti
energetiche entrano in questo discorso con la
risorsa delle acque della diga di Campolattaro,
la filiera energetica fotovoltaica (non solo a
Circello), le nuove produzioni di celle a film
sottile e la razionalizzazione dell'eolico. Ma
la produzione di eccellenza si deve legare ad
una ricerca scientifica degna di questo nome e
noi abbiamo la fortuna di avere l'Università del
Sannio. Un discorso a parte merita la città
capoluogo, per la quale dobbiamo pensare a
soluzioni mirate, come per tutte le altre aree
del Sannio, ma, certo,noi non possiamo avere
un'area interna delle aree interne”.
Sulla
programmazione strategica dei fondi 2007-2013,
Cimitile ha detto che il Parco Progetti
regionale è finora l'unica fonte finanziaria
concessa, ebbene il Sannio ha fatto la parte del
leone
e sta recuperando
un ruolo che non c'era prima. C'è però
effettivamente un ritardo sul piano generale per
la programmazione regionale: dobbiamo però avere
più contributi concreti nella risoluzione dei
problemi. Sul tema della legalità, Cinmitile ha
ricordato che
la Provincia
è un ente aperto e non è mai stato negato
l'accesso alle informazioni. La proroga del
servizio di Tesoreria era stata già impostata
dalla precedente Amministrazione, ma si sta
lavorando anche a questo tema con una procedura
di evidenza pubblica.
Comunicato Stampa n. 404 del 29 dicembre 2008
Il presidente della
Provincia di Benevento Aniello Cimitile ha
rilasciato la seguente dichiarazione a commento
della pubblicazione, da parte de IL SOLE 24 ORE
LUNEDI’, della annuale classifica sulla Qualità
della vita nelle province italiane.
«Credo poco in questo tipo di classifiche,
specie quando i territori periferici non
riescono a veicolare per l’intero percorso, e
cioè fino alle Banche Dati centrali, le
informazioni e gli indicatori economici più
corretti ed aggiornati sulle loro stesse
condizioni e sulle politiche di sviluppo e
sociali che li riguardano. Naturalmente questo
non significa disconoscere la situazione
difficile in cui il nostro territorio si trova
ed, in particolare, la indubbia validità
dell’osservazione formulata dallo stesso
Giornale circa l’allargarsi della forbice tra le
due Italie, quella del Nord e quella del Sud.
Peraltro, si deve sottolineare che è proprio nei
periodi di crisi economica – e, va ricordato, ci
troviamo di fronte ad una contingenza negativa
mondiale - che si acuiscono i problemi delle
aree deboli, che tali si rivelano anche nella
scarsa capacità di fronteggiare le pesanti
ricadute sul territorio del crollo
internazionale della domanda e dei consumi.
Fra le cose negative segnalate dal Dossier,
tuttavia, non si deve perdere di vista quanto di
buono si è potuto comunque registrare sul
territorio. Saluto, infatti, con soddisfazione
gli incoraggianti passi in avanti registrati dal
capoluogo sannita da un anno all’altro.
I dati riportati da IL SOLE 24 ORE confermano
peraltro la validità degli obiettivi strategici
che abbiamo ora di fronte e che si trasformano
in grandi ed appassionanti sfide: la principale
riguarda la necessità di mettere in campo
iniziative strategiche e programmatiche per
garantire migliore qualità della vita e sviluppo
socio-economico alle aree interne del
Mezzogiorno.
Per combattere questa battaglia di civiltà è
però urgente porre in essere ogni sforzo al fine
di costruire un fronte comune per un grande
Patto di sviluppo locale».
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