10 agosto 2008
Frasso, si all’impianto di compostaggio
Grazia Fasano

 

 

Si all’impianto di compostaggio di Frasso Telesino!

 

A proposito della notizia della disponibilità del comune di Frasso Telesino ad ospitatare sul proprio territorio comunale un piccolo impianto per il compostaggio dei rifiuti organici di circa 7.500 t/anno, esprimiamo il nostro assenso.

Per completare la filiera impiantistica del ciclo integrato dei rifiuti e far decollare finalmente la raccolta differenziata servono gli impianti di trattamento della frazione organica. A risolvere il problema dell’emergenza rifiuti in Campania non basterà l’attivazione degli impianti di termovalorizzazione previsti ed in via di realizzazione.

Gli impianti di compostaggio trattano i rifiuti organici, cioè scarti di cucina e scarti del verde pubblico e privato, con produzione di  compost di qualità, cioè l’humus o terriccio che è usato come ammendante in agricoltura o per giardini.

In Italia il compost prodotto da questi impianti viene completamente assorbito dal mercato ed impiegato in modo sempre crescente nei vari comparti agricoli, dall’agricoltura estensiva

all’orticoltura specializzata, ma anche nella viticoltura, frutticoltura, manutenzione

del verde ornamentale, giardinaggio, floricoltura e vivaistica. In tutti questi settori il

compost prodotto è  commercializzato come Ammendante Compostato Verde e Misto,

a norma del D.Lgs. 217/06.

Attualmente nella provincia di Benevento la frazione organica dei rifiuti che viene raccolta con il metodo del porta a porta viene conferito in impianti fuori Regione, soprattutto in Calabria e Sicilia, con alti costi complessivi di circa 200 euro a tonnellata, dovuti soprattutto agli esorbitanti costi del trasporto. I comuni virtuosi del Sannio che hanno stipulato contratti con tali impianti hanno raggiunto lodevoli risultati di raccolta differenziata ma con grave peso sulle casse comunali. D’altra parte i costi ricadono interamente sulla tassa per i rifiuti a carico dei cittadini.

Ci auguriamo che al più presto riapra l’impianto di Molinara che attende da mesi di essere svuotato e riavviato, e che da solo potrebbe permettere al 50 % del territorio della provincia di Benevento di conferire con costi dimezzati. E’ ormai inammissibile il ritardo sulla sua riapertura!

E’ quindi necessario completare la realizzazione di impianti di compostaggio nel Sannio per poter trattare tutta la frazione organica proveniente dalla raccolta differenziata.

Riteniamo quindi importante la progettazione del secondo impianto di compostaggio previsto nel comune di Frasso Telesino; non farlo significa continuare a portare  portare l’umido fuori Regione, con costi elevatissimi, mentre con impianti di trattamento sul territorio provinciale sicuramente si possono dimezzare i costi.

D’altra parte parliamo di un piccolo impianto che dovrebbe trattare  20 tonnellate al giorno e quindi anche l’impatto sui trasporti è da ritenersi irrilevante.

Pensiamo che sia necessaria un’ assunzione di responsabilità da parte degli Enti Locali, senza lasciare spazio per opposizioni pregiudiziali, fermo restante la sicurezza sulla idoneità del sito che deve essere garantita dalle verifiche tecniche.

E’ ovvio che vanno fatte le indagini ambientali,  e inoltre va prevista una gestione qualificata dell’impianto, con un soggetto gestore che abbia le competenze e l’esperienza per gestire in maniera efficiente l’impianto stesso.

In altre regioni d’Italia si prevede la fornitura di compost di qualità ai cittadini, come promozione del compost di qualità ma soprattutto di trasparenza nei confronti dei cittadini che così potranno apprezzare l’effettivo recupero della frazione organica che loro stessi hanno conferito.

 Si potrebbe fare altrettanto anche nel Sannio, a partire dal comune di Molinara e Frasso Telesino e comuni limitrofi.

Poiché per un impianto di compostaggio aerobico è fondamentale trattare una frazione organica da rifiuti solidi urbani di elevata qualità,  il ché rende indispensabile un controllo della frazione organica conferita dalle famiglie da parte dell’ente gestore, ma anche la certificazione da parte del Consorzio Italiano Compostatori.

A ciò è da aggiungere, infine, che per ridurre a monte la quantità dei rifiuti  è indispensabile che i comuni  promuovano il compostaggio domestico, attraverso una informazione ad hoc.

 

 

     

 Valle Telesina


Per intervenire: invia@vivitelese.it