15 giugno 2008
Limatola, lettera del parroco ai fedeli

Pietro Di Lorenzo

 

 

Questa è la lettera che don Giuseppe Giuliano ha letto, in una chiesa di San Biagio gremita di fedeli, che hanno tributato un caloroso ed intenso applauso al parroco ed al vicario del vescovo Nogaro (diocesi di Caserta) al termine di una toccante cerimonia religiosa. Su espressa autorizzazione di don Giuseppe, chiedo agli organi di stampa di divulgarne il contenuto.

Grazie. Pietro Di Lorenzo


 

Ai miei cari  fedeli

della parrocchia di San Biagio

Limatola

 

Il protrarsi di discussioni o di sospetti su quanto è successo nei giorni scorsi e su cui non intendo ritornare, mi spingono a rivolgere ai miei cari fedeli qualche chiarimento e qualche  riflessione.

Lo faccio con lo spirito di “un padre” che non può far nascere dubbi od incertezze nel sereno rapporto con i propri figli né far sorgere il sospetto che possano esistere o permanere nel mio animo  sentimenti di odio o di rivalsa verso chicchessia.

Un “sacerdote” deve rifuggire da atteggiamenti che possano ingenerare, in chi lo circonda, un  pensiero od una reazione di turbamento nel proprio animo di cristiano e di fedele.

Sarebbe per un curatore di anime un insuccesso nella quotidiana attività di “pastore”    verso i giovani, gli anziani, i bisognosi di assistenza materiale e spirituale, ma soprattutto nel proprio ministero sacerdotale.

         Ecco perché mi rivolgo a Voi tutti, con questo appello che scaturisce dal profondo amore che nutro verso i “miei parrocchiani” poiché la vostra vicinanza affettiva mi ha dato forza e certezze in tutti questi anni di permanenza in questa comunità.

Sono venuto in mezzo a Voi che ero poco più di un ragazzo ed a Voi ho dedicato tutto il mio slancio di giovane sacerdote con un impegno ed una volontà superiore alle mie stesse capacità.

Ho nell’animo la certezza di aver lavorato con onestà e di non aver lesinato, con l’aiuto di Dio, alcunché per il bene dei miei fedeli.  

Ecco perché, ancora una volta, Voi rappresentate come “comunità di credenti” il mio punto di riferimento sicuro ed insostituibile, soprattutto perché, senza di Voi e senza il Vostro sostegno, verrebbe meno tutto il mio lavoro pastorale.

Gli avvenimenti di questi giorni, certamente non voluti e forse sfuggiti ad un razionale controllo, hanno raggiunto livelli d’inquietudine non sempre accettabili. Di qui la necessità  di far chiarezza e di porre fine al tutto.

Ricordiamoci sempre, però, che quando si verificano contrasti ed equivoci è difficile tracciare una linea netta tra la ragione ed il torto.

Chiedo scusa se, in modo assolutamente involontario, ho potuto creare, direttamente od indirettamente, qualche turbamento nelle coscienze dei miei fedeli e dal profondo del mio cuore di padre ribadisco il mio perdono.

Anche se gli avvenimenti mi hanno profondamente addolorato, offro al Signore le mie intime sofferenze e le preghiere perché tutti “ritorniamo a formare intorno all’altare di Cristo la comunione e la comunità.”

 

Che il Signore ci illumini e ci aiuti con la sua grazia!     

 

 

Dalla  parrocchia  il  14 giugno 2008

 

Il vostro Parroco

Don Giuseppe Giuliano

 

 

     

 Valle Telesina


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