Questa è la lettera che don Giuseppe Giuliano ha
letto, in una chiesa di San Biagio gremita di
fedeli, che hanno tributato un caloroso ed
intenso applauso al parroco ed al vicario del
vescovo Nogaro (diocesi di Caserta) al termine
di una toccante cerimonia religiosa. Su espressa
autorizzazione di don Giuseppe, chiedo agli
organi di stampa di divulgarne il contenuto.
Grazie. Pietro Di Lorenzo
Ai miei cari
fedeli
della parrocchia
di San Biagio
Limatola
Il protrarsi di
discussioni o di sospetti su quanto è successo
nei giorni scorsi e su cui non intendo
ritornare, mi spingono a rivolgere ai miei cari
fedeli qualche chiarimento e qualche
riflessione.
Lo faccio con lo
spirito di “un padre” che non può far nascere
dubbi od incertezze nel sereno rapporto con i
propri figli né far sorgere il sospetto che
possano esistere o permanere nel mio animo
sentimenti di odio o di rivalsa verso
chicchessia.
Un “sacerdote”
deve rifuggire da atteggiamenti che possano
ingenerare, in chi lo circonda, un pensiero od
una reazione di turbamento nel proprio animo di
cristiano e di fedele.
Sarebbe per un
curatore di anime un insuccesso nella quotidiana
attività di “pastore” verso i giovani, gli
anziani, i bisognosi di assistenza materiale e
spirituale, ma soprattutto nel proprio ministero
sacerdotale.
Ecco
perché mi rivolgo a Voi tutti, con questo
appello che scaturisce dal profondo amore che
nutro verso i “miei parrocchiani” poiché la
vostra vicinanza affettiva mi ha dato forza e
certezze in tutti questi anni di permanenza in
questa comunità.
Sono venuto in
mezzo a Voi che ero poco più di un ragazzo ed a
Voi ho dedicato tutto il mio slancio di giovane
sacerdote con un impegno ed una volontà
superiore alle mie stesse capacità.
Ho nell’animo la
certezza di aver lavorato con onestà e di non
aver lesinato, con l’aiuto di Dio, alcunché per
il bene dei miei fedeli.
Ecco perché,
ancora una volta, Voi rappresentate come
“comunità di credenti” il mio punto di
riferimento sicuro ed insostituibile,
soprattutto perché, senza di Voi e senza il
Vostro sostegno, verrebbe meno tutto il mio
lavoro pastorale.
Gli avvenimenti
di questi giorni, certamente non voluti e forse
sfuggiti ad un razionale controllo, hanno
raggiunto livelli d’inquietudine non sempre
accettabili. Di qui la necessità di far
chiarezza e di porre fine al tutto.
Ricordiamoci
sempre, però, che quando si verificano contrasti
ed equivoci è difficile tracciare una linea
netta tra la ragione ed il torto.
Chiedo scusa se,
in modo assolutamente involontario, ho potuto
creare, direttamente od indirettamente, qualche
turbamento nelle coscienze dei miei fedeli e dal
profondo del mio cuore di padre ribadisco il mio
perdono.
Anche se gli
avvenimenti mi hanno profondamente addolorato,
offro al Signore le mie intime sofferenze e le
preghiere perché tutti “ritorniamo a formare
intorno all’altare di Cristo la comunione e la
comunità.”
Che il Signore ci illumini e ci
aiuti con la sua grazia!
Dalla
parrocchia il 14 giugno 2008
Il vostro Parroco
Don Giuseppe
Giuliano
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