14 luglio 2008
Limatola, Ciervo si dissocia dal gruppo del sindaco

Pietro Di Lorenzo

 

 

13-07-2008

 

Il consigliere resterà fedele al mandato ricevuto; vigilerà per evitare violazioni E’ il consigliere comunale della maggioranza, Michele Ciervo, ad intervenire per esprimere la sua delusione per quello che l’attuale gruppo di governo, sta dimostrando. Tradotto in altri termini il componente del Consiglio di Limatola, si dissocia dall’operato dall’amministrazione “senza però – lo precisa egli stesso in una nota – venir meno al mandato ricevuto e continuando ad impegnarmi affinché o cittadini siano sempre informati sulle situazioni che li riguardano e vigilando e se è il caso, denunciando, abusi e violazioni di legge”. Non è il primo distinguo che si registra nel gruppo del sindaco e, probabilmente, non sarà nemmeno l’ultimo in ragione anche dei notevoli cambiamenti che sta attuando la fascia tricolore a solo un anno dalla vittoria netta alle elezioni e dal suo insediamento. Pesante il giudizio che dà del sindaco: “… continua ad amministrare il nostro paese con arroganza e superbia (…) venendo meno non solo agli impegni presi con i cittadini di questo paese durante la campagna elettorale, ma anche e soprattutto al rispetto di queste regole che ci rendono uomini liberi e permettono a rutti di cogliere quelle opportunità e quelle che una pubblica amministrazione deve offrire a tuttu u cittadini”. “venir meno alle elementari norme della democrazia”; “perché noi o i nostri fogli non possono concorrere liberamente ad una regolare gara per avere affidato un incarico, un progetto o un lavoro?”; “togliere la possibilità di fare la nostra offerta”; “perché sono sempre gli stessi che beneficiano della possibilità di avere lavori affidati…” Sono questi gli interrogativi – constatazioni che Ciervo si pone. in contrapposizione ai quali afferma cke “un sindaco è innanzitutto il garante delle regole democratiche, il tutore delle libertà civili, colui che accoglie le istanze di progresso e di crescita di un paese civile”. Secondo Cuervo l’amministrazione Marotta non sarebbe in linea con quanto affermato e passa ad elencare quelle che per lui sono le “anomalie”: la cacciata di due assessori dalla giunta; conferimento diretto dell’incarico di dirigente dell’ufficio tecnico: “gli inutili semafori per i quali il sindaco si sarebbe impegnato a pagare alla ditta installatrice 65.000 euro del pubblico danaro e dai quali non si prospetta alcun utile per le casse del Comune, visto che il 40% degli introiti delle multe andrà alla ditta è il 60% al Comune che ci pagherà a stento l’energia elettrica”. A conclusione del suo elenco di cose che non vanno, Michele Ciervo parla, ma non s’addentra a problematiche quali l’edificio scolastico di via Kennedy e i circa settecentomila euro spesi per realizzarlo. Anzi come afferma il consigliere “per realizzare alcunchè”. Non ne parla, ma solo per il momento.

 

     

 Valle Telesina


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