1 settembre 2008
Limatola, dissesto o non, discussione in Aula

Sannio Quotidiano

 

 

30-08-2008

 

 

Sette le firme in calce alla richiesta di convocazione urgente di un consiglio comunale, inoltrata al sindaco di Limatola e al presidente dell’assise civica. I punti da dibattere, sono i seguenti: Dissesto finanziario: adempimenti adottati per la procedura di liquidazione...

Sette le firme in calce alla richiesta di convocazione urgente di un consiglio comunale, inoltrata al sindaco di Limatola e al presidente dell’assise civica. I punti da dibattere, sono i seguenti: Dissesto finanziario: adempimenti adottati per la procedura di liquidazione. Dichiarazione del sindaco nella seduta consiliare del 12 agosto 2008: “Il Comune di Limatola non è più in dissesto dal 2003”.

 

Discussione; lavori di costruzione di una condotta idrica a servizio degli impianti produttivi esistenti e dell’area Pip Toraldo: mancata realizzazione dell’opera. Riflettori puntati, dunque, sulla questione dissesto. Argomento, questo, che è tornato di interesse nel corso della passata assemblea civica, quando i consiglieri di opposizione avrebbero fatto notare che la delibera di giunta relativa alla “costituzione dell’ufficio staff del Gabinetto del sindaco e della giunta per l’esercizio delle funzioni di indirizzo e di controllo” era da revocare in contrasto con i dispositivi legislativi.

 

Poi il riferimento allo stato di dissesto: “… il Comune di Limatola versa dal lontano 1993 in uno stato di dissesto finanziario con significative ripercussioni sui cittadini che, fino a quando non sarò portata a termine la procedura di liquidazione delle passività, si trova costretta a pagare i tributi dovuti nella misura massima consentita”.

 

A sostegno di questo, la citazione dei contenuti dell’articolo 90 comma 1 del Testo unico degli enti locali: “… il regolamento sull’ordinamento degli uffici e dei servizi può prevedere la costituzione di uffici posti alle dirette dipendenze del sindaco, del presidente della provincia, della giunta o degli assessori per l’esercizio delle funzioni di indirizzo e di controllo loro attribuite dalla legge, costituiti da dipendenti dell’ente, ovvero salvo che per gli enti dissestati e strutturalmente deficitari, da collaboratori assunti con contratto a tempo determinato”.

 

Il prosieguo delle dichiarazioni dei consiglieri di opposizione è stata una sottolineatura di quanto il sindaco avrebbe messo in piedi: “uno staff con soggetti estranei all’amministrazione”. Le dichiarazioni del sindaco hanno dato vita alla polemica che sfocerà nella discussione nel prossimo consiglio comunale. Venti giorni di tempo consentiti per la convocazione a partire dalla data di inoltro della richiesta. Entro fine settembre se ne saprà di più, dunque.

 

 

     

 Valle Telesina


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