Torna un fenomeno spesso
rimbalzato all’onore delle cronache, anche con
implicazioni estorsive. Nel mirino oltre 3500
piante Le vittime sono due imprenditrici di San
Lorenzo Maggiore. Indaga la Squadra mobile
Migliaia di piante tagliate,
decine di migliaia di euro di danni per due
imprenditrici agricole di San Lorenzo Maggiore,
costrette a fare i conti con l’azione criminosa
compiuta nei confronti delle rispettive
coltivazioni di vite.
Le vittime dei due attentati
sono una 43enne ed una 50enne del centro
telesino, che, recandosi presso i propri
vigneti, hanno dovuto purtroppo scoprire che
qualcuno aveva reciso alla base tutte le piante
degli appezzamenti.
Nel primo caso, registrato in
contrada Croce del Gallo, sono state
definitivamente rovinate 2100 piante cariche di
uva doc già pronta per la prossima raccolta. Un
danno economico enorme, che approssimativamente
può essere quantificato in circa 20mila euro.
Stessa sorte è stata riservata
ad altre 1450 piante in località Tenzone. Anche
in questa occasione il vigneto è stato
completamente reciso facendo così perdere
l’intero raccolto e tutta la vegetazione anche
per gli anni futuri.
Due brutte situazioni,
denunciate dalle signore negli uffici della
Questura, ed ora al centro delle indagini della
Squadra mobile. Gli episodi appena raccontati
seguono quello accaduto nei primi giorni di
agosto in città, alla contrada Pamparuottolo,
dove le identiche ‘attenzioni’ erano state
concentrate su 1500 piante.
Quello del taglio delle viti è
un fenomeno che più volte è rimbalzato all’onore
delle cronache soprattutto in alcune zone della
Valle Telesina. Un fenomeno che ora sembra
essere ritornato nuovamente ‘d’attualità’,
ritenuto molto spesso di natura estorsiva, così
come emerso da alcune inchieste svolte negli
anni scorsi.
Quando l’attività
investigativa aveva indicato nel rifiuto a
versare la somma di denaro richiesta, “per stare
tranquilli e non avere problemi”, come movente
degli ‘sfregi’ messi a segno nei confronti dei
titolari di piantagioni, ‘bersaglio’ delle
intimidazioni della criminalità.
Ancora nel mirino, dunque, il
mondo agricolo, già alle prese, oltre che con le
difficoltà in cui versa il settore, con incendi
di capannoni e mezzi che di frequente si
verificano, e non solo nella stagione estiva,
frustando gli sforzi di tanti operatori.
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