Nel disperato tentativo di conservare la
poltrona i nostri Amministratori, con toni
patetici e grotteschi, si aggrappano a tutto
dimostrando di non avere la minima dignità
politica. Nella seduta consiliare del 30 maggio
u.s. il consiglio Comunale ha bocciato il
Bilancio di previsione per il 2008; le
motivazioni di tale decisione sono state
ampiamente dibattute in sede consiliare.
Il bilancio di previsione per l’esercizio 2008
ed il piano triennale si contraddistinguono per
il forte aumento della pressione fiscale che, in
alcuni settori, raggiunge addirittura
percentuali del 54%. Il Sindaco, in perenne
stato di campagna elettorale, si è sempre
vantato che questo Ente non ha
aumentato la pressione fiscale ed ha mantenuto i
servizi creando, e sapendo di creare, una
voragine che non è solo contabile ma è una
voragine prevalentemente politica.
Ora, il Sindaco, proprio in virtù delle scelte
finanziarie effettuate, affonda in grosse
difficoltà. Difficoltà che sono finanziarie e
politiche, come dimostra la scelta inconsueta di
una maggioranza che apporta emendamenti al
Bilancio da lei stesso proposto, poco prima
della celebrazione del Consiglio comunale. Con
tali emendamenti, che stravolgevano l’impianto
finanziario approvato in Giunta pochi giorni
prima, l’ex maggioranza ha tentato di rabbonire
i consiglieri comunali pur di conservare la
poltrona.
Il Bilancio di previsione 2008 rovesciava sulle
famiglie di San Salvatore Telesino il costo
delle inefficienze e l’incapacità gestionale
dell’ex maggioranza. Per dignità politica, i
nostri amministratori – sfiduciati nell’aula –
avrebbero dovuto dimettersi il giorno stesso
della sfiducia. Invece continuano furiosamente
ad aggrapparsi alla speranza ed a lanciare
messaggi terroristici ipotizzando scenari
terrificanti.
Chi si è reso responsabile dei danni economici
arrecati alle famiglie per una gestione allegra
e dissennata non può ergersi a paladino delle
Istituzioni.
Questa classe di Governo non ha più l’autorità
morale per imporre i tributi perché non ha
gestito con parsimonia, oculatezza e pudore le
risorse pubbliche.
Noi non ci siamo arresi all’ineluttabilità delle
cose ed abbiamo detto BASTA a questa
amministrazione fallimentare.
Invitiamo il Sindaco ad accettare, almeno per
una volta nella sua vita politica e in un
momento così critico per il nostro paese, un
confronto pubblico per dibattere
approfonditamente, con responsabilità e
ponderatezza e con la trasparenza che atti
fondamentali per la vita amministrativa del
nostro paese
richiedono. I cittadini hanno il diritto di
sapere.
Patetici proclami conditi con robuste dosi di
qualunquismo non servono a nulla, se non buttare
fumo negli occhi.
Emilio Bove
Elena Fuschino
Giuseppe Pacelli
Raffaele Pucino
Lucia Vaccarella
San Salvatore Telesino, 6 giugno 2008 |