9 gennaio 2008
Rifiuti: sancita la volontà di non soluzione?
Maria Mucci

 

 

L’emergenza rifiuti: sancita la volontà di non soluzione?

Se la situazione non fosse così tragica e pericolosa per il futuro della nostra regione, verrebbe la tentazione di sancire la sfiducia nella politica con l’abbandono di ogni tipo di impegno politico. Ma il disimpegno è ciò vogliono, per poter continuare a gestire la cosa pubblica in maniera inefficiente e approssimativa, badando solo ai propri interessi e convenienze e non alla difesa dei beni comuni.

Hanno creato questa spaventosa ed “ eterna emergenza rifiuti “per scoraggiare ed impedire ogni possibilità di soluzione condivisa e partecipata. Se si prova a contrastare decisioni affrettate e sconsiderate, puntuale arriva l’accusa di essere manovrati dalla camorra, o di essere ambientalisti fondamentalisti buoni solo ad ostacolare la risoluzione dei problemi. Visto che la cattiva gestione del ciclo dei rifiuti ha fruttato milioni di euro alla camorra, chi è manovrato dalla camorra? Chi amministra la Regione ed ha permesso questo disastro ambientale, o i cittadini che lo hanno subìto impotenti e abbandonati dalle istituzioni? Molte sarebbero le cose da dire, ma voglio porre l’attenzione su due cose.

- Dopo 14 anni di commissariamento, e dopo una Commissione di inchiesta bicamerale che ha criticato l’inefficienza e lo sperpero di denaro pubblico della struttura commissariale, ( noi ricordiamo anche le infiltrazioni camorristiche ), il governo ( a proposito, il commissionario non è espressione del governo? ) finalmente si accorge del problema e proclama che in 24 ore darà soluzioni strutturali definitive. E quali sono queste misure forti e risolutive? Discariche ed inceneritori. All’inizio senza neanche citare la raccolta differenziata, cosa a cui hanno rimediato oggi, dopo il vertice di governo (il contentino per far tacere le critiche? ), e senza neanche accennare al fatto che bisogna mettere a norma gli impianti di CDR, che, così come sono, continueranno a produrre balle non a norma. Il governo ancora non si è reso conto che i milioni di,  eco-balle pregresse contengono rifiuti tal quale, ed anche i rifiuti tossici di cui le ha riempite la camorra, e che non possono essere bruciate, pena un disastro ambientale ancora più grave di quello che stiamo già pagando?. E che anche le future eco-balle saranno non bruciabili se non si mettono a norma i CDR? La legislazione europea e nazionale prevede gli inceneritori come ultimo anello del ciclo dei rifiuti, perché inquinanti e pericolosi per la salute, e mette al primo posto la riduzione dei rifiuti, il riuso, il riciclo. Che senso ha tuonare della costruzione in tempi rapidi di 3 inceneritori

(senza parlare della moltitudine dei cosiddetti “ termovalorizzatori “ previsti in Campania)? Cosa bruceranno se veramente faranno partire una corretta raccolta differenziata? Forse sarà finta come è stata finora? O prevedono di bruciare lo stesso le balle non bruciabili? Anche gli scienziati favorevoli all’incenerimento ammettono che l’incenerimento è inquinante anche se si usa CDR a norma, inquinamento tenuto sotto controllo, secondo loro, dai nuovi filtri; ma ammettono che non si possono bruciare rifiuti tal quale, e, a maggior ragione, balle di cui non si conosce la composizione. L’attuale disastro non si può certo imputare all’opposizione ideologica agli inceneritori. L’inceneritore di Acerra è stato ostacolato perché obsoleto, ed è stato rallentato dalla magistratura perché le critiche si sono rivelate fondate, e si è provato che la tecnologia proposta non garantiva la salvaguardia dell’ambiente e della salute. La non costruzione dipende da questo, non dall’opposizione degli ambientalisti. Infatti, il ministro “ ambientalista “ Pecoraro Scanio, per difendersi dall’accusa di aver contribuito al disastro per la sua opposizione all’inceneritore di Acerra,ha ricordato che ha dato parere favorevole a quello di Santa Maria La Fossa ( e noi ricordiamo anche il suo parere favorevole ai vari “ termovalorizzatori a biomasse “ ), per non parlare di Serre.

- Il disastro campano non si può certo imputare ai cittadini che difendono i propri territori, vittime per decenni dello sversamento illegale di rifiuti tossici, che ha riempito discariche legali ed illegali, che ha distrutto un territorio fertilissimo e bellissimo, danneggiando l’economia di intere zone, nella completa assenza e inerzia colpevole delle istituzioni preposte alla difesa dell’ambiente e della salute. Non si può accusare i cittadini di essere camorristi se si oppongono allo scempio del proprio territorio. Sono i cittadini che hanno permesso che la camorra facesse oro con l’immondizia? Cosa risponde il governatore Bassolino al fatto che Pianura è una bomba ecologica e non ci sono state verifiche adeguate? Non si sta chiedendo un sacrificio inevitabile alla gente di Pianura; si sta chiedendo un suicidio. Le scelte dettate dall’emergenza continuano ad essere fatte sulla testa dei cittadini e a puntare su siti già martoriati, o inidonei, e su tecnologie criticate per il loro impatto inquinante. Se le scelte non sono condivise e partecipate non si può pretendere di imporle con la forza. La nomina di un ulteriore super commissario sembra un’ulteriore ammissione di fallimento della gestione dei rifiuti in Campania. Pansa è stato sostituito a fine anno e il commissariamento prorogato di un altro anno, nonostante il parere negativo della commissione bicamerale, che auspicava il ritorno al regime ordinario ed alla ripresa delle responsabilità degli enti locali. Allora erano giuste le perplessità dei vari comitati ed associazioni sulle scelte del governo? Qual è il senso di tutto ciò? Si vuole continuare a governare senza la necessaria e dovuta partecipazione dei cittadini, dando alibi alle amministrazioni inefficienti per continuare nella loro inefficienza, e permettendo ancora una volta affari illeciti sulla pelle delle persone?

E che senso ha la nomina del capo della polizia a super commissario? Abbiamo già dimenticato come ha gestito il G8 di Genova? Chi chiedeva il suo rinvio a giudizio per i fatti di Genova, cosa pensa di questa nomina e perché non sentiamo nessuna voce fuori dal coro? La gestione fallimentare dei rifiuti in Campania rischia di causare una crisi di governo? Allora, meglio tacere, anche se così si avalleranno scelte non condivise dai cittadini, sperimentazioni varie di tecnologie non ancora testate, e quanto di più assurdo si possa immaginare.

Meglio tenersi i propri privilegi che difendere i cittadini e salvaguardare i beni comuni!

“ Noi speriamo che ce la caviamo!”

 

 

     

 Valle Telesina


Per intervenire: invia@vivitelese.it