31 maggio 2008
Emergenza ambientale ed emergenza democratica
Maria Mucci

 

 

A Guardia dell'ambiente

Comitato Civico di Guardia Sanframondi

 

Emergenza ambientale ed emergenza democratica

 

Il Comitato civico “ A Guardia dell’Ambiente “ saluta con piacere la costituzione dei Coraggiosi in associazione onlus volta a favorire la partecipazione dei cittadini per rinnovare e rivitalizzare la vita culturale, sociale e politica del nostro paese.

Come comitato siamo nati, come del resto nascono tutti i comitati,  proprio per il bisogno di porre al centro dell’attenzione e della riflessione questioni fondamentali come l’ambiente, l’informazione, la democrazia, soffocate dall’abitudine ad una politica ridotta a gestione dell’ordinario, per di più verticistica e non partecipata. Ci auguriamo chi si aprano spazi di collaborazione su temi condivisi e per motivi non strumentali, ma per il solo scopo di favorire la collaborazione e l’interazione delle varie realtà che si battono per un modello diverso di gestione del territorio, delle risorse naturali e dei beni comuni, basato sulla partecipazione, sulla consapevolezza e sulla responsabilità.

Per noi questo è estremamente necessario, visto che viviamo in una regione che vive un degrado ambientale ed un’emergenza democratica drammatici. L’eterna emergenza rifiuti e la sua gestione commissariale, inefficace ma sempre riproposta con le medesime soluzioni fallimentari ed antidemocratiche, ha esautorato le istituzioni locali dei loro poteri ed i cittadini del loro diritto ad una gestione ordinaria, partecipata e responsabile.

Da mesi cerchiamo di promuovere azioni di riduzione della produzione dei rifiuti e di ottimizzazione della raccolta differenziata come strumenti utili per evitare soluzioni dannose per l’ambiente e la salute e per promuovere stili di vita meno impattanti e più rispettosi della natura e della tipicità del nostro territorio. Abbiamo proposto all’amministrazione di avviare una campagna di sensibilizzazione per la riduzione dei rifiuti e presentato progetti e proposte, a partire dalla sperimentazione del compostaggio domestico. Proposte fatte come cittadini preoccupati per l’ambiente e che sono disposti, per difenderlo, a partecipare e collaborare per trovare soluzioni, e che sono convinti che solo coinvolgendo la cittadinanza i problemi possono essere risolti.

Per la verità, la nostra amministrazione, nonostante la disponibilità mostrata dal sindaco, ci è sembrata latitante, il che ci angustia non poco, dato il degrado e i problemi del nostro paese. Non vogliamo analizzare il perché, né ci compete dare colpe o meriti. Ci siamo, in parte, spiegata l’inerzia, del resto lamentata dai cittadini da anni, con i soliti problemi di alleanze forzate, di prese di posizione, ricatti, vendette, opportunismi politici che hanno portato ad un immobilismo utile solo alle forze politiche per i loro giochetti, ma deleterio per il paese, e che i cittadini non meritano, tanto più che non sono loro ad aver indicato alleanze o candidature.

Se, come cittadini, ci prendiamo fino in fondo la nostra responsabilità per cercare di costruire percorsi di democrazia partecipativa per risolvere i problemi in maniera condivisa,  e, soprattutto ricostruire il nostro tessuto sociale e civile, ci aspettiamo che chi è impegnato in politica e nell’amministrazione favorisca la partecipazione e si adoperi per far funzionare la macchina amministrativa, per rispetto del mandato ricevuto e per il bene di tutta la comunità. Se l’amministrazione resta bloccata, non c’è partecipazione né soluzione dei problemi, né si rispetta il diritto dei cittadini ad essere informati ed ascoltati.  Ci riferiamo, in particolare, alla situazione denunciata dai cittadini che vivono vicino alla ex-discarica, trasformata nell’emergenza in sito di stoccaggio provvisorio non a norma. Se l’amministrazione non fosse stata rinchiusa nei propri problemi di alleanze, e avesse ascoltato e promosso incontri con i cittadini, saremmo arrivati a questo punto? E cosa dire del fatto che non esiste più il consorzio Terre Sannite? Come si è organizzato il comune? Dove va l’umido ora che il sito di compostaggio di Catania è stato chiuso? Se molti cittadini hanno dei dubbi sulla raccolta differenziata, chi li rassicura? Perché non incentivare il compostaggio domestico a partire da chi lo vuole già praticare, visto la pericolosità del suo smaltimento ed il suo costo?

Per i problemi che ci troviamo ad affrontare, e per la necessità di ricostruire un rapporto nuovo e più trasparente tra cittadini e politica, vediamo con interesse qualsiasi iniziativa volta al risveglio delle coscienze ed alla rinascita del paese.

Ci auguriamo che si possa veramente cominciare a fare qualcosa di costruttivo, senza pregiudizi e senza i soliti ostacoli frapposti a qualunque iniziativa se non proposta da chi consideriamo utile a nostri fini strumentali. E’ necessario cambiare il modo di fare politica e ricostruire la capacità di programmare e gestire il territorio a partire dalla sua vocazione e dai bisogni dei cittadini, con cui si deve tornare ad avere relazioni proficue nel rispetto della loro dignità e dei loro diritti. La posta in gioco è enorme. Ne va del futuro e della qualità della vita nel nostro paese.

 

 

 

     

 Valle Telesina


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