L’eco del tonfo provocato dalla “caduta” del
Sindaco Creta a S.Salvatore Telesino si è
propagato in tutta la Valle Telesina e su fino a
Benevento scatenando l’ira di personaggi
politici che, a nostra insaputa, ” amano ” il
nostro paese. Il 30 maggio u.s. si consuma
l’ultimo atto dell’amministrazione Creta che non
riesce a fare approvare il bilancio di
previsione 2008. Le ragioni e i motivi del
perché 4 componenti della maggioranza, insieme
ai 5 di minoranza, votano contro il bilancio ci
riportano alle vicende delle ultime elezioni
provinciali.
In
quella tornata elettorale non si sa bene, non si
sa come, il sindaco Creta, dopo una vita passata
nelle fila dell’UDUER, ancora consigliere
provinciale targato UDEUR, cambia casacca in
corsa e passa armi e bagagli nel polo di
centro-destra. La conseguenza di questa
decisione è stata una netta presa di posizione
della componente mastelliana che poco o niente
ha “ gradito “ la scelta politica di Creta
perché, con tutta evidenza, è apparsa come una
scelta personalistica, immotivata politicamente,
orchestrata con furbizia per tracciare, in modo
inequivocabile, gli scenari politici futuri del
nostro paese. Una divisione dei pani e dei pesci
in una personalissima e aggiornatissima versione
di Creta & C.
Ignorando o sottovalutando che la conseguenza di
scelte politiche così azzardate diventa
dirompente in una coalizione, accelerando e
ingigantendo le contrapposizioni che pur sempre
aleggiano e covano in qualsiasi aggregazione al
governo di una comunità. La costituzione del
gruppo autonomo dei “ Popolari UDEUR “
all’interno della maggioranza consiliare diventa
dunque l’approdo naturale e logico di quattro
persone tradite e non più garantite
politicamente che scelgono di valutare di volta
in volta gli indirizzi e gli atti di una
amministrazione che oggettivamente, dall’oggi al
domani, ha perso il suo punto d’equilibrio nella
persona del sindaco Creta. Quindi approvare o
meno le relative delibere consiliari o
specificamente votare contro il bilancio di
previsione ( catastrofico peraltro) rientrava e
rientra a pieno titolo nelle facoltà e nelle
possibilità di un gruppo che, si badi bene, per
la posizione critica assunta nei confronti di
Creta alle elezioni provinciali, è stato
considerato a tutti gli effetti un gruppo di
minoranza vero e proprio e per questo non
coinvolto minimamente nella stesura del
documento previsionale che pur sempre
rappresenta un atto fondamentale per la vita
amministrativa di un comune. Punto.
Dopo due giorni, il 1° giugno, sulle pagine del
“ SANNIO QUOTIDIANO “ esce un’intervista al
Presidente Provinciale di Alleanza Nazionale
avv. Salvatore Verrillo. Un’ira d’Iddio che
entra a gamba tesa nelle nostre faccende
amministrative facendo il diavolo a quattro per
quanto avvenuto. Addirittura si produce in un
atto d’accusa vero e proprio all’indirizzo di
Raffaele Pucino ( <<..autorevole esponente del
centro-destra..>>) reo di aver fatto da
stampella ( o il servo sciocco!?) al gruppo
UDEUR per affossare Creta. Premesso che il sig.
Verrillo è stato, se non l’unico, sicuramente
uno degli artefici della transumanza di Creta
nel centrodestra imponendo la sua candidatura
nella PDL alle ultime elezioni provinciali si
capisce come tenti, oggi, in tutti i modi di
farlo restare ancora in sella per evitargli un
altro rumoroso e traumatico disarcionamento (v.
elezioni provinciali).
Ma, viste le premesse, dobbiamo ricordare a
questo roboante e ignorante (perché ignora i
fatti) Presidente di AN alcune cosucce che sono
accadute nel nostro paese e al sottoscritto in
particolare. A settembre 2006 chiedo un
incontro, insieme al mio amico ing.Catapano,
all’allora presidente provinciale di AN
Capezzone per valutare la possibilità a
S.Salvatore T. di ricomporre il centro-destra e
presentarci uniti alle elezioni amministrative
del 2007.
La
risposta di Capezzone arrivò dopo due mesi e mi
informò che nelle elezioni locali lasciava
liberi i propri iscritti di fare come meglio
credevano. In breve, si “accettava” ( si era già
deciso) l’idea che AN a S.Salvatore potesse fare
accordi con l’UDEUR (centrosinistra) nel quale
militava Creta e non con Forza Italia
(centrodestra) dove militava e milita Raffaele
Pucino. Molto coerente (che dice Verrillo?).
Alle elezioni provinciali di aprile Creta,
appena confluito nel PDL, pone il veto sulla
candidatura di Raffaele Pucino per avere campo
libero. Molto democratico (che dice Verrillo?)
La sera di venerdi 11 aprile si chiudeva la
campagna elettorale per le provinciali. Nella
nostra piazza si assisteva ad una indecente
sceneggiata del sindaco Creta con prole al
seguito che, pur di non farmi parlare, fa
intervenire i Carabinieri. Molto signorile (che
dice Verrillo?).
Per capirci, e spero definitivamente, a maggio
2007 il sottoscritto si è candidato in una lista
civica contro quella di Creta esponente
dell’UDEUR (centrosinistra). Ora me lo ritrovo
nel centro-destra e, secondo il Presidente, per
spirito di appartenenza dovrei attenermi alla
volontà del partito -il suo partito- che vuole
salvarlo a tutti i costi. Domani, semmai, Creta
sarà di nuovo nel centro-sinistra e sempre per
spirito di appartenenza, seguendo la logica del
Presidente Verrillo, sono sicuro che in
situazioni analoghe mi chiederebbe di
affossarlo. E no Egregio Presidente Provinciale
di AN. Avv. Salvatore Verrillo.
Queste tarantelle non fanno per me. Le lascio
volentieri a chi ha il tempo, la voglia e lo
stomaco per farle. Per mio conto la politica
intesa come rigido intruppamento agli ordini di
uno spaccatutto di turno non mi sta bene. E’
prioritario e insopprimibile per me la necessità
di continuare ad avere rispetto per la mia
persona restando coerente con le mie idee.
Giuste o sbagliate che siano. Preferisco, senza
ombra di dubbio, essere servo sciocco al
servizio delle mie idee piuttosto che servo
furbo al servizio delle idee e delle convenienze
degli altri. E questo anche se al Presidente
Provinciale di AN avv. Salvatore Verrillo non
sta bene.
Raffaele Pucino
Coordinatore cittadino di F.I.
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