“MONNEZZA A MONNEZZA”
Porta a Porta è la trasmissione andata in onda lunedì sera
a tarda ora sulla prima rete televisiva nazionale. Ospiti e protagonisti della trasmissione, i
maggiori interlocutori della “Monnezza” campana: Bassolino, Pecoraro Scanio, Rosa Russo Iervolino (intervistata ma non presente), il sottosegretario al Consiglio dei Ministri Enrico Letta, oltre a sindaci
dove ci sono impianti di CDR (Caivano) e in collegamento i cittadini dei comitati di Pianura che protestavano contro la riapertura della discarica.
Lo spettacolo che hanno dato è stato all’
altezza dell’ argomento. Rappresentanti della politica regionale e nazionale del Centro
Sinistra che si arrampicavano sugli specchi alla ricerca di giustificazioni per l’ attuale emergenza rifiuti.
Bassolino che ammetteva qualche sua responsabilità ma comunque la colpa non è stata solo sua. Ha ereditato un percorso che era già stato delineato dall’
amministrazione precedente (Rastrelli). Si è dimenticato forse che sono passati 14 anni, un’
eternità, dal punto di vista politico parecchie legislature, in cui forse Don Antonio B. è stato sempre in prima fila.
E’ poi venuto il turno di Pecoraro Scanio a
cui è stato attribuito il doppio ruolo di colui che si schiera contro il l’ inceneritore di Acerra nelle manifestazioni e poi firma la Valutazione di Impatto Ambientale per la sua Costruzione.
Per non parlare della Sindaca di Napoli che
dopo aver dichiarato “Io glielo avevo detto a Prodi l’anno scorso che sarebbe finita così”,
non ha saputo fare altro che proporre la via tracciata da Bertolaso, ahimè anche lui fallito miseramente come tutti gli atri predecessori e forse anche successori.
Tutti a dire : “E’ una situazione
intollerabile bisogna agire presto, entro una settimana bisogna sgomberare le strade e riportare tutto alla normalità. Dobbiamo terminare l’ inceneritore di Acerra e costruirne
altri”
Se non li conoscessimo bene i nostri politici avremmo detto: “Bah che decisionismo, così si fa. Occorre prendere la situazione di petto e risolvere i problemi !”.
Peccato che sono 14 anni che siamo in emergenza
rifiuti !!!.
A sentire le discussioni fatte dai protagonisti campani della “Monnezza” i problemi sono dovuti all’ opposizione delle popolazioni che non hanno voluto gli inceneritori e
alla camorra che l’ha gestita.
Delle proprie responsabilità non si è mai fatto cenno, tranne qualche timido abbozzo da parte di Bassolino. La colpa è sempre di qualcun altro.
Dei quattordici anni di non decisionismo, della
non realizzazione di una filiera per lo smaltimento dei rifiuti , dei ritardi ingiustificati, degli appalti di inceneritori che obsoleti prima ancora della loro costruzione, anzi già in sede di
presentazione dei progetti, di quanto è costato al cittadino in termini di tasse e quanto ancora dovrà costare, non se ne è parlato !!!
Ora si vuol far passare come una panacea la
costruzione degli inceneritori come l’unica ri-soluzione del problema “monnezza”
Si vuole togliere alla camorra il business del trasporto dei rifiuti e darlo alle lobbies delle grosse multinazionali che hanno puntato sul business dell’ immondizia come “
primi” e come “primi” agiranno nei loro interessi senza preoccuparsi della salute dei cittadini. Si
capisce bene che l’ immondizia è un affare che non terminerà mai, per cui farsi aprire la strada dalla politica di governo è un’ occasione troppo ghiotta.
Rimangono, inascoltate, le voci e le opinioni
dei tanti, comuni cittadini, scienziati e competenti del settore che ritengono gli inceneritori pericolosi e fonti di inquinamento e non capaci di risolvere il problema dei rifiuti.
Vorrei tanto capire perché in questi 14 anni
non sono stati realizzati i seguenti obiettivi:
prevenzione
raccolta differenziata
compostaggio
riutilizzo
riciclo
e perché dal 01.01.2008 non si è cominciata la raccolta differenziata!!!
Di tempo ce n’ era, di soldi se se sono buttati
tanti (circa 780 milioni di Euro ogni anno (fonte Green Peace)) per realizzare lo scempio che sta sotto gli occhi di tutti.
Perché Napoli e i paesi campani non fanno la raccolta differenziata ?
Nel 2007 non hanno raggiunto nemmeno il 10 %.
Come si pensa di risolvere una situazione così grave se non si pensa a ridurre alla fonte la formazione dei rifiuti con gli obiettivi precedentemente menzionati?
L’ incenerimento dei rifiuti è equivalente a
nascondere la sporcizia sotto il tappeto della propria abitazione . Non è una soluzione !!!!
Tutta la nostra Campania con gli inceneritori che si vorrebbero costruire , e non sono i 3 di cui si è parlato nella trasmissione, ma molti di più (ne sono previsti piu’ di 37 già finanziati, con vari tipi di
combustibile (oli, biomasse, cdr etc)) diventerebbe l’ equivalente della discarica di Pianura.
Alla fine della trasmissione sono andato a dormire disgustato per lo spettacolo offerto dai
nostri rappresentanti, e non solo per l’ argomento trattatoe ancora una volta mi sono chiesto come abbiamo fatto a votare simili personaggi come nostri rappresentanti .
Senza una programmazione seria a lungo termine
e la voglia e la capacità di realizzarla la Nostra classe Politica non va da nessuna parte e noi di conseguenza andremo, inesorabilmente, verso disastri sempre piu’ frequenti.
La nostra unica arma è il voto, terremo negli
occhi le immagini di questi giorni e prenderemo le nostre decisioni per tutelare i nostri figli e quello che resta della nostra vita.
Angelo Romano
San Salvatore Telesino, 09.01.2008 |