In relazione
all’intervento della Prof.ssa Mucci mi permetto di esprimere il mio personale pensiero su alcune questioni affrontate.
“Le elezioni sono l’unica molla che sembra faccia scattare la casta: infatti hanno partecipato tutti…..”
Ho partecipato all’incontro avendo appreso dello stesso tramite “Il Sannio”; non essendo stato invitato, non avrei potuto partecipare se non avessi letto il
giornale. Per quanto riguarda la casta, questa può essere intesa in senso positivo o negativo, a seconda dei punti di vista; se giudicata in positivo, non mi riguarda, non ho questo privilegio né aspiro ad averlo; se giudicata
in negativo, non mi riguarda, in quanto non ho mai svolto attività politica, nè sono mai stato impegnato direttamente in politica. In ambedue i casi trovo abbastanza irritante l’accostamento. Nella serata del dibattito ho dato
risposta al desiderio del Comitato che ha organizzato l’incontro: “Vogliamo impegni precisi”, e l’impegno mio è lì, nella risposta data; ritengo che chi si mette in gioco e si impegna per qualcosa, deve poi dimostrare di farlo
veramente, creando un sistema di verifica e controllo dell’attività, delle iniziative intraprese nonché dei risultati conseguiti. Altrimenti si ritorna a casa e, si badi bene, si torna a casa per starsene a casa.
“Ma quello che ancora di più non mi ha tranquillizzata, è vedere i vecchi avversari nella stessa coalizione. Fino a poco tempo fa
eravamo sicuri di non vedere mai come alleati dei politici che fino al giorno prima si erano combattuti.”
“Sarà perché non aderisco ad un partito, e sono la solita ingenua immatura politicamente, la cosa mi ha fatto una certa impressione”
I Partiti sono costituiti e gestiti da uomini e donne, la coerenza sembra una virtù perduta: dietro simboli nuovi si può nascondere un vecchio modo di far
politica, dietro simboli vecchi possono esservi uomini e donne nuovi che aspirano a cambiare quel modo di far politica. Spetta ai Cittadini discernere e scommettere sugli uni o sugli altri. Concludo invitandola ad essere un
tantino più ottimista. Michele Clarizia
Candidato del Collegio n. 23 alle elezioni provinciali |