intervento riferito a: Telese, Liceo: attesa risposta dalla Provincia

 

 

30 novembre 2007

Liceo, вот проект вы делаете вид не знать

Fulvio Del Deo

 

A volte le parole perdono o modificano il loro significato. A volte si sbiadiscono, a volte diventano tutt'altro.
 

"Figlio di puttana", giusto per fare un esempio: un tempo stava solo a indicare un uomo la cui genitrice esercitava quella che viene definita la professione più antica del mondo e che tutt'oggi dà impiego a un gran numero di persone che con grande spirito di sacrificio dedicano la loro vita a un lavoro molto umiliante, e il più delle volte emettono anche regolare fattura... a differenza di troppi altri altolocati professionisti che, pur offrendo servizi socialmente meno utili, non sanno fare altro che darsi tante arie, oltretutto evadendo pidocchiosamente il fisco. 

 

Oggi "figlio di puttana" è solo una parolaccia, un insulto. Io lo trovo di pessimo gusto, perché considera che le cattive doti di qualcuno possano dipendere dalla professione della madre! 

 

Un'altra parola divenuta maleparola è "politica" con tutti i suoi derivati. L'altro giorno per strada un bambino di tre anni ha chiamato "politico" suo fratello e si è beccato un sonoro ceffone dalla mamma. 

 

"Politica" deriva dal Greco "πòλις", città. Un tempo era considerata un'arte molto nobile, l'arte di governare la Società, alla quale magnanimamente ci si immolava solo se si era dotati di grande altruismo. 

 

Oggi, in questo girone degli ignavi, si dice "buttarsi in politica", con un'espressione che ricorda l'immondizia. Oppure "scendere in campo". In ogni caso, la maggior parte delle persone che attualmente si dedicano alla politica, possono tranquillamente rientrare nella squallida definizione del termine precedente: "figlio di puttana".

 
La maggior parte. Non tutti. Esiste ancora qualche vero signore perfino in politica, ma spesso passa del tutto inosservato.
Ad esempio, leggo commosso la lettera che ha scritto Gianluca Aceto all'Assessore provinciale all'edilizia scolastica, Pasquale Grimaldi.
 
E' di una delicatezza squisita. Sembra frutto della penna di un gentiluomo d'altri tempi. Eppure l'autore è un uomo ancora giovane, di questi tempi.

E' uno dei pochi mittenti che con dolcezza si preoccupa di "fare cosa gradita" al destinatario.

Ma Gianluca Aceto è una persona eccezionale, è uno che riesce a essere così com'è, pur appartenendo allo stesso partito di Francesco Caruso!!
Immaginate se l'avesse scritta Caruso, quella lettera:

«Grimaldi, tu sei peggio di Mastella che è peggio di Hamas, che a sua volta è meglio di Israele, che è peggio dei nazisti, che è meglio se mi sto zitto così faccio meno figuracce...»

Caruso. Come il tenore Enrico Caruso... Qui a Telese abbiamo un tenore che da lontano somiglia un po' a Francesco Caruso... ma non ha quell'aria da kattivone disobbediente... è completamente diverso da lui: ha una voce bellissima e, soprattutto, non dice cazzate, ma canta belle canzoni.

Ma ritorniamo a Gianluca Aceto. Un giorno ho portato i miei figli nella sezione di Rifondazione Comunista, per metterlo alla prova: volevo vedere se li mangiava come farebbe ogni comunista ortodosso. E lui? non li ha mangiati!! non ha nemmeno provato ad assaggiarli crudi... niente. Un vero galantuomo.
 
Altrimenti a Grimaldi avrebbe scritto ben altro. Maleparole. Sì, tutte maleparole, a cominciare da "politico!"
 
Però un dubbio atroce mi tormenta: secondo voi, cari lettori, stavolta Grimaldi ha capito qualcosa di quello che ha scritto Aceto?
 
O la prossima volta dirà: «Eh, ma in quella lettera era tutto poco chiaro... e che significa "Preg.mo"... e cos'è la "Trasmissione idea progettuale per il nuovo liceo di Telese Terme"... E cosa devo dire del mio "orientamento in merito"? io ci ho il navigatore satellitare che mi fa orientare...»
 
Secondo me, Gianluca stavolta ha sbagliato tutte cose. Era meglio se rimaneva sul semplice, magari in più lingue, per non pentirsi -come probabilmente avverrà- e poi dire "ma ch'è, aggio parlato Turco!?"
 
Sicché adesso glielo chiedo anch'io a Grimaldi, ma il Turco non ce lo metto, a costo di offendere la mia amica Yesim.

 

  
Carissimo, bellissimo e simpaticissimo Assessore Pasquale Grimaldi,

 

 


 

 

 

Nota di ViviTelese

Pasquale Grimaldi

nato il 24.01.1949. Laureato in medicina, è medico di famiglia. Sposato con Angela Maffeo, docente del liceo classico di Benevento, ha tre figli, Antonio, Giuseppe e Maria Chiara.

Opera da molti anni nel popoloso Rione Libertà, portando a tutti competenza, sensibilità umana ed il più grande rispetto per la vita e per la sofferenza. 1980-1992: Consigliere comunale nelle liste della Democrazia Cristiana, Presidente della Commissione Lavori Pubblici e Urbanistica, Presidente V Commissione Terremoto e Presidente dell'AMTU, che ha guidato nella difficile fase di trasformazione in azienda autonoma.

Dal 1983 è segretario provinciale del sindacato FIMMG (Federazione Italiana Medici Medicina Generale) e membro della segreteria regionale e nazionale. Dal 1996 è consigliere dell'Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri di Benevento. Fin dalla costituzione dell'UDEUR ha ricoperto il ruolo di Segretario Cittadino.

http://www.elezioni2001.rai.it/ballottaggio_sc/biografie.htm

     

 Valle Telesina


Per intervenire: invia@vivitelese.it