21 maggio 2008
Telese, un regalo per sindaco e assessori
Fulvio Del Deo

 

 

A volte mi chiedo se Capasso è stato anche lui bambino un tempo o se è sempre stato così com'è oggi, fin dalla nascita. E mi chiedo quale fosse il suo sorriso, quali fossero i suoi giochi, in quei lunghi giorni dell'infanzia. Soprattutto mi domando se fosse leale o scorretto già quando portava i calzoni corti.

Oggi è impenetrabile, sembrerebbe una statua di cera, se non fosse per i tic che non lo lasciano fermo un attimo.

I suoi assessori, al contrario, sono libri aperti ed è facile farsi un'idea di com'erano da ragazzi, basta guardarli...

Già me lo vedo Pinuccio il furbacchione, intento a giocare a Monopoli coi bambini più piccoli di lui: «Uh, guardate là in cielo, sta passando un dirigibile...» e -zàcchete!- piazzarsi un paio di alberghi su Parco della Vittoria e a Viale dei Giardini, lasciando solo Vicolo Corto e Vicolo Stretto agli avversari.

E non parliamo di Giovannino Sprint, sempre a sfrecciare sulle ruote: prima quattro del passeggino, poi tre del triciclo, due della bici e della moto e infine di nuovo quattro, nelle sue auto truccate a fare il pagliaccio con le "femmine"... quando ancora aveva tanti capelli.

Ed è facile immaginare anche l'altro Giovanni, quello bello, con tante ragazzine appresso... pochi amici, ma fidati e sinceri.

E oggi? Oggi sono tutti trasformati, irriconoscibili, ingrigiti nell'abito e nel cuore, dal primo all'ultimo. E sono tutti intenti a "lavorare per noi", facendo più guai che altro!

Non sarebbe un bene per tutti se tornassero a giocare? magari a giocare al sindaco e agli assessori, ma non nella realtà, bensì con un bel video-gioco? Potrebbero imparare qualcosa.

Non è mai troppo tardi.

A tale scopo, propongo ai 2290 che nell'urna si sono mostrati entusiasti del nostro Capasso di fare una bella colletta e di regalargli Sim-City Societies.

Cos'è?, vi chiederete. Ora ve lo spiego.

Si tratta di un video-gioco educativo in cui si deve amministrare una città, avendo a disposizione un budget limitato. Somiglierebbe molto alla nostra realtà, se non fosse per un'unica profonda differenza: se si amministra male, i cittadini protestano e fanno valere i propri diritti.

Almeno in questo caso, il mondo virtuale si dimostra molto più concreto del nostro misero mondo reale.

 

 

Fulvio Del Deo

 

 

 

     

 Valle Telesina


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