25 novembre 2007
Telese Liceo, è in ballo la dignità dell'educazione
Gino Di Vico

 

 

Sento dire da alcuni conoscenti che molti, forse troppi, professori del Liceo, sarebbero ben felici di trasferirsi al molino/mulino.

Io ho studiato al Liceo ed è stato questo liceo che mi ha formato, che mi ha insegnato la libertà e la liberalità, che mi ha avviato verso i valori più sani ed onesti del vivere sociale ma che soprattutto mi ha insegnato la prevalenza dell’essere sull’avere.

Era un altro Liceo erano altri professori, modelli di vita e d’insegnamento, capaci di trasformare in atti il loro pensiero e di consigliarci sulle nostre scelte mostrandoci le soluzioni senza, però, prevaricazioni ma considerando tutte le ipotesi, anche quelle contrarie.

Adesso a ripensarci credo che in fondo io e la mia generazione abbiamo qualche colpa, per non aver capito fin d’allora che il problema c’era e stava intorno a noi che lo stato pagava fior di milioni per l’affitto di quella struttura che era allora già piccola per noi, ma nessuno se ne accorgeva, nessuno se ne faceva capo presi da più ardui e grandi destini del mondo.

Ora credo che bisogna recuperare il tempo perso, il movimento, se tale si tratta, non può essere avviato né dai genitori né dai ragazzi  transitori e temporanei, ma deve essere un movimento proprio degli insegnanti se vogliono dare e ridare dignità a ciò che Insegnano.

Qui non è in ballo l’andare o non andare al molino/mulino ma la dignità della persona a non essere servo del potere, a non assecondare le scelte scellerate e forse truffaldine, qui è in ballo la democrazia dal basso, ascoltare i giovani e non le sirene ammaliatrici del potere, qui è in ballo il sistema di valori su cui si fonda la vita sociale, la morale pubblica e privata: allora almeno una volta che sia la scuola sempre sotto accusa per non insegnare più i valori a riprendersi il primato dell’educazione.

 

 

     

 Valle Telesina


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