1 maggio 2008
Telese, equilibri politici? Siamo seri
Luciano Frittelli

 

 

Non si può essere di centrosinistra o di centrodestra a seconda delle convenienze, e questo vale per tutti, compresi Assessori ed ex Assessori”

 

Riporto fedelmente le parole del dr. Michele Clarizia che denotano un’onestà intellettuale, di cui non ho mai dubitato, ma che allo stesso tempo aprono uno squarcio sui motivi che hanno reso l’amministrazione del nostro comune del tutto anomala come ha giustamente detto l’on. Pepe.

 

Dopo il risultato elettorale tutti si sono accorti di questa anomalia, ma credo che non sarebbe stato difficile notarla già da tempo, visto che nella maggioranza di centrodestra del consiglio comunale siedono, anche con cariche istituzionali, esponenti di partiti (Margherita, Udeur, Sdi), che facevano parte della maggioranza del passato governo di centrosinistra.

 

Non voglio però addentrarmi in polemiche su scelte che riguardano il passato, ma non si può non tener conto che l’ultima tornata elettorale ha contribuito in modo netto ad una semplificazione dello schema politico che gli elettori, alla luce dei risultati, hanno accolto in modo estremamente positivo visto che nel prossimo parlamento ci saranno solo 4-5 gruppi parlamentari.

 

A questa richiesta esplicita di chiarezza che viene dagli elettori bisogna dare risposte precise e concrete, perché il politichese non paga più come ha dimostrato anche il risultato del Comune di Roma.

 

Poiché i discorsi sui massimi sistemi non sempre contribuiscono al raggiungimento di soluzioni concrete, mi limiterò ad alcune osservazioni che riguardano le scelte che dovrà fare quello che oggi è il Partito Democratico:

 

  1. Walter Veltroni ha impostato la politica del PD sulla base di una precisa collocazione politica, libera da condizionamenti esterni e dai soliti giochi di veti incrociati;

  2. è comprensibile che tuttora sussistano situazioni pregresse che possono richiedere tempo per una completa soluzione;

  3. il congresso nazionale è previsto per il 2009,anche se potrebbe essere anticipato, ma credo che a livello locale servirebbe una strutturazione in tempi più brevi;

  4. gli elettori hanno diritto a fatti concreti, e non solo a dichiarazioni di intenti, per cui le posizioni di Martucci e Caporaso vanno chiarite in tempi possibilmente non biblici;

  5. il prossimo anno si vota per il Comune e, se non sbaglio, per la Regione e occorrerà tener conto del fatto che l’elettorato si è stufato di fare da parco buoi.

 

Vorrei concludere riprendendo la citazione iniziale per dire che è assolutamente legittimo cambiare idea, anche a 180 gradi, a patto che lo si faccia alla luce del sole; ma forse troppo spesso le motivazioni che ci portano a destra o a sinistra non hanno una vera e propria connotazione politica perché la politica, come ci dice l’etimologia stessa della parola, dovrebbe essere al servizio dei cittadini e non viceversa.

 

Pertanto non serve chiedere di rivedere gli attuali equilibri interni della maggioranza, ma bisogna prima decidere se ancora penso di poterne fare parte, altrimenti bisogna trarne le dovute conclusioni. 

 

 

     

 Valle Telesina


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